Mangiare bene e vivere l’inverno al massimo a Biella
Sorpresa delle sorprese nel patchwork di località sciistiche del Piemonte, il Biellese riserva emozioni quando cala la neve e le temperature si fanno più rigide. E dopo il divertimento in pista ci si scalda con polenta concia, vini DOC e birre artigianali, incredibili patrimoni enogastronomici della zona tutti da divorare.
La Madonna Nera che accoglie i visitatori giunti fino al Santuario sussurra una storia di fede e speranza iniziata secoli fa e dal sapore eterno. È simbolo, questa statua lignea posta al centro della Basilica antica e cuore del complesso santuariale di Oropa, patrimonio UNESCO, di un certo modo di fare turismo che sempre più prende piede in luoghi come il Biellese, in cui il patrimonio culturale, storico, artistico e religioso è armoniosamente incastonato in un contesto naturalistico unico. La conca in cui il Santuario di Oropa si trova è meta non solo di pellegrini, ma anche degli appassionati di cultura e di chi ha fatto dello sport e della vita outdoor una vocazione quasi mistica.
A pochi passi dal Santuario si volteggia sul ghiaccio e ci si dedica allo sci di fondo su quella Pista Paradiso che fa la gioia di grandi e bambini. Le più frequentate passeggiate della bella stagione si trasformano in percorsi perfetti per le ciaspole: la Passeggiata dei preti, meta imprescindibile in autunno per ammirare il foliage e in inverno percorso piacevolissimo nella natura colorata di bianco. L’escursione che conduce al Lago delle Bose a 1534 metri di altezza regala scorci sulla vallata, passeggiate in boschi fiabeschi e una veduta impareggiabile sul Monte Mucrone.
Gli impianti di risalita aperti tutto l’anno - la funivia che raggiunge il Monte Mucrone a 1900 m. e la cabinovia che sale fino ai 2391 m. del Monte Camino - in inverno, sono la porta d’accesso alle piste da sci dedicate al freeride e ad itinerari mozzafiato di sci alpinismo, tutti all’interno della Riserva Speciale del Sacro Monte di Oropa.
A Bielmonte, nell’Oasi Zegna, protagonista il divertimento formato famiglia sui 18 km di piste da discesa, colorate dai raggi del sole per buona parte della giornata e perfette per approcciarsi agli sci nelle scuole della zona. Bielmonte offre una lunga serie di attività all’aria aperta per quelli che di neve e gelo non ne hanno mai abbastanza: snowboard, itinerari per ciaspole e scialpinismo, arrampicata e pattinaggio indoor nell’attrezzato palasport e divertenti discese adrenaliniche sul ‘rolba run’ bob a rotelle accessibile in tutte le stagioni; dalla località Bocchetto Sessera si aggiungono alla già ampia lista di possibilità 20 chilometri di piste di varia difficoltà riservate allo sci di fondo. L’Oasi Zegna è inoltre la destinazione ideale per dedicarsi al mountain watching, grazie alla posizione straordinaria con viste che spaziano dal Monte Rosa al Monviso, dalla Pianura Padana alla selvaggia Valsessera.
Entrambe le località dispongono di scuole di sci e punti di noleggio per le attrezzature; sul sito dell’ATL Biella ci sono tutte le informazioni per godersi percorsi, sentieri e opportunità invernali a Oropa e Bielmonte.
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Se lo sport fa venir fame
Impossibile iniziare la giornata sulle piste senza concluderla davanti a un piatto di polenta concia, di buon vino locale o di birra artigianale. Non nel Biellese, almeno, dove i microbirrifici, le cantine e le tradizioni di una volta che portano ancora oggi in tavola ingredienti a chilometro zero o d’alpeggio sono il cuore pulsante di un’enogastronomia verace.
I vini DOC biellesi – il Bramaterra, il Canavese, il Coste della Sesia, il Lessona e l’Erbaluce– raccontano la resilienza e la passione dei produttori della zona, e sono il filo conduttore di tanti itinerari alla scoperta del territorio, dalle dimore storiche di Vigliano Biellese ai borghi del Ricetto di Candelo e di Castellengo di Cossato, dall’area intorno al Lago di Viverone alle colline del Biellese orientale tra Lessona, Masserano e Sostegno.
In questi piccoli presidi culturali, la volontà di raccontare come nascono alcuni dei vini più iconici del territorio si fa potente e si traduce in cantine aperte, degustazioni, e, in stagione, tour tra vigneti e vendemmie che sono vere e proprie feste di comunità. Se al buon vino si aggiunge un piatto di polenta concia, poi, da queste parti si assaggia il vero spirito del territorio, che mescola le bontà d’alpeggio come formaggio e burro – alle risorse della valle. La scoperta dei sapori tipici è un viaggio sconfinato: ratafià di ciliegie e canestrelli, fragranti cialde di wafer ripiene di cioccolato, per la gioia dei più golosi; una varietà di prodotti caseari e salumi, tra cui Macagn e burro a latte crudo dell’Alto Elvo, presidi Slow Food, e la paletta, saporito insaccato suino. Non deve mancare poi un tour di birrifici e microbirrifici del Biellese, una zona che si è imposta nell’ultimo decennio come fulcro di avanguardia e innovazione nella produzione di birre artigianali che mettono al centro, cura, ricerca e spinta verso il futuro.
Il viaggio finisce davanti a un bel bicchiere d’acqua. Fonte di vita, qui più che mai. L’acqua biellese, grazie alle sue speciali caratteristiche, è all’origine del successo dell’industria tessile locale e dell’enogastronomia artigianale, e alle pendici del Mombarone si imbottiglia l’acqua più leggera d’Europa. Aggiungendo al già nutrito repertorio di cose belle da fare in ogni stagione anche l’incredibile suggestione delle cose buone ed eterne che solo la natura può donarci e di cui dovremmo sempre avere cura.
Maggiori informazioni sull’enogastronomia del biellese qui.