Tutti a Valencia, la regina del design

Valencia, capoluogo della Comunità Valenciana, è la Capitale mondiale del design 2022. Un’occasione unica per scoprire -o tornare a visitare- questa perla della costa spagnola e i suoi dintorni, tra eventi, parchi urbani e novità.


I giardini del Turia ©Riccardo Cirillo
I giardini del Turia ©Riccardo Cirillo
Pubblicità

Basta mettere piede in città, per accorgersi che Valencia è in pieno fermento: una rigenerazione urbana senza precedenti, nuovi spazi verdi, intere aree pedonalizzate, un occhio sempre attento alle novità e un tessuto creativo in costante movimento. Se ne è accorta anche la World Design Organization -organismo internazionale non governativo che da oltre 60 anni opera per la promozione del design- che, tra le candidate per il titolo di Capitale mondiale del design, ha scelto proprio Valencia, grazie allo stile di vita unico, alla maturità del design locale fortemente influenzato dal Mediterraneo e alla professionalità della candidatura. Architettura, hub verdi e nuove aperture: ecco perché è il momento di tornare a Valencia.

Tutti pazzi per il design

Per l’occasione, Valencia Capital Mundial del Design 2022 e l’ente del turismo Visit Valencia, hanno ideato la Mapa del Disseny, un’originale piattaforma online divisa per distretti dove sono indicati posizione, storia e curiosità dei principali hub cittadini di design e architettura presenti in città. Un viaggio dalle gallerie d’arte ai caffè, dagli hotel ai ristoranti, dai negozi agli spazi creativi, fino alle stazioni della metropolitana e ai simboli cittadini indiscussi come il Mercato Centrale e il Museo delle Belle Arti. Un tuffo, a tutti gli effetti, nella migliore creatività valenciana tra boutique tessili, librerie indipendenti, spazi d’arte e antichi negozi riconvertiti. Tra le più recenti novità, da segnare in agenda, oltre al nuovissimo Only You dallo stile e design urbano, il centro culturale Caixa Forum Valencia, un edificio d’avanguardia dedicato all’arte e alla cultura all’interno dell’Agora nella Città delle arti e delle scienze, che inaugurerà nella primavera del 2022, e l’hub gastronomico La Sastrería vincitore ai CID Awards 2021, grazie al suo design unico caratterizzato da coloratissimi azulejos.

Pubblicità

Green revolution

Nel 2020, l’Expat City Ranking mettendo a confronto l’indice di qualità di vita di 66 destinazioni in tutto il mondo, aveva decretato Valencia come vincitrice: è la città in cui si vive meglio per qualità della vita, clima, salute, possibilità di sfruttare il tempo libero e rispetto per l’ambiente. Il Turia, l’enorme parco naturale urbano realizzato nell’alveo del vecchio fiume deviato alla fine degli anni Cinquanta che circonda il centro storico fino alla Città delle Arti e delle Scienze, è una tappa obbligatoria, a piedi o in bici (sono oltre 150 i km di piste ciclabili che percorrono la città), ma le aree verdi sono costantemente in aumento. Da ultimo, il Parque Central, nuovo polmone verde di Valencia tra i quartieri di Ruzafa e Malilla, progettato dalla paesaggista americana Kathryn Gustafson e costruito nei pressi di una vecchia stazione ferroviaria. Oltre 100.000 mq di terreno con aree giochi per bambini, zone per animali domestici, vegetazione, fontane, passeggiate, percorsi d’acqua e aree ricreative. 

Lo skyline di Valencia ©Riccardo Cirillotrabantos
Lo skyline di Valencia ©Riccardo Cirillotrabantos
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Valencia città intelligente

Architetture futuristiche, poli culturali creativi, design originale, giardini urbani, pedonalizzazione di gran parte del centro storico e novità green: non è difficile capire come mai si sia aggiudicata anche il premio di Capitale del turismo intelligente 2022 -insieme alla francese Bordeaux. Un riconoscimento fondamentale che premia il suo impegno come modello di turismo virtuoso e punto di riferimento europeo -e non solo- in termini di sostenibilità. In tema di carbon neutrality, infatti, Valencia è diventata la prima città al mondo a verificare l’impatto economico, sociale e ambientale derivante dall’impronta di carbonio delle attività turistiche -dai trasporti agli alloggi, dalla gestione dei rifiuti alla fruizione di ristoranti- e a sviluppare un piano per la sua riduzione e compensazione con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica. E poi, l’apicoltura urbana: sono una ventina, infatti, gli alveari che punteggiano tetti, terrazze di edifici pubblici e giardini di Valencia, dal museo delle scienze naturali passando da El Cabanyal fino ai Giardini Reali. Da questi, ogni anno sono raccolti all’incirca 400 kg di miele: un miele completamente ecologico, privo di prodotti chimici, trattato in maniera artigianale che viene donato ad associazioni, acquistato da ristoratori locali, utilizzato durante workshops ed eventi scolastici durante i quali i membri dell’Associazione Apicoltura Urbana Valencia sensibilizzano i giovani sull’impatto fondamentale che hanno questi preziosi insetti nel nostro ecosistema. Serve altro per convincervi a partire per Valencia? 

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Spagna
Condividi questo articolo
Pubblicità