Amsterdam vuole vietare la vendita di cannabis ai turisti
Le bellezze di Amsterdam sono infinite, dall'architettura meravigliosa e i ristoranti incredibili alla vivace scena culturale ricca di gallerie d'arte e musei. Ma c'è un'altra faccia ancora più nota della città, quella che offre ai viaggiatori un accesso senza impedimenti ai piaceri sensoriali della vita. Ed è proprio questa che potrebbe venire meno.
Dopo aver cancellato le visite guidate nel quartiere a luci rosse, pare che la capitale olandese voglia intervenire anche sulla regolamentazione del consumo di cannabis.
Con una popolazione di circa 850 mila persone, Amsterdam ha lottato negli ultimi tempi contro le orde di turisti che la invadono ogni anno. Solo nel 2018, sono state 19 milioni le persone che hanno visitato la città e sembra che la loro decisione sia ampliamente influenzata dal richiamo dei coffee shop. L'anno scorso, la sindaca Femke Halsema ha rivolto ai visitatori un sondaggio che includeva domande inerenti la loro frequentazione di questi locali. L'indagine ha rivelato che il 57% dei turisti stranieri afferma che i coffee shop sono un "aspetto molto importante" di un viaggio ad Amsterdam. Alla domanda torneresti oppure no se imponessero il divieto di accesso ai coffee shop per i turisti, il 34% dei turisti non europei ha risposto di non esserne sicuro e l'11% ha dichiarato che non sarebbe tornato.
"Amsterdam è una città internazionale, vogliamo continuare ad attrarre i turisti, ma vorremmo venissero qui per il patrimonio artistico, le bellezze, i musei", ha dichiarato al consiglio Halsema. "Ma il problema è che sono troppi."
I risultati dell'indagine, oltre al grande problema di overtourism, soprattutto a De Wallen e Singel (qui si trovano la maggior parte dei locali a luci rosse e dei coffee shop), hanno portato a considerare il divieto di accesso ai coffee shop per i turisti per ridurre i numeri dell'affluenza. La proposta rientra in un piano più ampio finalizzato a combattere la criminalità organizzata nel centro della città.
In una lettera al consiglio dell'8 gennaio, la sindaca Halsema ha proposto di introdurre il "criterio del residente" che consentirebbe l'accesso ai coffee shop solo ai local, placando l'attrazione per il consumo di cannabis e rendendo il turismo in città più gestibile. Inoltre, nel 2020, le imposte turistiche sono state aumentate e sono state applicate sanzioni più severe ad Airbnbs come ulteriori tentativi di combattere l'overtourism. Le nuove misure sul consumo di cannabis dovrebbero invece entrare in vigore il prossimo anno.
Tutti i negozi non di prima necessità, compresi i coffee shop, sono attualmente chiusi in Olanda a causa delle misure di contenimento della pandemia di COVID-19. Sebbene i coffee shop siano autorizzati dalla legge a vendere cannabis, la legge olandese condanna la produzione di droga.