Il Crossroads Cafe, dove le vite si incrociano nella Daintree Forest

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Se la vostra destinazione è la Daintree Forest, nel Queensland australiano, prima o poi passerete davanti al Crossroads: e con ogni probabilità vi fermerete a gustare un succo di cocco e mangostano, mentre butterete un occhio alla cartina. Perché nel cuore verde pluviale della foresta tropicale più antica al mondo, la connessione internet è un miraggio di cui non si sente la mancanza e non troverete altro riparo, più in là di questo, per chilometri. E qui, quando si parla di chilometri, sono davvero tanti visto che il paradiso terrestre del Queensland ne misura 1200 (quadrati), con un’intensità di colori capace di accendere la fantasia dei creatori del film Avatar.

Daintree Forest Queensland
La Daintree Forest, nel Queensland australiano © Valentina Lo Surdo / Lonely Planet Italia
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Non una tappa per turisti qualsiasi

Accedendo a un ambiente capace di custodire dodicimila specie d’insetti, il trenta per cento delle specie di rettili, marsupiali e rane del territorio australiano, il novanta per cento di farfalle e pipistrelli, il sette delle specie di uccelli, sarà come scoperchiare uno scrigno d’infinita ricchezza, uno dei più straordinari ecosistemi della Terra, che rappresenta appena lo 0,1% del territorio australiano. 

Ma cosa c’entra in questo scenario un locale chiamato Crossroads Cafe? Innanzitutto non si tratta di una tappa per turisti qualsiasi: perché i loro proprietari, Dennis e Manuela, sono i primi a vivere la foresta a contatto con gli aborigeni più che con i tour operator, tanto che invece di chiamarla Daintree Manuela ci tiene a pronunciare il nome originario e spirituale della foresta, che soltanto a danzarci dentro, nelle sue onde tra morbide consonanti, dittonghi e lunari “u”, è come intonare un mantra antico decine di migliaia di anni: Kadayda Wawu Ngugi Bubu.

La loro vita si svolge principalmente all’aperto: nel retro del locale, su uno spicchio di foresta selvaggia, sorge il loro giardino delle meraviglie, dove coltivano fiori, erbe, spezie e superfoods. Moringa, tamarindo, curcuma, citronella, centella asiatica, brahmi, zenzero, kafir lime, tè di java, vaniglia e tanta frutta esotica: manghi, banane, jabuticaba, miracle fruit berries, lichi, guava, acerola, papaya, e naturalmente cocco e mangostano. 

Il tramonto nella Daintree Forest, nel Queensland australiano © Valentina Lo Surdo / Lonely Planet Italia
Il tramonto nella Daintree Forest, nel Queensland australiano © Valentina Lo Surdo / Lonely Planet Italia
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Come Manuela incontrò Dennis

Così il Crossroads non rappresenta solo il crocevia dove decidere se andare a Daintree, Mossman o a Cape Tribulation, spartiacque tra il ritorno possibile alla civiltà e il salto definitivo nel ventre selvaggio della foresta, scolpito dal passaggio del fiume Daintree. È una meta che ti invita a riflettere su te stesso e le tue origini, dove si incontrano viaggiatori con un bagaglio di esperienze speciali da raccontare. È un luogo dove sostare e ascoltare, teatro di sogni e di avventure personali, prima di tutto quelle di Dennis e Manuela. 

Lui, nato e cresciuto in Pennsylania, dopo aver vissuto la guerra tra Vietnam, Corea e Giappone e fatto il pittore in Arizona, nel 1993 acquista il Crossroads. Lei nata in Italia e cresciuta in Canada ascoltando le storie sull’Australia del papà, si appassiona alla coltivazione delle erbe aromatiche e ai tarocchi e arriva a Daintree per fare visita al figlio Enrico, guida off-road che scala in solitario il Thornton Peak e vi rimane per lunghi periodi, completamente solo. Alla cerimonia che elegge Enrico cittadino australiano Manuela conosce Dennis, il proprietario del locale dove il ragazzo presta servizio cucinando con profitto fish & chips. È proprio al Crossroads che Dennis e Manuela si incontrano, e da allora non si sono più lasciati.


I colori della natura nella Daintree Forest © Valentina Lo Surdo / Lonely Planet Italia
I colori della natura nella Daintree Forest © Valentina Lo Surdo / Lonely Planet Italia

Solo avventure al ritmo della natura

Da allora il Crossroads Cafe è diventato un luogo dove accadono tante cose, ma mai nulla di predefinito. È il punto informativo più originale della zona, dove organizzare attività per chi non cerca pacchetti turistici preconfezionati. Succede spesso che manchi l’elettricità, quel poco di linea internet e telefonica, e così tutte le attività sono dettate dal ritmo della natura, delle stagioni e della luna: tiro con l’arco e camminate notturne nella foresta durante la stagione secca, guidate da Enrico, docce di acqua piovana nella stagione delle piogge, crociere sul fiume con la luna piena, escursioni in luoghi sconosciuti in compagnia degli amici aborigeni. Tra un’avventura e l’altra, a qualsiasi orario, Manuela è sempre disponibile a offrire una degustazione di tisane e frutta fresca a seconda di ciò che offre il giardino, o una lettura di tarocchi; mentre Dennis prepara pesce fritto e patatine per la sera. E poi arriva il venerdì, quando il Crossroads diventa il locale dove si riuniscono amici vicini e lontani per l’open mic: a disposizione di tutti pianoforte, batteria e tanti altri strumenti musicali e il microfono aperto per chiunque voglia esprimersi con la musica. E per la miglior performance della serata fish & chips gratis, per cantare la vita fino all’alba.

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