Vegetariani in viaggio tra paradiso & inferno - 2° parte
Quando si dice che la vita può essere un paradiso o un inferno: dipende dai gusti. Continua la nostra ricerca di destinazioni perfette per i vegetariani, con qualche via di fuga per chi della carne non vuole proprio fare a meno. Per la prima parte di questa top ten, clicca qui.

Vegetariani in viaggio tra paradiso & inferno - 2° parte
Italia: paradiso
D'accordo, le infinite possibilità della tavola italiana non hanno bisogno di presentazioni. Però lasciaci il gusto di farti venire l'acquolina in bocca con un rapido esercizio di stile. Prendi del pane, soffice come focaccia o sottile e fragrante come il carasau sardo. Condisci con olive, pomodorini di Pachino, carciofini sott'olio e un po' di pepe. Rifinisci con qualche scaglia di pecorino o un velo sottile di taleggio. Versa un calice di rosso, un Freisa d'Asti o un Aglianico del Vulture e pensa: "Che cos'altro mi resta da chiedere alla vita?" Niente, anche perché l'Aglianico è un vino lucano. Beh, buon appetito.
>> Destinazione: Italia
Libano: paradiso
Magia del mezze! Perché limitarsi a una portata o due quando puoi imbandire la tavola con una sinfonia di piccole porzioni di finger-food? Questo modo di deliziare gli ospiti raggiunge l'apoteosi in Libano. Intingoli e salsine, cereali, verdure marinate e cotte, insalate e leccornie fritte... afferra del pane arabo e inizia il banchetto. Il massimo è il baba ghanoush, una magnifica salsa a base di melanzane, olio e aglio. Semplicemente favolosa!
>> Destinazione: Libano
Thailandia: paradiso
Come San Francisco, anche la Thailandia ha il suo festival dedicato a chi vuole evitare carne & cibo animale. Parliamo del Festival vegetariano di Phuket, un evento che segue il calendario lunare (27 settembre - 5 ottobre nel 2011). Uno dei riti più singolari dell'evento è questo: i devoti si infilano aghi sottili nelle guance, intonano cantilene ed entrano in una specie di trance. Sembra che lo scopo sia la purificazione. Non sei obbligato a imitarli, ma non potrai rinunciare ai piatti preparati per l'occasione, tutti ispirati all'antica sapienza cino-thailandese. La carne è bandita, ma non solo: durante la festività non è concesso uccidere animali.
>> Destinazione: Thailandia
Asia centrale: inferno
Questa vasta regione tutta da scoprire è per lo meno inospitale se si è scelto di portare la bandiera vegetariana. Carne di montone o di cavallo non manca mai nei piatti delle steppe asiatiche. Puoi imbatterti in un manti kazakho (qualcosa di simile agli gnocchi con carne), in un besh barmak kirghiso (carne di cavallo con tagliolini), o magari in una porzione di plov (montone, cavallo o manzo, riso e carote. Se sei vegano, resta a casa, perché se non è carne sono latticini. Rinunciare alla Via della Seta e alla Pamir Highway, tuttavia, non è cosa da poco.
Argentina: inferno
In Sud America la carne è la signora della tavola, quando non si rosola al sole sulle spiagge di Ipanema. L'Argentina, poi, è famosa in tutto il mondo per la bontà delle sue bistecche, e non vogliamo fare pubblicità a nessun ristorante etnico. Ogni anno, un porteño che si rispetti ingurgita circa 70 kg di carne. Proprio a Buenos Aires ti imbatterai facilmente in una parrilla, il tipico ristorante in cui il manzo sfrigola sulla griglia. Inferno per i vegetariani, paradiso per tutti gli altri.
>> Destinazione: Argentina