In autunno potremo tornare in Vietnam, ma solo su quest'isola
Stando alle dichiarazioni del governo locale, in autunno il Vietnam riaprirà i confini della famosa isola turistica Phu Quoc ai visitatori stranieri vaccinati.
Il programma per la riapertura è simile a quello già sperimentato in Thailandia, il cosiddetto "Phuket Sandbox", e articolandosi in sei mesi prevede inizialmente una circoscrizione del turismo a Phu Quoc (isola a largo della costa sud-occidentale del Vietnam, vicino alla Cambogia), per poi estendersi gradualmente ad altre regioni, in modo da minimizzare il rischio di innalzamento dei contagi. La prima fase del programma pilota durerà tre mesi e permetterà l’accesso a Phu Quoc dai 2 ai 3 mila visitatori al mese tramite voli charter. Alcune aree dell’isola saranno comunque interdette alle visite e i turisti potranno alloggiare solamente in determinati alloggi.
Nella seconda fase, sempre della durata di tre mesi, l’isola potrà ospitare dai cinquemila ai diecimila visitatori al mese, ai quali sarà permesso raggiungere la destinazione a bordo di voli commerciali. L’esperienza di soggiorno consentirà l’accesso a un maggior numero di aree di Phu Quoc, tra cui le spiagge paradisiache, le foreste tropicali, i mercati del cibo e i meravigliosi resort in cui godere della pace assoluta. Il programma coincide con la stagione secca vietnamita, che va generalmente da novembre a marzo.
"L’obiettivo del programma è di ripristinare gradualmente il mercato del turismo internazionale e l’industria del turismo, promuovendo il Vietnam come una destinazione sicura e affascinante, in grado di adottare efficaci misure di prevenzione e di controllo della pandemia," hanno dichiarato i rappresentanti del governo.
L’accesso all’isola sarà consentito solo ai visitatori che hanno completato il ciclo vaccinale oppure in possesso di un certificato che dimostra l’avvenuta guarigione dal COVID-19. Inoltre, tutti dovranno sottoporsi a un tampone entro 72 ore dalla partenza. Secondo la CNN, attualmente a Phu Quoc non sta scoppiando alcun focolaio e sono presenti mezzi sufficienti a isolare e curare eventuali pazienti contagiati.
A supporto del programma, l’ente per il turismo vietnamita ha implementato la lingua inglese nell’app Vietnam Safe Travel. L’applicazione prevederà anche la possibilità di caricare la documentazione COVID per facilitare la scansione in aeroporto.
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Fino a poco tempo fa, il Vietnam era considerato uno dei migliori paesi al mondo nella lotto contro il coronavirus, tuttavia, la variante Delta e l’insufficiente quantità di vaccini hanno portato a un’impennata di contagi. Molti quartieri di Hanoi e Ho Chi Minh sono attualmente in lockdown e, stando alle dichiarazioni ufficiali, solo il 4% della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi del vaccino. Il governo ha raddoppiato gli sforzi per velocizzare la campagna vaccinale e conta di inoculare 50 milioni di dosi entro la fine di settembre.
Il Vietnam ha chiuso i confini ai turisti a marzo 2020, in seguito allo scoppiare della pandemia. Da allora, l’accesso al paese è consentito solo ai vietnamiti, agli stranieri in viaggio d’affari o in missione diplomatica e ai lavoratori altamente qualificati.
Queste restrizioni verranno sollevate per quanto riguarda le visite a Phu Quoc, ma è difficile dire se anche il resto del paese riaprirà al turismo. Non è stata ancora annunciata la data prevista per il lancio del programma pilota, anche se quella più probabile potrebbe coincidere con l’inizio di ottobre o di novembre. Lonely Planet aggiornerà questo articolo non appena saranno disponibili maggiori informazioni.