Kenya, non solo safari. Le esperienze da non perdere

Redazione Lonely Planet
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Un viaggio in Kenya significa incontrare l'essenza dell'Africa intera. Città vivaci e molto meno pericolose di quanto si racconti, interessanti culture tribali, spiagge, barriere coralline e savane a perdita d'occhio. In questo articolo siamo andati a caccia del mito sulle tracce degli autori della guida Kenya. È stato qualcosa di più di un semplice safari.

Stella marina nera © Elisa Ara
Stella marina nera © Elisa Ara
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Kenya, non solo safari. Le esperienze da non perdere

Direzione Nord: verso il Turkana

L’avventura keniota per eccellenza. Non a caso abbiamo scelto quest’area del Kenya tra le migliori regioni del mondo per il 2012. L’itinerario verso il Lago Turkana non è certamente un viaggio facile, ma i tuoi sforzi saranno ampiamente ricompensati da memorabili esperienze: le vitali tribù, le carovane di cammelli che si stagliano contro il cielo infuocato del tramonto, gli incantevoli paesaggi vulcanici e, naturalmente, il gioiello più prezioso del nord. Parliamo del Lago Turkana, noto anche come Mare di Giada per lo scintillio delle sue acque.

Il massimo è raggiungere Eliye Springs. L’acqua di queste sorgenti che sgorga dalle rocce scoscese tra le palme dà un’atmosfera tropicale al lago. L’area è gestita da una comunità locale. Si paga circa KSh500 (meno di 4 euro) per accamparsi con la tenda. Vita spartana, ma vissuta in paradiso, è il caso di dire.


Lamu a piedi nudi

Spiagge incantevoli e mari tropicali in questa piccola Mecca della ricca cultura swahili. Il modo migliore per innamorarsi di Lamu è esplorarla a piedi nudi nel tardo pomeriggio. Quando il caldo si fa meno intenso, le viuzze si riempiono di vita e gli uomini anziani avvolti nei loro kikoi (veste di cotone) salutano gli amici che passano di lì discutendo i fatti della giornata. Ci vorrebbe un poeta per descrivere l’incanto di queste sere.

Raggiungere Lamu è facile con i voli di Kenya Airways da Nairobi. In alternativa, il traghetto dalla terraferma o, pirati permettendo, le barche che trasportano spezie lungo la costa tra Lamu e Mombasa.


Nel santuario degli elefanti

Osservare gli elefanti per un pomeriggio intero nel Mwaluganje Elephant Sanctuary è un’esperienza davvero magica: si vedono intere famiglie di elefanti sguazzare nella pozza e spruzzarsi l’acqua. Continua a osservarli anche più tardi, dall’alto di una terrazza mentre sorseggi una birra Tusker: un ottimo modo per dare il tuo denaro a una comunità locale. Il Mwaluganje Elephant Camp, poi, è una soluzione niente male per il pernottamento.


Trekking sul Monte Kenya

Kenya: non solo safari e non solo Kilimangiaro. Se le nevi perenni del mitico vulcano hanno perso un po’ del loro incanto (colpa del clima e forse dell’uomo), c’è un’altra montagna degna di rispetto e di meravigliose scarpinate. Il Mount Kenya è la seconda montagna più alta del continente (5199 metri) e ha un’imponenza che lascia a bocca aperta. I percorsi per salire in vetta sono molti, ma il più praticabile è quello di Naro Moru, dal nome della cittadina da cui parte. Sono necessari almeno quattro giorni per l’intera escursione, con andata e ritorno. Un riferimento per vivere l’esperienza è Naro Moru River Lodge, che organizza escursioni all inclusive per chi non vuole farsi mancare nulla.


Nairobi, un salto al mercato

Camminando lungo gli angusti vicoli del mercato masai di Nairobi, punto di incontro della creatività e della cultura keniota, ti ritroverai tra allegri venditori che cercheranno di attirare la tua attenzione. Non cercheranno solo di venderti sculture in legno e pietra, kiondo (borse di paglia) e gioielli... sì, forse non lascerai il mercato con un’opera d’arte rara, ma avrai messo nello zaino un pezzetto della ricca cultura tradizionale keniota.

Il Maasai Market si svolge ogni martedì nell’area non edificata vicina a Slip Rd, nel centro di Nairobi. Fa’ un salto e ignora le montature giornalistiche che dipingono la città come uno dei posti più pericolosi della terra. La capitale del Kenya va affrontata con prudenza, ma ha molte cose da offrire.


Tra i mangiatori di uomini dello Tsavo

Hai mai sentito parlare dei leggendari mangiatori di uomini dello Tsavo? Se così non fosse, ricorda che si tratta dei leoni più aggressivi del pianeta. Per incontrarli, però, dovresti fare un salto indietro al 1898, quando due leoni divorarono circa 135 operai impegnati nella costruzione della ferrovia Kenya-Uganda, prima di essere abbattuti a colpi di fucile. Si tratta, comunque, di un caso isolato. I leoni che puoi incontrare oggi nello Tsavo East National Park non sono più aggressivi dei loro simili, anche se vanno avvistati con la dovuta prudenza. Insomma, pensaci due volte prima di scendere dal fuoristrada e fargli una carezza. La maggior parte dei safari turistici entra a Tsavo East tramite il Sala Gate, ma se arrivi da Nairobi il Mayani Gate e il Voi Gate sono ugualmente accessibili.


Lungo sentiero Rosso di Paté

Ancora a piedi nudi, ma questa volta lungo il sentiero rosso che serpeggia attraverso l’isola di Paté, lungo la costa occidentale, non lontano dall’Arcipelago di Lamu. Immagina di essere sotto le palme e che spiri una dolce brezza. All’improvviso si apre un varco tra le magrovie, si attraversa una palude e quindi si sbuca alle rovine di Shanga, una delle città stato della costa swahili. Pochi la conoscono, ma Shanga è l’esempio più completo al mondo di cittadina swahili di epoca medievale.

Una lancia a motore parte da Lamu quasi tutti i giorni diretta a Mtangawanda, una località che dista più o meno un’ora a piedi dal villaggio di Paté.

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