I tesori della Lomellina, un weekend a due passi da Milano

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La Lomellina prende forma dove terra e acqua s'incastrano come tessere di un enorme mosaico. Questo paesaggio geometrico si estende a poca distanza da Milano e Pavia, prima che la pianura lombarda ceda il posto a quella piemontese. La coltura del riso ha reso l'area famosa in tutto il mondo, ma qui, sospesi tra le risaie e il cielo, in un solo fine settimana potrete scovare così tanti tesori da chiedervi come mai non ci siete siate prima.

weekend Milano Lomellina
La piazza centrale di Vigevano
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A circa un'ora di auto da Milano, acciaio e cemento saranno solo un ricordo. A meno che non sia immersa sotto una densa coltre di nebbia, la campagna pianeggiante che sfila fuori dai vostri finestrini offre ampi orizzonti interrotti solamente da borghi o cittadine i cui campanili svettano solitari tra i campi coltivati. Vigevano fa la sua comparsa elegante come un salotto d'altri tempi e il paese d'arte di Gravellona Lomellina è una pennellata di colore in mezzo alla monotona pianura. Vi aspettano, inoltre, cascine grandi come antichi manieri, castelli progettati da bizzarri architetti, gustosi assaggi del prelibato salame d'oca di Mortara e racconti di fatti d'armi e di amori da ascoltare seguendo le tracce lasciate dal genio di Leonardo da Vinci.

Vigevano, la capitale della Lomellina

A ovest di Pavia, strette strade corrono lungo le risaie popolate dagli aironi: percorretele fino a Vigevano. Qui ha inizio il vostro viaggio alla scoperta della Lomellina. Preparatevi allo stupore, perché il centro di questa cittadina vi provocherà un grande senso di meraviglia. Fondata alla destra del Ticino e a lungo contesa tra Milano e Pavia, Vigevano conobbe il suo massimo splendore quando, tra il 1492 e il 1494, venne realizzata la splendida Piazza Ducale voluta da Ludovico il Moro come regale atrio d’accesso al castello. Oggi è il cuore pulsante della Lomellina: salite sull'alta Torre del Bramante che vi permetterà di godere della miglior visuale su tutta la zona e proseguite passeggiando lungo la strada coperta, una formidabile opera di ingegneria medievale.

Tacchi a spillo e Leonardo da Vinci

All'interno del grande complesso castellano di Vigevano troverete anche vari musei, tra cui il Museo Internazionale della Calzatura, perché la città nel corso dell'Ottocento divenne una delle capitali mondiali dell’industria calzaturiera, anche grazie all'invenzione del tacco a spillo. Ma i calzolai non furono gli unici inventori a frequentare la Lomellina. L'ospite più illustre della corte di Ludovico il Moro fu Leonardo da Vinci, che si occupò di importanti realizzazioni lavorando qui come ingegnere per oltre vent’anni. A ricordarne il passaggio, il genio e il suo rapporto con Vigevano è il nuovo Museo Leonardiana.

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Il paesaggio agreste della Lomellina
Il paesaggio agreste della Lomellina

Gravellona Lomellina è una chiazza di colore in mezzo alla pianura

Al confine con il Piemonte, in luoghi lontani dalle solite mete turistiche, sorge uno dei centri più caratteristici della Lomellina che, nel bel mezzo di una pianura a volte monotona, è una tavolozza piena di colori, un vero e proprio borgo d'arte. Buffe installazioni, riproduzioni di famose opere d'arte appese ai muri delle case del paese, murales, finti spazzacamini sui tetti, colorati lavatoi che si trasformano in palchi e anche un ironico monumento alla zanzara: tutto qui prende il gusto del gioco e dell'insegnamento allo stesso tempo. Inoltre, se la giornata lo permette, concedetevi una passeggiata o un picnic al Parco dei Tre Laghi, un'oasi per tutta la famiglia.

Mortara: il salame d'oca, un'atroce battaglia e un'antica leggenda

Se siete buongustai alla ricerca delle prelibatezze del territorio, spingetevi fino a Mortara per il suo pregiato salame d’oca. Ma venite in zona anche per farvi raccontare la storia del luogo: la cruenta battaglia del 773 tra i longobardi guidati da Desiderio e l’esercito di Carlo Magno. È a quest'epoca che risale il toponimo di Mortara (da Mortis Ara, ovvero l’altare della morte). 

Non lontano dalla cittadina si trova l'abbazia di Sant'Albino, tappa molto nota nel Medioevo per i pellegrini sulla Via Francigena. Alla chiesa, di impianto romanico, è legata la leggenda di Amico e Amelio, due inseparabili cortigiani franchi uccisi nel corso del sanguinoso scontro. Carlo Magno li fece seppellire in due diverse chiese, ma il mattino dopo furono ritrovati nello stesso sepolcro. Su quel luogo venne costruita la nuova abbazia.

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Laghi, canali e risaie ricamano d'acqua la Lomellina
Laghi, canali e risaie ricamano d'acqua la Lomellina

La Lomellina riflessa nelle risaie allagate

Inoltrandovi ancora di più tra le risaie arriverete a Lomello, centro storico che ha dato il nome alla Lomellina. Qui si può visitare la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove probabilmente venne celebrato il matrimonio tra la regina longobarda Teodolinda e il re Agilulfo. Accanto, più basso rispetto al piano stradale, sorge il Battistero di San Giovanni ad Fontes. Proseguite quindi verso Sartirana Lomellina e fate una sosta al Castello Visconteo eretto alla fine del XIV secolo. La costruzione spicca per l'imponente torre cilindrica disegnata da Ridolfo Fioravanti, colui che progettò per lo zar Ivan III la Cattedrale della Dormizione a Mosca e, pare, anche parte del Cremlino.

La stagione migliore per visitare la Lomellina è la primavera. Tra i mesi di aprile e maggio le risaie sono allagate e vi sembrerà di nuotare in mezzo a un mare a quadretti. Allora vedrete le cascine, i castelli e i campanili riflessi nell'acqua, la fitta rete di canali d'irrigazione entra in funzione e una grande luce pervade tutto, anche i tesori più nascosti.

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