Il meglio del Sarawak, la porta d’accesso al Borneo
Il Sarawak è la porta di accesso alle meraviglie naturali e alla cultura del Borneo. Dalla dinamica Kuching è possibile visitare in giornata foreste pluviali incontaminate dove potrete avvistare orangutan, scimmie nasiche, coccodrilli e vedere il fiore più grande del mondo, la rafflesia; la sera, poi, vi resterà tutto il tempo per una cena squisita e un drink sul lungofiume. I viaggiatori più intrepidi potranno risalire il Batang Rejang, il ‘Rio delle Amazzoni del Borneo’, a bordo della ‘flying coffin’ (una barca chiamata ‘bara volante’ per via della sua forma) e affrontare un trekking tra remote longhouse nelle Kelabit Highlands, o raggiungere le grotte dei pipistrelli e le formazioni rocciose del Gunung Mulu National Park. Per avere le opportunità migliori di avvistare gli orangutan nel loro habitat, avventuratevi nella regione di Batang Ai. Ovunque andiate, sarete accolti dalla cordialità e dal senso dell’umorismo che contraddistinguono gli abitanti dello stato più culturalmente vario della Malaysia.
1 Kuching
È facile capire perché il rajah bianco Brooke scelse questa città come capitale del suo regno. Adagiata sulla sinuose sponde del placido Sungai Sarawak, Kuching era l’avamposto commerciale perfetto tra gli altri porti marittimi dell’Asia e il cuore del Borneo. Ancora oggi la città è uno strategico punto di accesso sia al mare sia all’entroterra ammantato di giungla, e la sua vicinanza a diversi parchi nazionali ne fa la base ideale per escursioni in giornata alla scoperta di selvagge località costiere e foreste pluviali.
La sofisticata capitale del Sarawak è un caleidoscopio di culture, tecniche artigianali e cucine. Il suo vibrante dedalo di vie e stretti vicoli fiancheggiati da botteghe di falegnami, cafe e bar si presta a essere esplorato a piedi, girovagando senza una meta precisa. Tra le sue attrattive vi sono musei che vi faranno fare un viaggio indietro nel tempo, templi cinesi decorati con dragoni, un mercato del weekend, antiche shophouse e un lungofiume perfetto per una passeggiata serale o un delizioso spuntino. Gli appassionati di storia apprezzeranno le gallerie d’arte, i musei e le passeggiate a tema che raccontano avvincenti aneddoti legati alla famiglia Brooke, i rajah bianchi del Sarawak dal 1841 al 1946.
2 Gunung Gading National Park
Il posto migliore del Sarawak per vedere il fiore più grande del mondo, la famosa rafflesia, è il Gunung Gading National Park, che si può visitare con una bella gita in giornata da Kuching. Un’antica foresta pluviale ammanta le pendici di quattro montagne percorse da sentieri escursionistici.
La principale attrattiva del Gunung Gading, con i suoi 41 kmq di superficie, è la Raflesia tuanmudae, una specie endemica del Sarawak. Con un diametro che può raggiungere i 75 cm, fiorisce quasi tutto l’anno, ma in modo imprevedibile e mai per più di cinque giorni, per cui è indispensabile una certa dose di fortuna per riuscire a vederne una. Per sapere se c’è una rafflesia in fiore, una cosa che qui avviene soltanto 25 volte l’anno, contattate il parco o chiamate il National Park Booking Office.
3 Semenggoh Wildlife Centre
Il Semenggoh Wildlife Centre è uno dei posti migliori al mondo per avvistare orangutan allo stato semiselvaggio nel loro habitat naturale nella giungla, mentre penzolano dagli alberi e si aggrappano ai rampicanti. Il centro ospita 28 orangutan che spesso si aggirano nei pressi della direzione del parco per mangiare banane e noci di cocco. Non c’è alcuna garanzia di riuscire a vedere un orangutan, ma nella stagione della frutta le possibilità sono ottime.
Dalle 9 alle 10 e dalle 15 alle 16, i guardaparco danno da mangiare agli orangutan nella foresta pluviale a qualche centinaio di metri dalla direzione del parco. Quando tutto sembra essere finito, a volte il personale tenta di mandare via i visitatori (soprattutto i gruppi, le cui guide comunque non vedono l’ora di tornare a Kuching), ma spesso poi gli orangutan si fanno vedere nei dintorni, quindi non andatevene subito.
Per ragioni di sicurezza, ai visitatori viene richiesto di rimanere ad almeno 5 metri di distanza dagli orangutan (il comportamento di questi animali può essere imprevedibile) e di fare attenzione a zaini, bottiglie d’acqua e macchine fotografiche, perché a volte gli orangutan li afferrano in cerca di qualche golosità. Per evitare di infastidire o persino fare arrabbiare gli orangutan, non rivolgete verso di loro nulla che possa ricordare un’arma (per esempio, un bastone da passeggio o il treppiede della macchina fotografica), non urlate e non fate movimenti improvvisi e, quando scattate fotografie, non utilizzate il flash.
A Semenggoh ci sono due sentieri che attraversano la foresta pluviale primaria: il Masing Trail, che collega la direzione del parco con la strada statale, e il Brooke’s Pool Trail, un percorso ad anello di 2 km con partenza dalla direzione del parco. In genere, però, questi sentieri non sono aperti al pubblico per limitare al minimo i contatti de- gli orangutan con gli esseri umani.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
4 Bako National Park
Il parco nazionale istituito da più tempo del Sarawak si estende su una penisola frastagliata protesa nel Mar Cinese Meridionale; anche se si trova soltanto 37 km a nord-est del centro di Kuching, sembra essere ad anni luce di distanza. Il parco è celebre per la sua eccezionale biodiversità, che comprende quasi ogni tipo di vegetazione presente nel Borneo e creature di ogni genere, da orchidee e nepenti (piante carnivore) a esemplari di scimmia nasica e maiale barbuto.
