Tra Namibia e Sudafrica lungo il fiume Orange
Il fiume Orange, chiamato semplicemente Gariep (‘fiume’) dai san, è il secondo più lungo dell’Africa meridionale dopo lo Zambezi. Scorre, a volte lento a volte rapido, per oltre 2000 km dalle sorgenti nelle Drakensberg Mountains del Lesotho (dov’è chiamato Senqu) fino all’Atlantico, mentre le sue acque, prive di coccodrilli e ippopotami, attraversano strette gole e picchi brulli nei paesaggi sempre più aperti vicino al mare. Le sue rive risuonano del richiamo dell’aquila pescatrice africana, il suo delta ospita numerosi uccelli su banchi di sabbia, isolotti e paludi e le sue acque sono ricche di pesci gatto e yellowfish. Provate l’ebbrezza di pagaiare su piccole rapide, sorseggiate una bibita fresca ammirando il tramonto sul suo corso o scoprite come vive la gente del posto nella cittadina di Oranjemund. Più tempo trascorrerete lungo la frontiera all’estremo sud della Namibia, più il suo ritmo dolce e la sua natura ricca vi incanteranno.

Il fascino delle città di confine
La piccola cittadina di Noordoewer è nota soprattutto per il suo valico di frontiera con il Sudafrica, aperto 24 ore. È circondata da estese piantagioni di uva, soprattutto a nord vicino ad Aussenkehr, e le macchie di verde offrono una gradita tregua nell’ambiente arido. Lungo le rive del fiume si trovano numerosi campeggi e piccoli lodge. Fermatevi qui per vivere al meglio la città. Tuttavia, Noordoewer è famosa tra i viaggiatori come base per le uscite di più giorni in canoa e rafting lungo il fiume Orange. Oltre a ciò, la città funge da comodo punto di partenza o di arrivo per le esplorazioni della Namibia meridionale, con la possibilità di rifornirsi di carburante e generi di prima necessità in alcuni negozi.

In canoa sul fiume
Pagaiare e rilassarsi lungo il fiume di giorno, fare un po’ di trekking nel pomeriggio e dormire sotto le stelle di notte: una gita in canoa lungo il fiume Orange è un modo meraviglioso per conoscere i paesaggi e le atmosfere della frontiera più meridionale della Namibia.
Si pagaia in canoe di vetroresina per due persone o in zattere gonfiabili in acque che vanno da calme e piatte a movimentate con rapide di classe I e classe II. Sebbene il livello sia per lo più semplice e le gite pubblicizzate come adatte a tutti, i bambini piccoli potrebbero non trovarsi a proprio agio in alcuni tratti più veloci. Le cadute sono frequenti, anche se l’acqua è generalmente calda e le guide sono ben addestrate. Le uscite durano in genere tre notti e quattro giorni, ma sono possibili anche escursioni di quattro o cinque notti.
Lungo il percorso potete apprezzare appieno le bellezze naturali della regione e i contrasti tra la sottile fascia verde del fiume e le aride montagne circostanti. Sebbene la fauna selvatica non sia una delle caratteristiche principali delle gite in canoa, è possibile incontrare molti uccelli e animali durante il tragitto, tra cui le lontre senza unghie africane nel fiume o gli occasionali saltarupi, babbuini, cercopitechi verdi o sciacalli lungo le rive. Non preoccupatevi di ippopotami o coccodrilli, non ce ne sono. Le serate sono piacevoli quanto le pagaiate, con falò, cieli notturni incredibili e la possibilità di dormire all’aperto.
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Per strada con gli orici
Oranjemund, per lungo tempo ‘città chiusa’ a causa delle vicine attività di estrazione dei diamanti, si è aperta al mondo nel 2017. Pur essendo lontana dalla maggior parte degli itinerari turistici, se vi trovate in zona è una tappa piacevole e intrigante, con gli orici che si aggirano per le strade bordate d’erba e le onde dell’Atlantico che si infrangono sulla spiaggia.
Gli alberi e il verde della città contrastano nettamente con il deserto circostante e infondono un’atmosfera rilassante. Nuotate nella piscina pubblica o visitate la Jasper House, un piccolo museo che illustra la storia dell’estrazione dei diamanti nella zona. Da non perdere la scultura di Saima Iita che documenta il naufragio del Bom Jesus, affondato nel 1533 vicino a Oranjemund. Passeggiando, ammirate i numerosi e pregevoli murales della città. Alla periferia, Oranjemund è circondata da distese aride che conducono al fiume e alla selvaggia costa atlantica che si estende all’orizzonte in entrambe le direzioni.
Parte dell’area del delta, a sudest di Oranjemund sul confine meridionale dello Tsau //Khaeb National Park, è stata inserita nella lista di Ramsar come zona umida di importanza globale, ricca di specie migratorie e riproduttive. L’accesso avviene attraverso la stradina che corre a sud-ovest dell’aeroporto, da dove dovrete poi dirigervi verso le dune.