La penisola di Snæfellsnes, ovvero l’Islanda in miniatura

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Fiordi scintillanti, suggestive vette vulcaniche, scogliere a picco sul mare, ampie spiagge dorate e campi di lava contorta costituiscono il panorama variegato e affascinante della Penisola di Snæfellsnes, lunga 100 km. La zona è dominata dalla calotta glaciale dello Snæfellsjökull, immortalata nel romanzo di Jules Vernes Viaggio al centro della Terra. Le strade in ottime condizioni e i collegamenti regolari in autobus con Reykjavík consentono di visitare agevolmente quest’area molto compatta che racchiude in sé tutto il meglio che l’Islanda ha da offrire. Ecco cosa vedere durante un viaggio in Islanda per esplorare la penisola di Snæfellsnes.

Scogliere e casa a strapiombo sul mare in Islanda
La Penisola di Snæfellsnes ©jo Crebbin
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Stykkishólmur, sulla popolosa costa settentrionale, è la cittadina più grande della regione ed è una comoda base da cui esplorare la penisola. Procedendo verso ovest lungo la costa si oltrepassano centri più piccoli prima di raggiungere il Parco Nazionale dello Snæfellsjökull, sul versante occidentale, che oltre al famoso ghiacciaio tutela i campi di lava e una ricca avifauna. Lungo la tranquilla costa meridionale si trovano incantevoli maneggi sormontati da speroni rocciosi. 

le case colorate di Stykkishólmur
La cittadina di Stykkishólmur ©Alberto Marzaioli

Stykkishólmur


La deliziosa cittadina di Stykkishólmur, la più grande della Penisola di Snæfellsnes, è costruita intorno a un porto naturale riparato da un’isoletta di basalto. È un luogo pittoresco e rilassato, con numerosi edifici in legno dipinti a colori vivaci che risalgono alla fine del XIX secolo. Con una scelta relativamente ampia di alloggi e ristoranti, oltre a un comodo servizio di trasporti pubblici, Stykkishólmur è la base ideale da cui esplorare la regione. In tutta la città è disponibile il wi-fi gratuito. 

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Da Stykkishólmur a Grundarfjörður

Nel tratto panoramico tra Stykkishólmur e Grundarfjörður il mito e il mistero avvolgono ogni cosa, dalle montagne sacre ai campi di lava menzionati nelle saghe, cui fa da sfondo la distesa luccicante del mare. 

Circa 5 km a sud di Stykkishólmur si erge la montagna sacra di Helgafell, che un tempo era venerata dai fedeli del dio Þór (Thor). Benché piuttosto piccola, all’era delle saghe era un luogo di tale sacralità che gli anziani islandesi vi si recavano quando sentivano avvicinarsi il momento della morte. Oggi la gente del posto crede che chi sale sul monte possa avverare i propri desideri. 

Alla fine del X secolo, Snorri Goði, fedele di Þor, si convertì al cristianesimo e costruì una chiesa sulla cima della montagna; le rovine sono visibili ancora oggi. La vicina fattoria con lo stesso nome fu il luogo in cui Guðrun Ósvífursdóttir della Laxdæla Saga (Saga degli abitanti della Valle dei Salmoni) visse i suoi ultimi anni in solitudine. La sua tomba si trova ai piedi del monte. 

Circa 15 km a ovest dell’incrocio tra la strada n. 54 e la n. 56 si estende Berserkjahraun (Campo di lava dei berserkir), un suggestivo campo di lava incorniciato in lontananza dai monti. Questo panorama lunare prende il nome da un episodio dell’Eyrbyggja Saga (Saga degli uomini di Eyr), una saga minore ambientata nella Penisola di Snæfellsnes in cui i fantasmi vengono citati in giudizio per le loro azioni. 

La piccola cittadina di  Grundarfjörður e il Monte Kirkjufell
La piccola Grundarfjörður ©DesiDrewPhotography
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Grundarfjörður

In posizione spettacolare su una baia pittoresca, la piccola Grundarfjörður è circondata da cascate e vette innevate, spesso avvolte da una fitta nebbia simile a ovatta. La cittadina, che sembra preferire i prefabbricati alle costruzioni in legno, ha l’atmosfera delle tipiche comunità di pescatori islandesi, ma le strutture turistiche sono di buon livello e il paesaggio è davvero imbattibile, grazie anche al suggestivo Monte Kirkjufell

Il Kirkjufell, che si erge a guardia dello scorcio nord-occidentale di Grundarfjörður, è uno dei luoghi più fotografati del paese. Se desiderate salire sulla montagna, chiedete al Centro delle Saghe di trovarvi una guida. Tenete presente che in due punti è richiesta una cordata e che si tratta di una scalata pericolosa se effettuata senza l’assistenza di esperti o con la pioggia. 

Al Kirkjufell fa da sfondo la Kirkjufellsfoss, una splendida cascata altrettanto fotografata. 

Parco Nazionale dello Snæfellsjökull

Il Parco Nazionale dello Snæfellsjökull comprende una buona parte della punta occidentale della Penisola di Snæfellsnes e abbraccia le aspre pendici dello Snæfellsjökull, il ghiacciaio alla fine del lungo braccio della penisola circondato da tunnel di lava, campi lavici protetti popolati da una fauna indigena, splendidi sentieri escursionistici e coste ideali per l’osservazione di uccelli e balene. 

Quando la nebbia che avvolge il ghiacciaio si dirada, compare l’immensa calotta glaciale resa famosa da Jules Verne nel suo Viaggio al centro della Terra

L’aurora boreale nella Penisola di ©Snæfellsnes ariiet
L’aurora boreale nella Penisola di ©Snæfellsnes ariiet
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Quando e dove fotografare l’aurora boreale

La Penisola di Snæfellsnes, nota anche come ‘l’Islanda in miniatura’ data la sua ricchezza di vulcani, grotte, gole, cascate, ghiacciai e villaggi di pescatori, è l’ideale immortalare l’aurora boreale. 

L’inquinamento luminoso è ridotto al minimo e ci sono moltissimi splendidi panorami che offriranno un interessante sfondo ai vostri scatti; ad esempio il Monte Kirkjufell (dove potrete catturare le luci sulla vetta e riflesse nell’acqua), il villaggio di Hellnar (immortalate l’aurora sopra la chiesetta) e il possente ghiacciaio Snæfellsjökull. Già che ci siete provate a ritrarre anche qualche animale: nei mesi invernali, le orche danno la caccia alle aringhe nei dintorni della penisola. 

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Islanda
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