Con una superficie di 27 kmq, la penisola ha una costa con graziose spiaggette nascoste in baie appartate, inframmezzate da scogliere modellate dal vento, promontori boscosi e intricate paludi di mangrovie. L’interno del parco è caratterizzato da ruscelli, cascate e una serie di ecosistemi distinti, tra cui la classica foresta pluviale di pianura (foresta mista di dipterocarpacee) e il keranga. L’altopiano centrale di arenaria è solcato da sentieri escursionistici che conducono ad alcune spiagge.
Il Bako National Park si può raggiungere con una comoda escursione in giornata da Kuching, ma è consigliabile trattenersi una notte o due per apprezzare fino in fondo la selvaggia bellezza dei luoghi e avere maggiori possibilità di avvistare gli animali selvatici.
6 Kelabit Highlands
Annidate nel remoto angolo nord-orientale del Sarawak, le montagne e le foreste pluviali delle Kelabit Highlands sono incuneate tra il Gunung Mulu National Park e il Kalimantan orientale (in Indonesia). La regione è abitata dai kelabit, un gruppo che conta appena 6500 membri in tutto il mondo. Vi abitano anche i penan, un gruppo nativo seminomade i cui membri non se la passano bene nella Malaysia moderna, in quanto purtroppo le loro terre ammantate di foreste sono state disboscate e confiscate.
La principale attività in questa regione, oltre a godere dell’aria limpida e pulita, è fare trekking di longhouse in longhouse lungo vecchi sentieri di montagna che permettono di incontrare gli abitanti della regione e conoscere i loro stili di vita tradizionali. Purtroppo le strade forestali stanno invadendo la zona e alcune foreste primarie delle Highlands sono già cadute sotto le seghe elettriche.
7 Gunung Mulu National Park
Noto anche come Gunung Mulu World Heritage Area, questo parco è una delle più grandiose ed emozionanti destinazioni naturalistiche di tutto il Sud-est asiatico. Pochi parchi nazionali al mondo racchiudono tante meraviglie naturali in un’area così piccola. Con le sue grotte di proporzioni sbalorditive, i suggestivi fenomeni geologici come i Pinnacles e le splendide e antiche foreste pluviali (il parco ha 17 zone di vegetazione diverse), il Gunung Mulu è davvero una delle gemme del pianeta.
Tra le attrattive più spettacolari di questo parco dalla superficie di 529 kmq ci sono le sue due vette più alte, il Gunung Mulu (2376 m) e il Gunung Api (1710 m). In mezzo ci sono aspre montagne carsiche, profonde gole con fiumi dalle acque cristalline e uno straordinario mosaico di habitat in cui vive una fauna affascinante e straordinariamente varia. Le mete più apprezzate dagli escursionisti sono i Pinnacles, una foresta di guglie taglienti come rasoi, e il cosiddetto Headhunters’ Trail (Sentiero dei Cacciatori di Teste), che scende a Limbang lungo un antico percorso tribale di guerra.
8 Niah National Park
Le ampie grotte calcaree del Niah National Park, che ha una superficie di 31 kmq, sono uno dei siti naturali più famosi e più spettacolari del Borneo. Nel cuore del parco si trova la Great Cave, una delle grotte più grandi del pianeta.
Le grotte del Niah National Park hanno consentito di fare scoperte rivoluzionarie sull’esistenza umana nel Borneo all’epoca in cui l’isola era ancora collegata alla terraferma del Sud-est asiatico. Nel 1958 un gruppo di archeologici scoprì il teschio di un essere umano risalente a 40.000 anni fa con un’anatomia simile a quella degli uomini di oggi; sono i resti più antichi di Homo sapiens mai scoperti nel Sud-est asiatico. Le pitture rupestri e diverse piccole bare a forma di canoa (‘le navi della morte’) indicano che il sito veniva utilizzato come luogo di sepoltura in tempi assai più recenti. I viaggiatori che sono stati (o hanno intenzione di andare) al Gunung Mulu National Park probabilmente non saranno molto attratti dal Niah, ma per chiunque abbia un vago interesse per la preistoria questo sito è davvero imperdibile.
9 Regione di Batang Ai
Chiedete a chiunque a Kuching dove trovare longhouse vecchio stile (ovvero quelle meno influenzate dalla vita moderna) e la risposta sarà quasi sempre la stessa: a Batang Ai, dove molti insediamenti si possono raggiungere soltanto in barca.
Batang Ai è anche il posto migliore del Sarawak dove si ha qualche possibilità di avvistare orangutan che vivono liberi. Gli avvistamenti non sono garantiti, ma nemmeno rari; recentemente un’esemplare femmina è stata vista a soli 90 minuti di cammino dal Nanga Sumpa Lodge.
Questa remota regione, circa 250 km (4 h 30 min di viaggio) a sud-est di Kuching, può essere visitata soltanto partecipando a un’escursione organizzata da uno dei tour operator di Kuching. Si può esplorare anche con un’escursione di due giorni e una notte, ma se siete seriamente interessati a conoscere la cultura iban e ad andare alla scoperta di questi straordinari paesaggi fluviali immersi nella giungla (e ad avere anche qualche possibilità di avvistare un orangutan nel suo ambiente naturale), allora vi consigliamo un’escursione con un minimo di due pernottamenti.