Arriveranno negli aeroporti i cani da fiuto per il COVID-19?

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Alcuni ricercatori a Londra stanno esaminando se i cani da fiuto possano essere usati per aiutare nella prevenzione della diffusione del COVID-19. Se questi cani potessero essere addestrati per rilevare il virus nelle persone, sarebbe molto utile negli aeroporti e altri punti d’accesso.

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Un team della London School of Hygiene & Tropical Medicine, Medical Detection Dogs e della Durham University sta guidando la ricerca, dopo aver collaborato per provare che i cani possono essere addestrati per riconoscere la malaria. Stanno lavorando ad addestrare intensamente i cani per aiutare a fornire una diagnosi veloce e non invasiva del virus, e credono che i cani possano integrare i continui test scovando il virus accuratamente e rapidamente, esaminando potenzialmente circa 250 persone all’ora.

I cani sono addestrati ad annusare campioni nella stanza per l’addestramento © Medical Detection Dogs
I cani sono addestrati ad annusare campioni nella stanza per l’addestramento © Medical Detection Dogs

Attualmente, sei cani, la metà dei quali da salvataggio – Norman, Digby, Storm, Star, Jasper e Asher – sono stati presi in esame. L’approccio per l’addestramento è lo stesso metodo usato per diagnosticare malattie come cancro, Parkinson e infezioni batteriche. I ricercatori devono determinare se il COVID-19 ha un odore specifico, e poi i cani vengono addestrati ad annusare campioni nella sala di addestramento e indicare quelli che contengono la malattia o l’infezione. Sono anche in grado di rilevare cambiamenti lievi nella temperatura della pelle, per cui potrebbero essere in grado di capire se qualcuno ha la febbre.

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Il cane da salvataggio Norman è adesso un cane da fiuto medico © Medical Detection Dogs
Il cane da salvataggio Norman è adesso un cane da fiuto medico © Medical Detection Dogs

“I campioni su cui si eserciteranno i cani al centro saranno di virus inattivato (morto) e perciò non ci sono rischi per i cani e gli addestratori", dichiara la Dott.ssa Claire Guest, CEO e co-fondatrice di Medical Detection Dogs. “Quando annuseranno le persone, i cani non avranno bisogno di entrare in contatto ma annuseranno l’aria attorno alla persona. I cani non saranno quindi in contatto diretto con le persone analizzate per prevenire il rischio di diffondere il virus.”

Il cane da salvataggio Asher adesso vive con la CEO dell’azienda, la dottoressa Claire Guest © Medical Detection Dogs
Il cane da salvataggio Asher adesso vive con la CEO dell’azienda, la dottoressa Claire Guest © Medical Detection Dogs
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È stata istituita una raccolta fondi per aiutare la ricerca e, una volta addestrati i cani, i ricercatori credono che potranno essere usati nei punti di accesso o in altri spazi pubblici. “Se la ricerca avrà successo, potremmo usare i cani per la diagnosi del COVID-19 negli aeroporti alla fine dell’epidemia per identificare rapidamente le persone portatrici di virus”, dichiara il Professor Steve Lindsay della Durham University. “Questo aiuterà a prevenire una nuova emergenza della malattia dopo che l’epidemia attuale sarà sotto controllo.”

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