Un weekend a Verona per scoprire atmosfere romantiche ricche di storia
Bella, sfrontata, marmorea, raggomitolata in un’ansa dell’Adige, Verona è una città che pulsa notte e giorno. Mondana ed efficiente, operosa e contemplativa, è impregnata di suggestioni amorose e va scoperta lentamente: immergetevi nelle vie del centro storico e visitate i suoi luoghi simbolo, come l’Arena, le Arche Scaligere, Castelvecchio, Ponte Pietra e Piazza dei Signori, per scoprire una città affascinante con i suoi infiniti campanili, le torri merlate e un’aura fiabesca, che potrete cogliere anche visitandola in due giorni.
Lasciatevi incantare dalle curve morbide dell’Adige, arteria vitale che l’attraversa, salite in cima al Colle San Pietro per ammirarla dall’alto e andate a scoprire tutti i suoi segreti dal Giardino Giusti, un’oasi nascosta tra i palazzi, alla Basilica di San Zeno, protettore della città che veniva dalle coste africane, per arrivare al segreto più celebre: l’amore proibito di Giulietta e Romeo. E poi abbandonatevi alla mondanità, respirando l’aria che profuma di spezie in Piazza delle Erbe, calpestando i marmi lucidi di Via Mazzini ed entrando nelle mille osterie dove vi attendono i piatti gustosi della tradizione e gli splendidi vini della Valpolicella.
Cosa vedere in due giorni a Verona
Per scoprire i principali monumenti della città potete percorre un itinerario che attraversa tutto il centro storico senza trascurare i suoi angoli meno noti. Partite da dalla Basilica di San Zeno, dedicata al patrono di Verona: forse la più bella chiesa di Verona e uno degli edifici romanico-gotici meglio conservati in Italia. Magnifico il rosone sulla facciata, detto anche Ruota della Fortuna perché in sei bassorilievi racconta i trionfi e le cadute dell’esistenza; ma il maggior capolavoro è all’interno: il trittico di Andrea Mantegna. Proseguite lasciando sulla sinistra la basilica e raggiungete le Regaste, gli alti muraglioni eretti ad argine dell’Adige: da qui si può capire come si è anticamente sviluppata la città, tutta raggomitolata all’interno di un’ansa del fiume. Continuando a seguire il corso dell’Adige, su quella che era l’antica Via Postumia, trovate a poca distanza l’uno dall’altro Castelvecchio, all’interno del quale si trova un museo con dipinti, sculture e armi che spaziano dall’epoca longobarda fino al 1700, e il Ponte Scaligero. Dopo aver percorso almeno fino a metà il ponte merlato, tornate indietro e imboccate l’ampio Corso Cavour in direzione di due gioielli di architettura medievale, la Chiesa di San Lorenzo e la vicina Chiesa dei Santi Apostoli. Usciti di nuovo all’aperto, ritrovate il percorso sul lungofiume e raggiungete il Duomo. Da qui, immergetevi nelle vie del centro cittadino, dove le meraviglie vi sorprenderanno una dopo l’altra: le imponenti Arche Scaligere, i mausolei in stile gotico dei signori della Scala, Piazza delle Erbe, cuore della città, Piazza dei Signori, dominata dalla statua di Dante, il Palazzo della Ragione e la Torre dei Lamberti, dalla cui cella campanaria si gode di una vista spettacolare, la Casa di Giulietta, fino a Via Mazzini, che sfocia in Piazza Bra, al cospetto dell’Arena.
