L'esempio che viene dall'Africa

Redazione Lonely Planet
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Il Delta dell'Okavango in mokoro, la tradizionale canoa in legno dei batswana, un safari fotografico attraverso l'Etosha National Park, le infinite spiagge di Swakopmund. E poi, al confine con Zambia e Zimbabwe, il salto di 108 metri delle Victoria Falls, uno spettacolo sul quale, come scrisse David Livingstone, "gli angeli in volo devono aver posato il loro sguardo". Non è facile trattenere l'entusiasmo e la voglia di partire, quando si parla di Namibia e Botswana. I due paesi dell'Africa australe attraversano una stagione d'oro e sono pronti a regalare un'emozione indimenticabile a chi ama viaggiare. Anche perché offrono la possibilità di osservare da vicino la via che l'Africa sta percorrendo verso la soluzione dei suoi secolari problemi e verso uno sviluppo sostenibile.

Lucilla D'angelo - Sul delta dell'Okavango
Lucilla D'angelo - Sul delta dell'Okavango
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L'esempio che viene dall'Africa

PRIMA DEL GRANDE BALZO
Fino a dieci anni fa la parola "turismo" non era molto usata in Namibia. Oggi le cose sono cambiate: il paese ha compiuto grandi sforzi per risolvere le tensioni sociali interne, è tornato a essere una meta sicura e il fascino delle sue attrattive ha ricominciato a circolare nel passaparola tra i giramondo.

Delimitata dal deserto del Kalahari a est e dell'Atlantico a ovest, la Namibia ha un territorio splendido, che dà il meglio di sé da maggio a ottobre, durante l'inverno australe. Potrete perdervi tra le dune e i paesaggi marini della Skeleton Coast, quasi al confine con l'Angola, o ammirare le incisioni rupestri del Damaraland. A Swakopmund, lungo la costa dell'Atlantico, troverete anche il fascino dell'eredità coloniale: resterete a bocca aperta davanti all'Hohenzollern Building, un edificio in stile barocco che non sfigurerebbe nel cuore di una vecchia città europea. Qui vicino, infine, potrete esplorare a cavallo uno dei polmoni verdi del paese, il Namib-Naukluft Park, in splendide escursioni tra le dune modellate dal vento del Sesriem Canyon.

Gli esperti di viaggi prevedono che nel prossimo decennio la Namibia conoscerà un afflusso mai visto di visitatori e i pessimisti annunciano che la sua atmosfera di terra vergine andrà perduta. Non è facile prevedere se questo sarà davvero il prezzo del "progresso". Preferiamo pensare che i benefici del turismo saranno accompagnati dal rispetto per l'ambiente, anche grazie al contributo di viaggiatori responsabili. Quel che è certo è che il paese sta per compiere il grande balzo verso uno sviluppo economico senza precedenti. Per questo vi consigliamo di partire subito, per avere una fotografia della Namibia "com'era" e per conservare l'immagine di un luogo che, come è stato scritto, "evoca il momento della creazione".

UN MODELLO PER L'AFRICA
Tra le dune del Kalahari, i crostoni calcarei dell'antico lago Makgadikgadi e il corso del Molopo River, al confine con il Sudafrica, si estende una terra di frontiera ricca di animali selvatici e distese incontaminate, ma anche di culture e tradizioni da osservare. Il Botswana, che ha festeggiato nel 2006 i quarant'anni dell'indipendenza dal dominio coloniale britannico, è ormai da decenni uno dei paesi più in crescita del continente africano, e non solo perché nel 1967 vi fu scoperto un favoloso giacimento di diamanti. Buona parte del suo benessere è dovuto alla forma di governo che ha saputo sviluppare dopo la fine dell'epoca coloniale. Una moderna democrazia costituzionale guidata da politici che, per una volta in Africa, sembrano non approfittare della loro posizione per fini personali. L'attuale presidente, Festus Mogae, è stato addirittura visto andare di persona a fare la spesa.

Esiste un rovescio della medaglia, con alcuni problemi di difficile soluzione, come il dilagare dell'epidemia di AIDS (si stima che il 40% degli abitanti ne sia contagiato), ma il Botswana ha ampiamente dimostrato di possedere una straordinaria tenacia, unita a una non comune capacità di "apertura" verso i paesi confinanti. Durante l'Apartheid ospitò molti esuli provenienti dal Sudafrica e qualche anno fa accolse centinaia di profughi in fuga dallo Zimbabwe.

Gli osservatori internazionali rilevano che l'economia del paese rischia il collasso nei prossimi 35 anni, quando le riserve di diamanti saranno probabilmente esaurite, ma di certo il Botswana non resterà a guardare. Una delle mosse più significative compiute finora dal paese africano è stata la creazione della Southern African Development Community (SADC), per coordinare le economie della regione e cercare attività alternative all'estrazione mineraria. Una realtà da seguire con attenzione, anche in Occidente, in un'epoca in cui il tema dell'esaurimento delle risorse è di drammatica attualità.

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Botswana Namibia
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