I templi khmer diroccati di Banteay Chhmar, in Cambogia

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Angkor è una delle meraviglie del mondo, ma nei giorni più affollati sembra che tutto il mondo si ritrovi ad Angkor Wat. A nord-ovest di Angkor, Banteay Chhmar offre un’esperienza più tranquilla di ‘città perduta’, con la sua collezione di magnifiche rovine buddhiste che affiorano da un quadrilatero di giungla, visitate solo da pochi irriducibili. Scoprite con noi questo angolo fuori rotta della Cambogia.


Le suggestive rovine dei templi di Banteay Chhmar ©Chatnarong Rakchart
Le suggestive rovine dei templi di Banteay Chhmar ©Chatnarong Rakchart
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Come alcuni dei principali edifici di Angkor, i templi di Banteay Chhmar furono costruiti dal re Jayavarman VII, sovrano dell’impero khmer nel XII secolo. Ma a differenza di Angkor, Banteay Chhmar rimase intatto quando il regno khmer in declino ritornò all’hinduismo, conservando un’istantanea dell’età d’oro del buddhismo cambogiano. 

Il tempo ha demolito molti degli imponenti templi di Banteay Chhmar, ma le rovine sono molto suggestive. Potrete aggirarvi tra i resti di antichi santuari ed elaborati bassorilievi che ricordano le grandi gesta di Jayavarman VII con la sola compagnia del canto degli uccelli, e pernottare in famiglia in villaggi rustici dove la cucina casalinga è parte integrante della magia. 

Dettagli dei templi di Banteay Chhmar ©sahabhap
Dettagli dei templi di Banteay Chhmar ©sahabhap

Perché andare a Banteay Chhmar?

Il fascino principale di un viaggio a Banteay Chhmar è la pace. Potreste essere l’unica persona ad ammirare gli enormi volti di Avalokiteshvara che coronano le torri del tempio principale, o a infilarvi come un Indiana Jones dei giorni nostri tra i rampicanti della giungla per ammirare i fregi scolpiti che rievocano nitidamente le vittorie del re Jayavarman VII. 

L’altro pregio è che questa non è sicuramente la versione disneyana ed esclusivamente turistica della Cambogia che a volte affiora nel polo turistico di Angkor, Siem Reap. Le sistemazioni non sono in boutique hotel con spa, ma presso famiglie nei villaggi, e i pasti consistono in ciò che la famiglia prepara per cena, non in pizze, pasticcini e caffè espresso. 

Venire qui significa rinunciare ad alcune delle comodità di Angkor, ma per chi desidera scattare in tutta calma foto d’autore di spettacolari rovine deserte o entrare in contatto con una Cambogia che esiste prima di tutto per la gente del posto e poi per i turisti, non esiste un posto migliore. 

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Il fascino principale di un viaggio a Banteay Chhmar è la pace ©Chatnarong Rakchart
Il fascino principale di un viaggio a Banteay Chhmar è la pace ©Chatnarong Rakchart

Come arrivare a Banteay Chhmar

La porta d’accesso a Banteay Chhmar è la cittadina di Sisophon, sulla strada che collega Siem Reap con Poipet, al confine con la Thailandia. L’aeroporto più vicino è quello di Siem Reap, ma si può arrivare anche da Bangkok attraversando il confine ad Aranya Prathet/Poipet. Per raggiungere Banteay Chhmar da Sisophon, noleggiate un taxi o un moto (taxi motocicletta). 

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Quando andare a Banteay Chhmar

Novembre-marzo: il periodo migliore è la stagione secca da novembre a marzo, per evitare i diluvi del monsone di sud-ovest. Se visitate la Cambogia fuori stagione, puntate su ottobre, quando i cieli si stanno schiarendo ma le piogge hanno attenuato la calura. 


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