Safari in Namibia, nello splendido Etosha National Park

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

L’Etosha National Park, in Namibia, che si estende per oltre 20.000 kmq, è uno dei posti più belli al mondo per l’osservazione della fauna selvatica e una delle destinazioni per safari più accessibili dell’Africa meridionale. Il cuore del parco è il vasto Etosha Pan, un immenso deserto piatto e salino che, per alcuni giorni all’anno, si trasforma in una laguna poco profonda che brulica di fenicotteri e pellicani. Alla fine della stagione secca, tutto è ricoperto dalla polvere bianca e gessosa dell’Etosha.

Una zebra nell’Etosha National Park ©muratart/Shutterstock
Una zebra nell’Etosha National Park ©muratart/Shutterstock
Pubblicità

Esplorare questo paese delle meraviglie pieno di vita selvaggia è facile. Le pozze d’acqua, una delle caratteristiche del parco, sono il centro dell’azione: basta parcheggiare il veicolo vicino a una di queste, aspettare e osservare leoni, elefanti, springbok, orici e altro ancora, spesso in gran numero. Nonostante gli animali si avvistino con una certa rapidità una volta entrati, vale la pena di trascorrere qui almeno diversi giorni per conoscere i vari habitat e i colori dell’Etosha. Il parco si riempie soprattutto nei mesi di luglio e agosto, a dicembre e gennaio e nei weekend. Si consiglia di prenotare in anticipo l’alloggio.

Leggi anche:

Safari in auto

L’Etosha National Park offre una buona rete di strade adatte a un safari con la propria auto che è poi il modo in cui la maggior parte dei visitatori lo esplora. Quasi tutte le aree sono facilmente percorribili con veicoli a due ruote motrici, anche se si raccomanda un’elevata altezza dal suolo. L’accessibilità dell’Etosha in auto comporta però un certo affollamento, che è il principale svantaggio della visita al parco. Tuttavia, questo aspetto è bilanciato dal fatto che una così alta concentrazione di fauna selvatica è fruibile quasi per tutti. Il safari in autonomia permette inoltre di rimanere in un’area per tutto il tempo che si desidera.

Soprattutto nella stagione secca, la fauna selvatica può essere facilmente avvistata a qualsiasi ora del giorno, poiché gli animali assetati si recano alle numerose pozze d’acqua per abbeverarsi, ma le ore del mattino e della sera sono particolarmente favorevoli. Per approfittare al meglio di questi momenti ed evitare le code mattutine ai cancelli, prendete in considerazione l’idea di fare base per almeno una parte della vostra visita in una delle proprietà della NWR all’interno del parco. Un altro vantaggio degli accampamenti gestiti dal parco è la presenza al loro interno di pozze d’acqua illumina­te, che offrono favolose opportunità di osservazione notturna degli animali. La migliore è quella di Okaukuejo, dove rinoceronti, elefanti, giraffe, zebre e altri animali si riuniscono in gran numero per bere. I campeggi del parco sono aperti tutto l’anno e i resort dispongono di ristoranti, bar, piscine, aree per picnic, stazioni di servizio e negozi di prima necessità.

Anche al di fuori del parco si trovano molti bei lodge e accampamenti, anche di fascia più alta, e alcuni lodge suggestivi sono situati in ottima posizione nelle riserve private a est e a sud del parco. I servizi di queste strutture tendono a essere eccellenti, perciò sono una scelta ideale se siete alla ricerca di un’esperienza di safari più completa e su misura.

Ovunque soggiorniate, portate con voi le provviste se vi organizzate da soli, poiché la scelta è molto limitata all’interno e nei dintorni del parco.

Pubblicità
Gli animali assetati si recano alle pozze d’acqua per abbeverarsi ©matthieu Gallet/Shutterstock
Gli animali assetati si recano alle pozze d’acqua per abbeverarsi ©matthieu Gallet/Shutterstock

Fauna selvatica all’Etosha National Park

La concentrazione e la diversità della fauna selvatica dell’Etosha sono eccezionali. Il parco ospita grandi mandrie di zebre e gnu, oltre a una significativa popolazione di elefanti, stimata in oltre 2500 esemplari al momento della stesura della guida. A seconda della stagione, si possono vedere anche giraf- fe, springbok, alcelafi rossi, gnu azzurri, orici, antilopi alcine, kudu, antilopi roane, sciacalli, iene, leoni e persino ghepardi e leopardi. Tra le specie animali a rischio di estinzione che vivono nel parco ci sono l’impala dal muso nero (nell’Etosha occidentale) e il rinoceronte nero. L’unico animale dei ‘Big Five’ che non si trova a Etosha è il bufalo africano.

Nelle aree di accoglienza degli accampamenti della NWR sono presenti registri della fauna selvatica in cui i visitatori possono annotare i loro recenti avvistamenti che vale la pena di controllare prima di partire per l’esplorazione.

Il momento migliore per vedere gli animali è alle prime luci dell’alba e in tarda serata, anche se i visitatori non possono uscire dagli accampamenti dopo il tramonto. Le escursioni notturne guidate si possono prenotare presso uno dei principali campi del parco e offrono la possibilità di vedere i leoni a caccia e le varie specie notturne, anche se le pozze d’acqua vicino agli accampamenti offrono in genere altrettante opportunità di avvistamento.

La concentrazione e la diversità della fauna selvatica dell’Etosha sono eccezionali ©Pyty/Shutterstock
La concentrazione e la diversità della fauna selvatica dell’Etosha sono eccezionali ©Pyty/Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

La storia del Parco

L’Etosha era pieno di animali selvatici quando fu istituito alla fine del XIX secolo. Nel 1876 il commerciante americano G. McKeirnan rimase talmente colpito dalla zona da dichiarare: “Tutti gli zoo del mondo, se anche venissero aperti, non potrebbero eguagliare ciò che ho visto [lì]”. Tuttavia, l’Etosha non attirò l’interesse dei viaggiatori e degli ambientalisti fino all’inizio del XX secolo, quando il governatore dell’Africa sud-occidentale tedesca, Friederich von Lindequist, per arginare la diminuzione del numero di animali istituì una riserva includendo l’Etosha Pan. Allora il territorio non era ancora recintato e gli animali potevano seguire le loro normali rotte migratorie. In seguito, i confini furono modificati più volte e nel 1970 l’Etosha fu ridotto alle dimensioni attuali.

Quando organizzare un safari nell’Etosha National Park

L’Etosha è un’esperienza gratificante tutto l’anno. L’osservazione della fauna selvatica è migliore nei mesi più freschi e secchi, da fine giugno a settembre, quando gli animali si radunano alle pozze d’acqua. Nei caldi e umidi mesi estivi, da novembre ad aprile, ci sono paesaggi più verdi, meno visitatori e giovani animali durante la stagione delle nascite.


Leggi anche:

Pubblicità

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

Botswana e Namibia

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Namibia
Condividi questo articolo
Pubblicità