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Machu Picchu sarà il primo sito turistico a zero emissioni

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Avvolta nella nebbia e circondata da una vegetazione lussureggiante e da ripide scarpate, l’enorme cittadella inca di Machu Picchu è il sito archeologico più famoso del continente e una delle mete più desiderate da tutti gli appassionati di viaggi. Ma non solo. Ora è anche pronto a diventare il primo sito turistico al mondo a zero emissioni. Mentre il Perú si prepara a riaccogliere i viaggiatori dopo i blocchi causati dalla pandemia, la scelta green lo rende ancora più interessante agli occhi del mondo.

Machu Picchu giardino
Machu Picchu è pronto a diventare il primo sito turistico al mondo a zero emissioni ©Gfed/Getty Images
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Il traguardo si inserisce in un’iniziativa congiunta del settore privato e della municipalità di Machupicchu Pueblo a Urubamba, Cusco. Tra i vari step che porteranno all’annullamento dell’impronta ecologica troviamo l’unico impianto in Sudamerica per il trattamento dei rifiuti organici da cui si genera bio-carbonio. Un’altro impianto è in grado di produrre biodisel e glicerina dai rifiuti vegetali di ristoranti e abitazioni della zona. Il National Service of Protected Natural Areas (SERNANP) ha al contempo reso possibile la riforestazione di un milione di alberi, scelta che punta a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Queste azioni sono il primo passo per riuscire a ridurre del 45% le emissioni di Co2 entro il 2030 e raggiungere le zero emissioni nel 2050. La scelta di un turismo sostenibile è ormai un percorso obbligato per tutti e il fatto che una delle attrazioni più importanti al mondo si stia impegnando concretamente in questa direzione è un chiaro segno di quanto sia fondamentale la tutela delle bellezze del nostro mondo se vogliamo continuare a poterle visitare. 

Diventare una zona a zero emissioni non è soltanto la nuova priorità del governo, che sta incoraggiando le iniziative che favoriscono l’ambiente. L’obiettivo è condiviso da tutta la comunità, che da secoli vive in sintonia con la natura e che vede soprattutto nei giovani un forte impegno nell’implementazione di scelte sostenibili. Per i turisti questo vorrà dire, oltre alla possibilità di riscoprire un paese nel pieno del suo splendore green, anche una nuova offerta di esperienze uniche e carbon free.

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Da inizio dicembre Machu Picchu ha riaperto le porte ai visitatori dopo mesi di chiusura a causa della pandemia, garantendo l’accesso al 50% dei visitatori, ovvero 1167 persone al giorno possono godersi le meraviglie inca. Ma questa è soltanto una delle precauzioni messe in atto dal governo peruviano per garantire la ripresa di un settore vitale all’economia del Paese.

Il 2 novembre è stata lanciata la campagna digitale #DreamthenTravel il cui obiettivo è non solo farci venire l’acquolina in bocca e sognare il Perù (come se ce ne fosse bisogno), ma anche dimostrare che è possibile ricominciare a viaggiare se si seguono precisi protocolli di sicurezza.

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Dal 15 dicembre alcuni voli verso le città europee sono stati riabilitati e altri verranno ristabiliti nei prossimi mesi. Non è prevista una quarantena ma è necessario presentarsi in aeroporto con un test negativo fatto entro le 72 ore precedenti. Anche i musei principali hanno riaperto con una capienza del 50% e adottando tutte le misure di sicurezza, così come i ristoranti che hanno reso Lima una capitale gastronomica senza rivali.

Machu Picchu oltre il sito archeologico

Machu Picchu non sono soltanto le rovine dei templi, per quanto questa sia l’attrazione che spinge milioni di visitatori fino qui. Prendetevi però il tempo necessario per ammirarne i dintorni e per scarpinare tra tutto quello che la zona ha da offrire. 

Ponte levatoio inca 

Dalla Capanna del Custode parte un percorso pianeggiante e panoramico che conduce oltre la cima dei terrazzamenti e si snoda lungo uno stretto sentiero sull’orlo del dirupo fino al ponte levatoio inca. La camminata dura meno di 30 minuti e consente di osservare la foresta nebulare e di ammirare Machu Picchu da un’angolazione diversa.

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I sentieri inca svelano le meraviglie intorno a Machu Picchu ©Photograph by Mikael Kvist - www.photorama.me/Getty Images
I sentieri inca svelano le meraviglie intorno a Machu Picchu ©Photograph by Mikael Kvist - www.photorama.me/Getty Images

Wayna Picchu 

Wayna Picchu è la piccola, ripida montagna alle spalle delle rovine. Il nome viene tradotto con ‘giovane vetta’. Il sito al momento non è visitabile, ma non è mai troppo presto per prepararsi al meglio a un viaggio in questa fantastica area. Quella al Wayna Picchu sembra una scalata impegnativa, ma, nonostante la ripida salita, non è difficile dal punto di vista tecnico. È tuttavia sconsigliata a chi soffre di vertigini. Il sentiero è facile da seguire, ma comprende tratti molto ripidi, una scala a pioli e una grotta a strapiombo che si attraversa chinandosi. A un certo punto della salita si distacca un sentiero segnalato che scende sulla sinistra e prosegue sul versante posteriore del monte fino al piccolo Tempio della Luna. Dal tempio, un altro sentiero disboscato sale dietro le rovine e si inerpica sul versante posteriore del Wayna Picchu. 

La discesa richiede circa un’ora, mentre per risalire al sentiero principale per il Wayna Picchu ci vuole più tempo. Questo spettacolare percorso costeggia i versanti del Wayna Picchu con ripidi saliscendi prima di immergersi nella foresta nebulare, dove improvvisamente sfocia in una radura disboscata in cui si trovano le suggestive rovine. 

Se non doveste farcela, il Cerro Machu Picchu è un’ottima alternativa. 

Cerro Machu Picchu 

Pur essendo meno pittoresca, questa camminata di 2 km risulta persino più spettacolare della salita al Wayna Picchu, anche se qui non ci sono rovine archeologiche. Troverete una vegetazione lussureggiante e tante orchidee. Concedetevi tutto il tempo per godervi il panorama, oltre che per riprendere fiato. 

L’escursione conduce alla cima del monte Machu Picchu (3082 m), da cui si ammira una vista meravigliosa dell’Inca Trail che spazia fino al fondovalle e al sito di Machu Picchu. 

Attualmente questo sentiero non è fruibile, ma visitate il sito del turismo peruviano per informazioni aggiornate.

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Come prepararsi alla visita

È possibile che durante la vostra visita vi imbatterete in minuscoli insetti simili a pappataci. Non ci si accorge del loro morso, ma il prurito dura una settimana e può portare complicazioni. Ricordate quindi di portare sempre del repellente contro gli insetti e spruzzarlo spesso. 

Il tempo a Machu Picchu sembra offrire soltanto due possibilità: pioggia forte o sole cocente. Portate con voi l’attrezzatura da pioggia e la crema solare. 

Non è consentito introdurre nel sito bottiglie di plastica e cibo. Vi consigliamo di mangiare fuori dall’ingresso, di usare bottiglie d’acqua riutilizzabili e di portare via tutti i rifiuti, anche quelli organici. L’acqua (in bottiglie di vetro) è in vendita al caffè situato subito prima dell’ingresso. 

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