Itinerario di sette-otto giorni a Raja Ampat

11 minuti di lettura

Sono uno scrittore e fotografo residente a Bali, da dove gestisco anche ZuBlu, un’agenzia di viaggi per sub specializzata in tour personalizzati. Ho fatto immersioni in tutta l’Indonesia, da Aceh a Cenderawasih Bay, ma ciò che preferisco è osservare le mante a Magic Mountain, nelle acque di Misool.

Le isole Raja Ampat. Credits Raiyani Muharramah / Shutterstock
Le isole Raja Ampat. Credits Raiyani Muharramah / Shutterstock
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Perché andare

Le isole Raja Ampat sono di una bellezza unica e mozzafiato, sia in superficie sia sott’acqua. Oltre 1500 scogliere e isolotti sono disseminati tra le isole maggiori di Batanta, Waigeo, Salawati e Misool (i “quattro re” a cui si deve il nome dell’arcipelago in lingua bahasa). Quest’area ospita le barriere coralline più ricche di biodiversità del pianeta, popolate da mante, cavallucci marini pigmei, squali tappeto e squali bambù. In superficie, scogliere a strapiombo celano cunicoli e lagune punteggiate da pinnacoli e spiagge segrete. Il modo migliore per esplorare queste isole? A bordo di un phinisi, tradizionale barca dei bugi progettata in origine per i commerci tra le isole, oggi riadattata per immersioni subacquee, escursioni d’avventura o semplice relax. Che preferiate noleggiare una barca con i vostri amici o familiari oppure unirvi a un gruppo su un’imbarcazione attrezzata per crociere con immersioni di più giorni, un viaggio attraverso i “Quattro Re” dell’Indonesia è un’esperienza unica.

Fauna marina alle Raja Ampat. Credits SergeUWPhoto / Shutterstock
Fauna marina alle Raja Ampat. Credits SergeUWPhoto / Shutterstock

Periodo migliore

Le stagioni a Raja Ampat sono molto diverse dal resto del paese. Da ottobre ad aprile – quando gran parte dell’Indonesia è nel pieno del monsone molto umido – Raja Ampat registra la sua stagione secca, con mari calmi e una vita marina eccezionale, incluse le mante. Trattandosi dell’Indonesia, qualche pioggia non manca mai, ma gli acquazzoni sono brevi e forti, e le nuvole regalano tramonti spettacolari. Al culmine del monsone di sud-ovest, in luglio e agosto, le condizioni del vento impediscono alle barche delle immersioni di navigare verso le isole meridionali, tra cui Misool.


A Waigeo, Wayag, Gam e nello stretto di Dampier a nord si possono fare immersioni tutto l’anno. Per vivere Raja Ampat al meglio, visitatela all’inizio della stagione, tra ottobre e dicembre, quando il mare è abbastanza calmo per dirigersi a sud verso Misool e le mante mobula, o diavoli di mare, si radunano per nutrirsi di grandi nugoli di pesci esca. Se invece volete davvero lasciarvi il mondo alle spalle, andateci in bassa stagione, da maggio a settembre, quando molte barche puntano a ovest verso Komodo e Raja Ampat riceve un numero di visitatori molto inferiore.


  • Inizio stagione (ottobre-dicembre): Aspettatevi condizioni fantastiche da nord a sud e un’eccezionale vita marina, con incontri con mante e pesci diavolo.
  • Bassa stagione (maggio-settembre): Troverete condizioni più ventose, ma le isole settentrionali sono riparate e ricevono pochi visitatori. Avrete tutte per voi anche le zone più rinomate.
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Budget giornaliero

Immersioni con pernottamento a bordo: a partire daЄ250 a notte per persona in una cabina in comune (pasti e immersioni inclusi)

Immersioni con pernottamento a bordo in versione lusso: Є400-600 a notte per persona in una cabina in comune (pasti e immersioni inclusi)

Noleggio privato: a partire da Є2000 a notte per l’intera imbarcazione (tutto compreso)

Noleggio attrezzatura completa (compreso erogatore, giubbotto ad assetto variabile, pinne, maschera e muta): Є40-60 al giorno

Ingresso al parco marino: Є70 per persona (per tutto il viaggio).

La costa a Yangeffo. Credits Ethan Daniels / Shutterstock
La costa a Yangeffo. Credits Ethan Daniels / Shutterstock

Primo e secondo giorno: il cuore di Raja Ampat

Dopo esservi imbarcati e sistemati nella vostra cabina a Sorong, punto di accesso a Raja Ampat, navigherete in direzione nord-ovest nello stretto di Dampier per iniziare la vostra esplorazione con alcune immersioni eccezionali. Questo passaggio – tra Batanta a sud e le isole Waigeo e Gam a nord – incanala grandi quantità d’acqua dall’Oceano Pacifico verso il Mare di Banda a sud-ovest nell’ambito di uno straordinario flusso d’acqua noto come “Indonesian Throughflow”. Le forti correnti, abbinate all’acqua ricca di nutrienti, creano le condizioni perfette per la crescita rigogliosa delle barriere coralline e la folta vita marina che esse ospitano. Ecco perché le immersioni qui sono così belle.


