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Turismo Roma

Roma in 48 ore: l'itinerario perfetto

I monumenti simbolo di Roma si presentano da sé ma alla loro ombra si celano tesori poco celebrati e interi quartieri da scoprire. Questo itinerario rende omaggio alle icone della Roma eterna e ne svela alcune gemme meno conosciute.

Roma è ricca di angoli nuovi da scoprire ©  Vladimir Sazonov/Shutterstock
Roma è ricca di angoli nuovi da scoprire © Vladimir Sazonov/Shutterstock
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Vestigia romane e capolavori barocchi

Partite dal Colosseo. Simbolo indiscusso della Capitale, il monumentale anfiteatro vi lascerà immancabilmente senza fiato. Quando riuscirete a distogliere lo sguardo dalla sua mole imponente, volgete l’attenzione verso l’Arco di Costantino, il più grande arco di trionfo di Roma giunto fino a noi.

Dal Colosseo risalite Via dei Fori Imperiali, superando il Foro Romano alla vostra sinistra e, più avanti, le rovine dei Fori Imperiali a destra. Su tutto campeggiano il complesso dei Mercati di Traiano e, più a nord, la Colonna Traiana, con il magnifico fregio a spirale.

In cima alla via, il Vittoriano domina Piazza Venezia. Costeggiatelo passando davanti ai resti di un’insula del II secolo. Arriverete così alla ripida scalinata che porta alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli, sul colle del Campidoglio. Tra i tesori custoditi nel sontuoso interno spicca una statua in legno del Bambin Gesù ritenuta miracolosa.

Piazza del Campidoglio, poco più avanti, è una delle più belle di Roma. Fiancheggiata dai Musei Capitolini, offre una vista mozzafiato sui fori (passate sotto l’arco a destra del Palazzo Senatorio).

Lasciate la piazza dalla monumentale Cordonata e proseguite verso il Teatro di Marcello, completato nell’11 a.C. Attraversate l’area archeologica circostante e raggiungete il Portico d’Ottavia; il più antico quadriportico di Roma è il fulcro del ghetto ebraico, un animato quartiere acciottolato disseminato di ristoranti, forni e pasticcerie kasher. Cercate la Fontana delle Tartarughe (che una leggenda vuole costruita in una sola notte) poi dirigetevi verso il Ponte Fabricio, il più antico di Roma ancora percorribile, per una breve deviazione all’Isola Tiberina.

Tornati sulla terraferma, tuffatevi nel caos variopinto di Campo de’ Fiori. Le vie intorno a questa piazza, fulcro della vita cittadina, ospitano vari edifici degni di nota, tra cui due dei più bei palazzi rinascimentali della capitale: Palazzo Farnese, oggi sede dell’ambasciata francese, e il Palazzo della Cancelleria, sede del tribunale della Sacra Rota.

Uno scorcio del ghetto ebraico © Boris-B/Shutterstock
Uno scorcio del ghetto ebraico © Boris-B/Shutterstock

Attraversato Corso Vittorio Emanuele II entra in scena il barocco. Piazza Navona fa da sfondo alle opere di due mostri sacri: Gian Lorenzo Bernini, la cui Fontana dei Quattro Fiumi campeggia al centro della piazza, e Francesco Borromini, suo grande rivale, a cui si deve la Chiesa di Sant’Agnese in Agone.

Come molti dei grandi monumenti di Roma, la piazza poggia sulle rovine di edifici più antichi: da Via di Tor Sanguigna, infatti, è possibile visitare i resti, oggi interrati, dello Stadio di Domiziano.

A ovest di Piazza Navona scoprirete numerosi siti interessanti. Per quanto poco appariscente, Pasquino è la più famosa delle ‘statue parlanti’ della capitale: a partire dal XVI secolo, i romani presero l’abitudine di attaccare alle statue cartelli anonimi con versi satirici che prendevano di mira le autorità. Fatti pochi passi incontrerete la Chiesa di Santa Maria della Pace con il celebre affresco di Raffaello raffigurante Sibille e angeli, mentre il Chiostro del Bramante, proprio accanto, è un capolavoro rinascimentale oggi usato come spazio per mostre d’arte.

