5 giorni lungo la Costa Daurada

Redazione Lonely Planet
9 minuti di lettura

La Costa Daurada, in Catalogna, con le sue spiagge di sabbia
 fine e l’acqua del mare di temperatura piacevole,
 è come un mondo a parte, ricco di sorprese,
come il museo dedicato a Pau Casals a El Vendrell,
 la bellezza senza tempo di Altafulla, le splendide vestigia dell’antica Tarraco romana, gli esempi di modernismo catalano di Reus, la squisita cucina di mare di Cambrils, un giardino unico nel suo genere, e il migliore vermut del paese. Scopritela con un itinerario on the road di 5 giorni.

La Costa Daurada, con le sue spiagge di sabbia
 fine, è perfetta per un viaggio on the road.
La Costa Daurada, con le sue spiagge di sabbia
 fine, è perfetta per un viaggio on the road.
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El Vendrell

Situata presso un antico crocevia, El Vendrell è strettamente legata a
 due personaggi illustri: Pau Casals, considerato il migliore violoncellista di tutti i tempi, e lo scrittore e drammaturgo Àngel Guimerà. Per seguire le tracce lasciate da questi due personaggi, visitate la Casa Museu Àngel Guimerà, che illustra la vita dello scrittore, con un’enfasi speciale sulle sue opere poetiche. 

Nell’antico quartiere dei pescatori di Sant Salvador, a 3 chilometri dal centro, merita una visita anche il Museu Pau Casals, nella casa dove il noto musicista trascorreva le estati. Il museo espone numerosi documenti e oggetti appartenuti a Casals. Di fronte sorge il moderno Auditorio Pau Casals, con un’acustica eccezionale, che ogni estate ospita il Festival Internacional de Música Pau Casals, dove il filo conduttore è
il violoncello. Durante questo festival si esibiscono i migliori musicisti provenienti da tutto il mondo. 

Dopo aver visitato Sant Salvador, con la sua spiaggia raccolta, tornando verso il centro di El Vendrell fate una sosta all’Església de Sant Salvador, con un campanile sormontato da un angelo di metallo e un organo del Settecento perfettamente restaurato. Occasionalmente nella chiesa si tengono concerti d’organo. 

Oltre ad appagare lo spirito, bisogna anche soddisfare il palato, e a 
El Vendrell, provate le tipiche ‘coques enramades’, che hanno una base simile a quella della pizza, ma senza pomodoro, e sono guarnite con spinaci, fagioli, cipolla, peperone rosso e salsiccia o aringa. 

Cala Penya Tallada, una delle spiagge di Tarragona
Cala Penya Tallada, una delle spiagge di Tarragona

Roda de Barà

Si può vedere il meglio di Roda de Barà prima di arrivare al paese, vicino alla strada: l’Arc de Barà, un arco romano del 13 a.C., eretto in onore dell’imperatore Augusto. Sempre prima di arrivare al paese, sul mare, vedrete anche il Roc Sant Gaietà, un centro che comprende vari esempi di architettura della Penisola Iberica. Chiamato anche poble espanyol, suscita nei visitatori opinioni contrastanti: a molti piace, ma c’è chi lo trova kitsch... A voi giudicare. In questo borgo si trova il Museo de la Radio Luis del Olmo, che conserva più di 240 apparecchi radiofonici di varie epoche, dal XIX secolo agli inizi degli anni ’60. Nel centro abitato di Roda de Barà, degna di nota è l’Església de Sant Bartomeu, una chiesa rinascimentale con un campanile alto 32 m.

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Il centro storico di origine medievale di Altafulla
Il centro storico di origine medievale di Altafulla

Altafulla

Attraversata Torredembarra, con i suoi alti condomini di appartamenti costruiti di fronte alla spiaggia, arriverete ad Altafulla, una località idilliaca. Il suo centro storico di origine medievale è dominato dal complesso formato dall’Església de Sant Martí e dal castello, trasformato in palazzotto. 

Nel quartiere marinaro vale la pena di passeggiare sul lungomare Botigues de Mar, una zona pedonale con antichi magazzini di pescatori trasformati in case per le vacanze estive. Nelle immediate vicinanze, la Villa Romana di Els Munts, del I secolo d.C., mostra in modo perfetto com’era la residenza di un alto funzionario dell’amministrazione dell’antica Tarraco. 