I migliori siti d’immersione si trovano dove le correnti lambiscono scogliere e promontori isolati. Da Blue Magic (al centro dello stretto) ai vicini Sardine Reef e Cape Kri, esplorerete vivaci barriere coralline circondate da banchi di pesci che possono letteralmente oscurare il sole. Qui la ricchezza della vita marina è semplicemente eccezionale, sia come varietà di specie sia come numero di esemplari. Cape Kri, presso l’isola di Mansuar, nel mezzo dello stretto, detiene infatti il record mondiale per il maggior numero di specie ittiche diverse registrate dagli scienziati in una singola immersione.


Come se non bastasse, lo stretto di Dampier è anche uno dei posti migliori in Indonesia per incontrare le mante. Sebbene questi animali che si nutrono di plancton si possano avvistare in tutta Raja Ampat, lo stretto si è guadagnato la reputazione di offrire incontri speciali. A Manta Sandy e Manta Ridge, le mante della barriera corallina si riuniscono in formazione per nutrirsi in corrente e per visitare quelle che vengono chiamate stazioni di pulizia, dove i minuscoli pesci pulitori raccolgono dal corpo delle mante la pelle morta e i parassiti e li mangiano (l’equivalente subacqueo di una seduta al salone di bellezza). Se sarete fortunati, potrete anche assistere a “cortei di accoppiamento” delle mante impegnate nel corteggiamento. A Blue Magic, a est, avrete la possibilità di avvistare sia le mante della barriera corallina sia le mante giganti, compresi i rari esemplari neri. Queste enormi mante possono raggiungere 5 m di ampiezza dall’estremità di un’ala all’altra e assomigliano in modo impressionante a bombardieri Stealth mentre si aggirano nelle profondità marine.


Per quanto sia difficile staccarsi da questo spettacolo, bisogna comunque proseguire. La minuscola isola di Arborek, che offre la possibilità di scendere a terra e riposarsi dopo le immersioni, è uno scalo popolare per le imbarcazioni dei sub, in quanto segna l’estremità occidentale dello stretto. La popolazione locale, in particolare i bambini che frequentano il molo, accoglie sempre i visitatori con cordialità. Non perdete però l’occasione di prendere la maschera e tuffarvi: il molo è famoso per gli enormi banchi di pesci che si radunano intorno alle sue palafitte.

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The Passage, Raja Ampat. Credits Chris Hannant / Shutterstock
The Passage, Raja Ampat. Credits Chris Hannant / Shutterstock

Terzo e quarto giorno: verso nord e il Pacifico

Lasciato lo stretto, il vostro phinisi si dirigerà a nord-ovest per la parte successiva del viaggio. Durante la navigazione sono previste soste esplorative e una tappa a Yangeffo, un’isola situata all’estremità occidentale di Gam. I subacquei possono esplorare siti dai colori brillanti come Mayhem e Citrus Ridge, mentre gli amanti dello snorkelling possono nuotare tra le mangrovie alla ricerca dei pesci arciere, i quali emettono dalla bocca un violento getto d’acqua per colpire gli insetti che si appoggiano sui rami vicino alla superficie dell’acqua. Poco lontano si trova The Passage, uno stretto e sinuoso canale simile a un fiume che separa le isole Gam e Waigeo. Se pianificate la vostra visita in concomitanza con l’alternarsi delle maree, potrete concludere la giornata lasciandovi trasportare dalla corrente, mentre ammirate la giungla e osservate la barriera corallina che scorre appena sotto la superficie.


Gam è anche rinomata per gli uccelli del paradiso, specie endemica presente solo su una manciata di isole nello stretto di Dampier e nelle sue immediate vicinanze. Vale la pena di svegliarsi prima dell’alba per andare in cerca di questi splendidi esemplari: queste infatti sono le ore in cui i maschi si radunano per sfoggiare il loro piumaggio davanti alle femmine. Lo spettacolo magnifico e persino surreale di questi uccelli che danzano su e giù per i rami ostentando i loro vividi colori rossi, gialli e verdi e le lunghe e sottili penne caudali merita l’alzataccia.


Risalite la costa di Waigeo verso Aljui Bay e l’isola di Kawe. Fare una sosta a un allevamento di perle nella baia è un’esperienza affascinante: avrete modo di osservare il personale al lavoro e scoprirete come nascono le perle, oltre a poter acquistare alcuni souvenir unici. A nord-ovest si trova l’isola di Kawe, dove potrete immergervi a Eagle Rock e Changgo (due siti famosi per la loro ricca vita marina), per poi attraversare l’equatore sulla punta settentrionale dell’isola. Se questa è la vostra prima traversata in mare, l’equipaggio, guidato da “Re Nettuno” in persona, vi inizierà ai misteri degli abissi – un’antica tradizione nautica che di solito prevede costumi divertenti e magari un drink o due. Oppure, se le maree sono favorevoli, potrete immergervi dall’emisfero nord a quello sud presso le Isole dell’Equatore (un nome quanto mai appropriato).


