Tecnologia da viaggio del futuro... ora!
Da quando in Ritorno al Futuro II Michael J. Fox si è infilato le Nike Mag che si autoallacciano e quella certa giacca che si asciuga da sola, tutti i "travel geek" del mondo hanno sognato gadget di viaggio capaci di rendere la vita più facile. Sì, se le tue t-shirt asciugassero all'istante risparmieresti un bel po' di peso del bagaglio.

Se le Nike Mag esistono davvero - anche se in forma di prototipo e costano una fortuna - non siamo ancora vicini a realizzare la visione del 2015 secondo Robert Zemeckis. Auto che volano? Macché! Tutto ciò che siamo riusciti a inventare sono frigoriferi comandati a distanza e improbabili auto elettriche. Tuttavia, con la crescita di superpotenze come Google, la speranza è l'ultima a morire. E dunque, quali sono le migliori tecnologie da viaggio del prossimo futuro?
Google Glass
C'è molto interesse per la tecnologia che si può indossare e che ti informa sulla tua posizione. Google Glass è probabilmente il massimo da questo punto di vista. Anche se Sergey Brin, co-founder di Google, è forse l'unica persona al mondo a non sembrare matta portandoli, non si può negare il fascino di un paio di occhiali smart che rispondono a comandi vocali.
Immagina un dispositivo che ti permette di avere notizie su tutto, ovunque tu sia. Ti trovi ai piedi della Tour Eiffel. La osservi indossando i Google Glass e dici: "Ok, Glass, raccontami la storia della Tour Eiffel", e il racconto ha inizio. Poi ti viene fame. "Ok, Glass, dov'è il ristorante stellato Michelin più vicino?" Ne scegli uno e Glass ti porta a destinazione col navigatore integrato. Ma al ristorante il menu è in francese, cosa che ti lascia un po' spiazzato. "Ok, Glass, traduci in inglese". E la traduzione parte. Ecco una delle migliori forme di "realtà aumentata".
Google sta sviluppando il suo Explorer Program, finora aperto solo a una cerchia ristretta aggiungendo a Glass nuove feature come lenti controllabili e auricolari. Perché questa tecnologia diventi di massa è solo questione di tempo. Poi la frase "Ok, Glass" entrerà nel lessico quotidiano.
Orologi più smart
Chester Gould regalò al suo personaggio Dick Tracy qualcosa di simile nel 1946. Quasi 70 anni dopo ci siamo arrivati anche noi con un orologio che funge da telefono. Il mercato degli smartwatch ha la sua genesi nell'ingegnoso iPod Nano watch del 2010. Squadrato, touchscreen, arrivato alla VI generazione, questo iPod Nano diventa orologio da polso utilizzando un apposito cinturino.
Tra i modelli attuali c'è il Pebble (grande autonomia della batteria, display b/n; non fa molto di più che darti notifiche e connetterti con le app del tuo smartphone). C'è il Sony Smartwatch 2 (schermo a colori, dialogo con le app del telefono). E poi c'è il Samsung Galaxy Gear: batteria scarsa, ha una macchina fotografica, un bello schermo, ma per farci qualcosa devi avere uno smartphone.
Nessuno di questi device fa altro che non sia dirti l'ora e darti un accesso facilitato alle app e alle notifiche del tuo smartphone. Per chi cerca qualcosa di più utile di un orologio, la Sony si è inventata il Bluetooth headset SBH-52, che funziona da mini-telefono se abbinato a un telefono. È un dispositivo Bluetooth delle dimensioni di un pacchetto di chewing gum che consente di telefonare oltre che di leggere messaggi e ascoltare radio e musica. Gli smartwatch non hanno ancora sfondato, ma Google e Apple pare che ci stiano lavorando su. Avanti, iWatch!
Stampa in 3D applicata al viaggio
Ricordi quando per stampare una carta d'imbarco o un itinerario di viaggio hai dovuto ingegnarti a trovare un internet caffè? Ben, con i check-in elettronici e le informazioni archiviate su smartphone quei giorni sono un lontano ricordo. Le stampanti del XXI secolo sono in 3D e hanno prezzi ragionevoli, come la Buccaneer (questo video rende bene l'idea).
Immagina che hotel e ostelli inizino ad offrire un servizio di stampa in 3D ai loro ospiti. Le potenzialità per chi viaggia sono interessanti. Hai rotto la fibbia del tuo zaino? Con una stampante 3D ne crei uno nuovo. Hai dimenticato di acquistare un souvenir e i negozi sono chiusi? Stampa e riproduci qualcosa di tipico. I pionieri hanno già realizzato uno spremitubo dentrifricio, un portafogli, una custodia per la macchina fotografica, un lucchetto (funzionante), astine ad archetto per auricolari... le possibilità sono quasi infinite. E i costi scendono ogni anno.
Un device per controllare tutto
Verrà il giorno in cui i dispositivi mobili avranno batteria e funzionalità sufficienti a sostituire una moltitudine di gadget e dispositivi da viaggio. Facciamo un esempio. In un recente viaggio mi sono sfidato a fare quante più cose possibili con un solo device. Così ho preso un phablet Android - uno smartphone extra large, a metà strada tra phone e tablet, come Samsung Galaxy Note, HTC One Max o l'enorme Sony Xperia Z Ultra. L'ho caricato con la versione in PDF delle mie guide Lonely Planet, con app di navigazione GPS come Waze e Mapfactor, con app di note-taking come Google Keep e tutto il pacchetto di social media (Facebook, Twitter, Instagram, Vine), ma anche con ebook, film e musica. Per avere il massimo (e spesso il minimo) assicurati una connessione dati. Cosa sempre più facile, perché gli smartphone si diffondono alla velocità della luce e i costi scendono. Comunque, con un solo device ho potuto:
1. lasciare a casa le guide su carta;
2. (teoricamente) leggere centinaia di romanzi portandomi in giro un peso dieci volte inferiore a Guerra e pace;
3. risparmiare 9 dollari al giorno per il noleggio di un navigatore per l'automobile;
4. abbandonare iPod, iPad e portatile - l'ampio schermo del phablet consente di scrivere e leggere email, andare su skype e fare cose legate al lavoro;
5. aggiornare il mio profilo facebook e postare su Instagram senza il patema di trovare a tutti i costi un caffè con il wi-fi.
Un anno o due fa sarei inorridito, pensando: "Sì, il tuo phablet varrà meno di un foglio di carta quando la batteria sarà finita". Oggi le batterie di questi device consentono di usarli quasi tutto il giorno (e a volte la notte) senza ricarica. E comunque portare con sé una batteria USB di riserva peserà sempre meno che girare con altri cinque o sei dispositivi e con i libri di carta.La tecnologia da viaggio del futuro non è ancora qui, ma non tarderà ad arrivare.
Oltre alla tecnologia, Shawn Low ama il caffè, i giochi da tavolo e il Lego. Ha esplorato il Sudest asiatico, la Cina e l'Australia per Lonely Planet. Ovunque vada, segue questo mantra: prova tutto almeno una volta, mangia tutto almeno una volta. Seguilo su @shawnlow.