A sud del quartiere marinaro, accanto alla spiaggia, c’è la foce del fiume Gaià, uno spazio protetto con sentieri che si snodano fra la rigogliosa vegetazione fluviale che serve da riparo per uccelli migratori e altre specie faunistiche. Alla fine della spiaggia noterete una rupe a picco sul mare, dove sorge il Castell de Tamarit, utilizzato per matrimoni e altri eventi. Visto dalla spiaggia, è veramente incantevole. 

L'acquedotto di Les Ferreres, conosciuto anche come Pont del Diable, Tarragona
L'acquedotto di Les Ferreres, conosciuto anche come Pont del Diable, Tarragona
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Tarragona

Proseguendo per l’antica Carretera N340, a 4 chilometri da Altafulla si passa accanto alla Torre dels Escipions, monumento funerario del I secolo, e si arriva poi alla città di Tarragona, che vanta luoghi interessanti come il Balcó del Mediterrani alla fine della Rambla Nova, la Catedral de Santa Tecla, nel centro storico, il Museu Nacional Arqueològic, il Circ Romà, e numerosi luoghi risalenti alla Tarraco romana. 

Le celebrazioni per la Festa de Santa Tecla
Le celebrazioni per la Festa de Santa Tecla

Se visitate la città in autunno, il 23 settembre si celebra la Festa de Santa Tecla, la festa patronale della città, che prevede eventi di ogni tipo, fra
cui non può mancare una spettacolare esibizione di castellers sulle scalinate della cattedrale: alcune colles salgono e scendono le scale caricando pilars de cinc (pilastri umani di cinque persone). E in qualsiasi periodo dell’anno fate una visita al Mercat Central, che comprende 40 banchi, 10 dei quali vendono pesce e frutti di mare; qui potrete acquistare
i rinomati gamberi di Tarragona e altri prodotti ittici a prezzi decisamente interessanti. Fate anche un salto al Serrallo, l’antico quartiere dei pescatori, dove troverete molti ristoranti che servono i gamberi locali, di colore rosso intenso.

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Una scultura di Gaudì da piccolo a Reus
Una scultura di Gaudì da piccolo a Reus

Reus

La ‘capitale della nocciola’, come ama definirsi Reus, è una cittadina con un centro storico compatto e una vita culturale tra le più ricche e variegate nel raggio di parecchi chilometri. Per questo,
al momento di visitarla, qualunque sia il periodo dell’anno, conviene fare un salto all’ufficio turistico per conoscere le date delle feste e degli altri eventi
in programma. L’ufficio
si trova nello stesso edificio in cui ha sede il Gaudí Centre Reus. Nonostante l’aspetto esterno, che è l’antitesi di un’opera di Gaudí, questo edificio ospita uno spazio didattico che svela molti segreti della vita e delle strutture architettoniche del geniale Antoni Gaudí, forse il figlio più illustre di Reus. 

Non mancate di passeggiare per le stradine del centro storico, dove sorge l’Església Prioral
de Sant Pere, una chiesa gotica il cui alto campanile si vede ben prima di entrare in città. Scoprite poi l’animata vita commerciale di Reus, soprattutto lungo Carrer Monterols. La cittadina è anche famosa per i suoi edifici modernisti, come la Casa Navàs, progettata da Domènech i Montaner, e, nelle vicinanze, potrete ammirare la Casa Rull e la Casa Gasull. Il miglior esempio di modernismo catalano di Reus si trova però fuori dal centro abitato: è l’Institut Pere Mata. un ospedale psichiatrico ancora in funzione, costruito secondo uno schema a padiglioni che servì poi da modello per l’Hospital de Sant Pau di Barcellona. Il padiglione ‘per persone benestanti’, l’unico aperto al pubblico, conserva uno spettacolare repertorio decorativo. 

Reus è nota anche
per il suo vermut, che in effetti da qui fu poi introdotto in tutta la Penisola Iberica. Per averne conferma, oltre ad assaggiare un bicchiere di buon vermut in uno dei bar con dehors di Plaça Mercadal e dei dintorni, potrete visitare il Museu del Vermut, una bizzarra collezione di oltre 5000 oggetti che hanno a che fare con questo aperitivo. Il museo ha anche un ristorante dove si possono degustare diversi tipi di vermut. 