L’Arena di Verona
Difficile trovare, non solo a Verona ma in tutta Europa, un monumento tanto antico eppure così essenziale per la vita attuale di una città. L’Arena non si limita a descrivere lo sfarzo della Verona augustea, ma accoglie ancora migliaia di spettatori nel teatro lirico all’aperto più grande del mondo. E il calcare della Valpolicella, usato per facciata e strutture portanti, contribuisce con le sue sfumature bicrome, bianca e rosata, alla magia di questi eventi. Anfiteatro eretto nel primo secolo d.C., deve il suo nome all’harena, la sabbia che i romani usavano in occasione delle gare cui era destinato. L’interno è a forma ellittica con gradinata, o cavea, non più originale e divisa ad anelli con ingressi separati (vomitori) per ogni settore, e può contenere fino a 22.000 posti a sedere. Se oggi l’Arena è diventata il tempio della lirica, lo si deve al tenore Giovanni Zenatello, che nel 1913, per celebrare il centenario della nascita di Verdi, ebbe l’idea di farne il primo teatro lirico all’aperto. È possibile visitarla, ma consigliamo di controllare prima il calendario degli eventi, in occasione dei quali resta chiusa.
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Vale il viaggio: il Santuario della Madonna della Corona
Un luogo da non perdere, se avete a disposizione una mezza giornata, è il Santuario della Madonna della Corona, incastonato in un fianco del Monte Baldo, nel versante che si affaccia sulla Val d’Adige: si trova a Spiazzi e da qui ci si può arrivare con una camminata di circa un quarto d’ora. Ma il modo migliore per gustarselo è raggiungerlo percorrendo l’antico Sentiero del Pellegrino, utilizzato dal 1500 fino al 1922, data in cui venne aperta una galleria per accedere da Spiazzi: partite dal paese di Brentino e preparatevi ad affrontare una ripida salita di ben 1871 gradini scavati nella roccia.
Cosa vedere vicino a Verona
In pochi minuti di auto, potete raggiungere diverse località ricche di fascino e di luoghi da scoprire.
· La Valpolicella è famosa in tutto il modo per i suoi vini. Dopo un’occhiata alla pieve romanica di San Floriano, salite fino al Parco delle Cascate di Molina per una passeggiata. Infine sublimate l’essenza di queste valli con la sua gemma, San Giorgio di Valpolicella, senza dimenticarvi di fare qualche sosta in una delle tante cantine per gustare il nettare di queste terre: qui nascono l’Amarone e il Recioto, due vini famosi in tutto il mondo.
· Anche la sponda veronese del Lago di Garda merita una deviazione: fermatevi a Peschiera per ammirare i suoi bastioni, poi percorrete la Strada Gardesana Orientale e toccate tutte le sue località. A Lazise il porticciolo e il lungolago pedonale più romantici, e non lontano dalla cittadina di Garda gli scogli e la villa di Punta San Vigilio. Ancora, a Brenzone, la magia più recondita del borgo fantasma di Campo, fino ad arrivare a Malcesine, con il Castello Scaligero e la funivia che in pochi minuti sale sul Monte Baldo.
· Andate a Valeggio sul Mincio per immergervi tra colline verdissime, ricamate da vigneti e file di cipressi. Percorrendo in auto o, ancora meglio in bici, le strade che accompagnano le acque verde smeraldo del fiume Mincio, scoprirete un territorio ricco di flora spontanea e suggestiva che si ammorbidisce fino a sciogliersi nel Lago di Garda. Fate una tappa al Giardino Sigurtà, uno dei cinque giardini più belli al mondo per la varietà botanica e per l’unicità paesaggistica, e a Borghetto, borgo incantato che esprime tutta la poesia di un angolo ancora intatto, avvolto da un’atmosfera medievale tra anse, canneti e antichi mulini.
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Come arrivare a Verona
L’aeroporto Valerio Catullo, a 14 km dal centro di Verona, serve molte destinazioni in Europa e nel mondo grazie a più di 20 compagnie aeree (tra cui molte low cost).
I principali autobus partono e arrivano in città presso la Stazione Verona Porta Nuova e la collegano a quasi totalità delle regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia.
L’auto è un mezzo privilegiato per muoversi nella provincia di Verona, specie per eventuali tappe in altre località. I collegamenti sono buoni, grazie alle autostrade A22 Modena-Brennero, uscita Verona nord, o alla A4 Brescia-Venezia, uscite Verona est e Verona sud.
La stazione ferroviaria principale per i collegamenti con le altre città italiane è Porta Nuova, mentre alcuni treni regionali fermano a Porta Vescovo.