Ricchissima di bar, trattorie e ristoranti, questa zona è perfetta per concludere la giornata.

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Giardini, basiliche e un’antica piramide

La prima tappa è il Vaticano. Se i Musei Vaticani e la Basilica di San Pietro sono ovviamente imperdibili, scopriteli però da una prospettiva insolita prenotando una visita dei curatissimi Giardini Vaticani (la cui superficie occupa circa metà dell’intera Città del Vaticano) punteggiati da fortificazioni, monumenti, grotte e fontane.

Da Piazza San Pietro percorrete Via della Conciliazione verso Castel Sant’Angelo. Ammirato l’iconico profilo della fortezza papale, seguite il fiume in direzione sud e prendete Via della Lungara per raggiungere Trastevere. Seducente e animatissimo, questo rione storico è rinomato per l’atmosfera vivace e le trattorie, i bar e i caffè molto frequentati. Il suo dedalo di vicoli acciottolati, però, cela anche alcuni straordinari tesori.

Il primo in cui vi imbatterete è la cinquecentesca Villa Farnesina dalle linee armoniose le cui sale sfoggiano magnifici affreschi di Raffaello e altri grandi maestri. Più avanti, la Basilica di Santa Maria in Trastevere è forse il più antico luogo di culto di Roma dedicato alla Vergine. L’esterno piuttosto sobrio cela uno sfarzoso mosaico absidale del XII secolo.

Attraversato Viale di Trastevere, la zona meno turistica del quartiere ha in serbo per voi due sublimi opere d’arte. L’interno della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere custodisce la scultura di Stefano Maderno che riproduce con straordinario realismo le sembianze della santa, mentre la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Ripa fa da degna cornice a una delle opere più audaci del Bernini, L’estasi della beata Ludovica Albertoni.

La street art di Testaccio © Luca Schilirò / Lonely Planet Italia
La street art di Testaccio © Luca Schilirò / Lonely Planet Italia
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Per un radicale cambio d’atmosfera, attraversate il Tevere diretti a Testaccio. Il chiassoso mercato giornaliero e le trattorie tipiche conferiscono vivacità ed energia a questo quartiere dal fascino popolare. Molti piatti della cucina romana a base di interiora (il cosiddetto ‘quinto quarto’) sono nati qui, all’ombra dell’ex Mattatoio cittadino. Magnifico esempio di architettura industriale, oggi il complesso ospita mostre d’arte contemporanea.

A Testaccio, come spesso a Roma, antico e moderno convivono fianco a fianco. Prendete, per esempio, Monte dei Cocci: quest’altura erbosa nel cuore del rione è fatta interamente di frammenti di anfore dell’epoca in cui Testaccio era il porto fluviale di Roma. Oggi il fianco della collina è un susseguirsi di club, bar e officine.

Poco lontano, la vistosa Piramide di Caio Cestio del I secolo a.C. si staglia a breve distanza dal Palazzo delle Poste, un edificio rappresentativo dell’architettura razionalista del XX secolo. Fatti pochi passi, tra le lapidi e i cipressi del Cimitero Acattolico per gli Stranieri aleggia un’aria romantica da epoca dei Grand Tour.

Se avete tempo ed energie a disposizione, raggiungete il quartiere Ostiense per ammirare straordinarie opere di street art e scoprire la vita notturna alternativa della capitale. Altrimenti, scegliete una delle tante eccellenti trattorie di Testaccio e coronate la giornata con una cena a base di autentica cucina romana.

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Il Cimitero Acattolico per gli Stranieri © DedMityay/Shutterstock
Il Cimitero Acattolico per gli Stranieri © DedMityay/Shutterstock
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Informazioni pratiche

Per maggiori informazioni, consultate il sito web www.turismoroma.it e i suoi canali social o chiamate il numero 060608. Acquistando la card turistico-culturale RomaPass (www.romapass.it) avrete diritto all’utilizzo illimitato dei mezzi di trasporto e a gratuità e sconti per l’ingresso a siti, monumenti e musei.

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