Koh Ker e i siti angkoriani più remoti della Cambogia

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Abbandonata per secoli alle foreste del nord, Koh Ker, che fu la capitale del regno angkoriano dal 928 al 944, è rimasta a lungo uno dei complessi religiosi più remoti e inaccessibili della Cambogia, ma oggi è visitabile in giornata da Siem Reap (si trova 127 km a nord-est).

Fra i molti altri templi nella zona di Koh Ker, il Prasat Bram è davvero fantastico ©Cliff Li /Shutterstock
Fra i molti altri templi nella zona di Koh Ker, il Prasat Bram è davvero fantastico ©Cliff Li /Shutterstock
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Cosa vedere a Koh Ker

La maggior parte dei visitatori parte dal Prasat Krahom dove stupendi rilievi in pietra abbelliscono architravi, stipiti e slanciate colonne. Il monumento principale di Koh Ker è il Prasat Thom, una piramide rivestita di arenaria, alta 40 m e con base quadrata di 55 m per lato, formata da sette livelli, che ricorda una struttura maya e offre una vista spettacolare sulla foresta.

Il Prasat Krahom, la seconda struttura per grandezza di Koh Ker, deve il nome ai mattoni rossi con i quali fu costruito. Purtroppo, non è rimasto nulla dei leoni scolpiti per i quali questo tempio era famoso, ma c’è comunque molto altro da vedere, tra archi e dedali di gallerie. Una strada rialzata, fiancheggiata da naga e una serie di santuari, biblioteche e porte, si snoda tra gli alberi fino a raggiungere alcuni laghetti coperti dalla vegetazione. Subito a ovest del Prasat Krahom, all’estremità occidentale di un colonnato parzialmente crollato ci sono

i resti di una statua di Nandin (fra cui gran parte della testa).

Il principale monumento di Koh Ker è il Prasat Thom. La scala che conduce alla sommità è aperta a un numero limitato di visitatori; la vista è spettacolare (se non soffrite di vertigini). Nel luogo è stata ritrovata una quarantina di iscrizioni, databili tra il 932 e il 1010.

Il principale monumento di Koh Ker, il Prasat Krahom ©Nhut Minh Ho/Shutterstock
Il principale monumento di Koh Ker, il Prasat Krahom ©Nhut Minh Ho/Shutterstock

A sud del gruppo centrale s’incontra un baray di 1185 m per 548 m, noto come Rahal. Lo alimenta il fiume Sen, le cui acque irrigavano un tempo queste aride terre. Alcuni dei più grandi linga simboli di Shiva esistenti in Cambogia sono tuttora visibili in quattro templi situati circa 1 km a nord-est del Prasat Thom. Il più grande è all’interno del Prasat Thneng, ma anche nel Prasat Leung se ne trova uno simile.

Fra i molti altri templi nella zona di Koh Ker, il Prasat Bram è davvero fantastico. Si tratta di un gruppo di torri in mattoni, almeno due delle quali sono state completamente soffocate dalla morsa dei fichi strangolatori, le cui radici si sono infilate tra i mattoni come metallo fuso.

Koh Ker è uno dei complessi religiosi del periodo angkoriano meno studiati e nel sito non è mai stato avviato alcun intervento di restauro. Louis Delaporte lo visitò nel 1880, durante le sue estese ricerche sui templi angkoriani; nel 1921 fu la volta del grande Henri Parmentier, che pubblicò un articolo sul Bulletin de l’École Française d’Extrême-Orient. Indagini furono altresì condotte da squadre di archeologi cambogiani negli anni ’50 e ’60. Sfortunatamente, però il complesso è rimasto una sorta di enigma perché tutta la documentazione raccolta è andata perduta durante la guerra civile negli anni ’70.

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Molte delle sculture più interessanti esposte nel Museo Nazionale di Phnom Penh provengono da Koh Ker, compresi il gigantesco garuda (creatura mitica metà uomo metà uccello) che accoglie i visitatori all’ingresso e una scultura, unica nel suo genere, che raffigura due re-scimmia impegnati in una lotta.

Per apprezzare meglio i templi (ci sono 42 strutture principali in un’area che misura 9 km per 4 km) è consigliabile fermarsi qui almeno una notte.

Koh Ker fu la capitale del regno angkoriano dal 928 al 944 ©high fliers/Shutterstock
Koh Ker fu la capitale del regno angkoriano dal 928 al 944 ©high fliers/Shutterstock
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Come arrivare a Koh Ker

Koh Ker si trova 127 km a nord-est di Siem Reap (2 h in automobile) e 72 km a ovest di Tbeng Meanchey (1 h 30 min). La strada a pedaggio proveniente da Dam Dek, asfaltata solo fino al confine della provincia di Preah Vihear, passa per il Beng Mealea, 61 km a sud-ovest di Koh Ker; i tour in giornata provenienti da Siem Reap spesso visitano entrambi i complessi religiosi. Per chi arriva da Siem Reap i biglietti d’ingresso sono emessi alla barriera nei pressi del Beng Mealea.


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