L’ultima tappa durante il viaggio verso nord è la spettacolare Wayag, che si affaccia sulla distesa aperta del Pacifico all’estremità nord-occidentale di Raja Ampat. Potrete fare immersioni a Edi’s Cave, Bommie Bowl e Cathedral Rock; in alternativa, potrete sbarcare alla stazione dei guardaparco per fare snorkelling tra i piccoli degli squali pinna nera che si radunano nelle acque poco profonde. Ma la grande attrattiva è l’ascesa di 30 minuti alla cima del monte Pindito, da cui si gode una vista sensazionale sulla laguna di Wayag, punteggiata da pinnacoli tappezzati di giungla e solcata da una rete di barriere coralline color acquamarina. Gli scienziati hanno scoperto di recente che la laguna è un vivaio di mante, quindi aguzzate la vista per scorgerle dalla cima.

La Love Lagoon a Misool. Credits Reezky Pradata / Shutterstock
La Love Lagoon a Misool. Credits Reezky Pradata / Shutterstock
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Dal quinto all’ottavo giorno: verso sud e Misool

Dopo un tramonto memorabile dalla sommità di Wayag e un barbecue sulla spiaggia con pesce appena catturato da un pescatore locale, iniziate il lungo viaggio verso sud, navigando di notte alla volta di Piaynemo e le isole Fam. Queste isole presidiano l’ingresso occidentale dello stretto di Dampier e sono situate proprio sulla rotta delle correnti che attraversano il passaggio, per cui vantano una straordinaria vita marina. Siti di immersione come Galaxy, Barracuda Rock e il magnifico Melissa’s Garden meritano una sosta, ma come molte altre volte a Raja Ampat, sarete tentati di scendere a terra ed esplorare i paesaggi carsici per cui Piaynemo in particolare è molto rinomata. Le isolette disseminate lungo la costa nord-orientale di Piaynemo celano molte spiagge poco conosciute, oltre a un altro punto panoramico in grado di competere con quello di Wayag per la splendida vista al tramonto sopra una laguna davvero unica.


Navigando ancora una volta durante la notte, arriverete a Misool in tempo per osservare il sorgere del sole che illumina la frastagliata collana di isole situate a est di Misool. In questo spettacolare paesaggio si celano alcuni siti di immersione insoliti, tra cui le grotte sottomarine di Farondi e Love Potion #9 (un nome davvero azzeccato, perché qui c’è una barriera corallina talmente bella da far innamorare chiunque del mondo sottomarino). Anche se non si fanno immersioni, queste isole offrono molte esplorazioni interessanti. Potrete scoprire l’antica arte rupestre, visitare la laguna labirintica di Balbulol, fare un trekking sull’isola di Harfat per ammirare la vista sul paesaggio carsico o prendere un kayak ed esplorare le grotte di Tomolol. Queste grotte sommerse, da lungo tempo oggetto di venerazione da parte degli abitanti dei villaggi musulmani locali, sono caratterizzate da splendide formazioni di minerali e affascinanti cunicoli.


Il giorno dopo vi dirigerete verso le isole che punteggiano l’oceano a sud e a est di Misool, che regalano alcune delle immersioni sul reef più belle del pianeta, oltre ad alcuni splendidi paesaggi in superficie. Gran parte di questa zona rientra oggi nell’Area marina protetta di Misool, una riserva di 220 kmq che rappresenta il non plus ultra della biodiversità marina. Questa attività di salvaguardia è il risultato di anni di campagne e di lavoro da parte dei biologi marini e del team del Misool Eco Resort, che è stato costruito su un sito da cui si organizzavano battute di pesca agli squali. Due zone di divieto di pesca e un corridoio blu ad accesso limitato sono stati affittati dai villaggi delle isole circostanti: il risultato è stato una vera e propria esplosione di vita marina, con un buon numero di squali e una grande concentrazione di pesci che tornano a popolare la barriera. Farete immersioni da Wayilbatan a Fiabacet, Yillet e Boo, esplorando le spettacolari barriere coralline di Four Kings, Nudi Rock e Boo Windows, per concludere alla grande con un’immersione a Magic Mountain per vedere le mante giganti. Rimarrete conquistati dalla ricchezza ed esuberanza della vita che popola queste barriere coralline dai colori spettacolari, tra spugne e gorgonie con tonalità fluo e fitti nugoli di pesci. E questo ancora prima di raggiungere il resort, dove potrete nuotare in mezzo agli squali pinna sera nelle acque davanti al ristorante.


Prima di puntare a nord verso Sorong per concludere il viaggio, attraverserete il corridoio blu protetto fino alle isole Daram, l’avamposto più orientale della riserva marina. Dopo le ultime immersioni ad Andiamo e Candy Store, scenderete a terra per la cena finale su una spiaggia remota e incontaminata, circondati solo dalla barriera corallina e dal mare blu. Una degna conclusione di un viaggio alla scoperta di paesaggi insulari di straordinaria bellezza, tra i più ricchi di biodiversità del mondo.

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