Salou

Il principale motivo di richiamo di Salou è Port Aventura. Lungo Passeig Jaume I, la lunga passeggiata sul mare, vedrete due interessanti fontane: la Font Lluminosa, del 1973, che può realizzare fino a 210 combinazioni di acqua e luce, e la Font Cibernètica, un avanzatissimo sistema di getti d’acqua e ‘geyser’ con zampilli che disegnano bizzarre figure luminose, creando un bello spettacolo di luci e suoni. 

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Il porto di Cambrils,  la capitale gastronomica della Costa Daurada
Il porto di Cambrils, la capitale gastronomica della Costa Daurada

Cambrils

Questa antica località marinara è considerata la capitale gastronomica della Costa Daurada.
 Nel quartiere marittimo ci sono tanti ristoranti rinomati e di qualità, dove sarebbe un peccato ordinare piatti che non abbiano il pesce o i frutti di mare come ingredienti principali. 

A Cambrils ci sono anche due antiche
torri degne di nota. La seicentesca Torre del
Port è un’antica torre di avvistamento a pianta circolare che serviva per difendere la cittadina dagli attacchi dei pirati, per cui è chiamata anche ‘torre dei mori’; oggi è una sala che ospita mostre temporanee. 

Nelle immediate vicinanze del centro storico, all’interno del recinto dell’Ermita de la Mare
de Déu del Camí, si
trova la Torre de l’Ermita, del XIV secolo, che ospita l’esposizione permanente ‘Un lloc anomenat Cambrils’ (Un luogo chiamato Cambrils); potrete ammirare un bel panorama dal suo belvedere, raggiungibile salendo 80 ripidi scalini. 

Lungo tutto il litorale
di Cambrils, come nella maggior parte dei paesi di questo itinerario, ci sono belle spiagge di sabbia fine che invitano a fare
un bel bagno rinfrescante. Verso l’interno, accanto alla Carretera de Montbrió del Camp, si estende il Parc Samà, un favoloso giardino di 14 ettari creato nel 1881, che ospita alberi giganteschi, aiuole in stile francese, piante esotiche, una cascata, un laghetto con il suo canale, un padiglione dove svolazzano pappagalli, una curiosa torre-belvedere alta 24 metri e, nel bel mezzo del complesso, una casa-palazzo che sembra uscita da una fiaba. 

Montroig
 del Camp

Dopo aver visitato il Parc Samà e aver attraversato la piccola località
di Montbrió, si arriva a Monroig del Camp, un villaggio dell’interno con strade in forte pendenza e due chiese. I lavori per la costruzione dell’Església Nova de Sant Miquel Arcàngel, in stile neoclassico – che la gente del posto chiama ‘catedral del Baix Camp’ per le sue grandi dimensioni – iniziarono nel 1801, ma l’edificio è tuttora incompiuto. L’Església Vella, risalente al XIII secolo e oggi chiusa al culto, ospita il Centre Miró, che espone un arazzo e una collezione di copie dei quadri di Joan Miró che raffigurano Montroig; suo padre era nativo del paesino, e il celebre pittore vi trascorse diversi periodi. 

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Cala Vidre a Ametlla de Mar
Cala Vidre a Ametlla de Mar

L’Ametlla
de Mar

Pur non facendo parte della Costa Daurada, questo tradizionale paese di pescatori è una tappa obbligata di ogni itinerario alla scoperta di questo tratto di costa (osservare i pescherecci che arrivano al molo è un’esperienza sempre piacevole). Da qui si può ammirare,
a sud, tutto il Delta dell’Ebro. Il litorale è dominato da piccole insenature, alcune con spiaggia di sabbia fine e altre con rocce e grandi pietre. Per la maggior parte, le insenature sono circondate da pinete e tutte hanno acque molto più limpide rispetto ad altre zone vicine, grazie alle enormi praterie sottomarine di posidonia, che aiutano a rigenerare l’ecosistema marino. 

A nord, a un’estremità del golfo di Sant Jordi, sorge il Castell de Sant Jordi d’Alfama, risalente al XVIII secolo, costruito per controllare le rotte marittime. Nei dintorni del paese, infine, ci sono diversi allevamenti ittici dove è possibile acquistare pesce e frutti di mare a prezzi spesso irrisori. 

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Quando andare

In primavera, estate e autunno l’acqua
è abbastanza calda per fare il bagno in qualsiasi momento della giornata. 

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