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Lago di Garda Veneto

48 ore Lago di Garda Veneto - Speciale le vie dell'acqua

4 minuti di lettura

A prima vista si potrebbe pensare che sia l’acqua a dominare il paesaggio della sponda veronese Lago di Garda. In effetti i paesi che si affacciano sul lago vivono in simbiosi con questo elemento: i porticcioli con le barche ormeggiate che beccheggiano pigramente, il rumore delle onde che si infrangono sui moli, i tramonti, le casette colorate che si addossano ai vicoli vi faranno entrare subito in sintonia con l’ambiente lacustre. Ragioni sufficienti a partire per trascorrere 48 ore sulla sponda veronese del Lago di Garda, ma sappiate che ve ne sono molte di più. Prendetevi il tempo per praticare attività outdoor, esplorate le colline dell’entroterra, salite sul Monte Baldo per godervi una vista che vi aprirà il cuore.

Malcesine, il Castello Scaligero. Credits saiko3p / Shutterstock
Malcesine, il Castello Scaligero. Credits saiko3p / Shutterstock
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Domare il vento a Malcesine

Iniziate il vostro viaggio da Malcesine, il paese più a nord della sponda veronese del lago. Dopo una passeggiata tra i vicoli del centro, dove non mancano negozi di souvenir, locali e ristoranti, e nelle sale del Castello Scaligero che svetta da uno sperone di roccia, lasciatevi alle spalle il paese e proiettatevi nella dimensione della montagna. Salite sul Monte Baldo con la Funivia Malcesine - Monte Baldo per raggiungere in pochi minuti la stazione di arrivo alla quota di circa 1.800 metri. Visto il gran numero di visitatori, si raccomanda la prenotazione on line tramite il sito, che oltre a ridurre i tempi di attesa darà diritto anche ad una riduzione sul costo del biglietto.


Vi basteranno pochi passi per arrivare a un balcone naturale che apre un panorama arioso sul lago e sulle montagne che lo abbracciano. Se avete tempo, incamminatevi lungo uno dei tanti sentieri per esplorare la zona. Una volta tornati al livello dell’acqua, provate a cavalcarla. Malcesine è famosa per il vento che soffia costante tutto il giorno: al mattino da nord a sud, al pomeriggio nella direzione opposta. Vi basterà andare alla Fraglia Vela Malcesine, Centro Velico Simone Lombardi per trovare tutto l’occorrente, dall’attrezzatura ai maestri che vi insegneranno a destreggiarvi tra virate e strambate, cime e timoni.

Brenzone. Credits leoks / Shutterstock
Brenzone. Credits leoks / Shutterstock

A piedi nel borgo fantasma

Seguendo la strada che costeggia il lago in direzione sud, arriverete a Brenzone sul Garda, paese che custodisce una gemma dimenticata, il borgo abbandonato di Campo. In questo villaggio di origine medievale, avvolto dal bosco e pervaso da un’atmosfera unica, le case costruite in pietra a secco tra ulivi secolari e bosco fitto sono addossate l’una all’altra e sovrastate dai resti di una rocca. Camminando tra le viuzze troverete anche l’antico lavatoio e la Chiesetta di San Pietro in Vincoli, presumibilmente del XII secolo.

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Limonaia sul Garda
Limonaia sul Garda

Da Torri del Benaco a Garda, tra castelli e tramonti struggenti

È ancora un castello scaligero ad accogliervi a Torri del Benaco: costruito nel XIV secolo, questo imponente edificio che si specchia nelle acque del lago custodisce al suo interno il Museo della Pesca e dell’Olivocoltura. Ma la cosa da non perdere è la limonaia, una delle ultime due rimaste sulla sponda veronese del lago (l’altra è a Villa Brenzoni a Punta San Vigilio). Una passeggiata tra le piante di limoni, arance e mandarini vi farà immergere tra colori mediterranei e profumi inebrianti.


Con le note agrumate nelle narici, proseguite fino al promontorio di Punta San Vigilio, a Garda. Romantico, nobile e teatrale, questo lembo di terra che si distende nel lago è uno dei posti migliori dove andare a fine giornata per bere un aperitivo o per una cena romantica in attesa del tramonto: quando il sole cala dietro le montagne, le acque si incendiano e si tingono di colori che vanno dall’arancione al viola.

Bardolino. Credits Photomario / Shutterstock
Bardolino. Credits Photomario / Shutterstock
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Sui pedali a Bardolino e Lazise

Una delle attività da non perdere sul lago è un giro in bicicletta tra le colline dell’entroterra di Lazise e di Bardolino, che tra ciclabili, strade bianche e ciclovie rappresentano il terreno ideale per ogni tipo di ciclista. Ci sono percorsi più sfidanti per chi cerca salite, sentieri tecnici e impegnativi, e itinerari più abbordabili, adatti anche ai bambini che possono pedalare serenamente sulle piste ciclabili. Per arrivare al cuore di questa zona, seguite le strade sterrate e immergetevi tra le colline punteggiate dagli ulivi e ricamate dai vigneti che si perdono a vista d’occhio, con il lago sullo sfondo che fa da cornice a un panorama superlativo. In questa zona potrete godervi la tranquillità e isolarvi dal traffico del lungolago per ritrovare la giusta armonia con la natura. Se non siete equipaggiati, potete noleggiare le biciclette, anche elettriche, da Bike Experience dove troverete anche ottime guide che potranno creare itinerari su misura per voi e accompagnarvi nei vostri giri sui pedali.

Peschiera del Garda. Credits xbrchx / Shutterstock
Peschiera del Garda. Credits xbrchx / Shutterstock

Scoprire le mura Peschiera del Garda dall’acqua

L’ultima tappa del viaggio è Peschiera del Garda, paese che sorge nel punto nel quale le acque del lago si riversano nel fiume Mincio, che da qui scorre verso Mantova per poi gettarsi nel Po. Il centro storico, protetto dalle mura entrate a far parte del Patrimonio UNESCO nel 2017, è a forma di stella a cinque punte e completamente circondato dall’acqua. Ed è proprio navigando sulle acque dei canali che circondano le mura che riuscirete a vedere questa cittadina da un punto di vista inconsueto e a rendervi conto dell’imponente opera costruita dall’uomo per difenderla. Una volta rimessi i piedi sulla terra ferma, dedicatevi alle vie del centro, ai palazzi storici e fate una passeggiata sul camminamento in cima alle mura.

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Seguire il corso del Mincio per arrivare a Borghetto e a Valeggio

Se vi rimane tempo, da Peschiera del Garda seguite le acque verde smeraldo del Mincio e arrivate fino a Borghetto sul Mincio, piccolo borgo impregnato di poesia tra anse, canneti e antichi mulini, dominato dalle rocche del Ponte Visconteo, una diga fortificata costruita nel 1393, e preso d’assalto dai turisti. E poi risalite la strada che porta a Valeggio sul Mincio, dove oltre al Castello Scaligero, alle vie del centro e al Giardino Sigurtà vi attende uno squisito manicaretto di antica memoria, il tortellino qui denominato “Il Nodo d’Amore”, rigorosamente annodato a mano.

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Verona
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