Hawaiʻi Volcanoes National Park: breve guida per chi non c'è mai stato
Non sorprende che l'Hawai'i Volcanoes National Park sia una delle attrazioni più popolari dello Stato. Questo incredibile scenario è contraddistinto da due vulcani: il Kīlauea, uno tra i più attivi al mondo, e il gigantesco Mauna Loa. Esteso su 1350 kmq sul versante sud-orientale dell'isola, il parco è uno dei più vitali e diversificati degli Stati Uniti.
Il paesaggio in continua evoluzione presenta un gran numero di terreni e ambienti diversi, dalle lussureggianti foreste pluviali agli sterili campi di lava, per non parlare di un vulcano spolverato di neve ogni inverno. Ebbene sì, la neve alle Hawaii!
Quindi calzate gli scarponi da trekking, munitevi di binocolo e seguite i nostri suggerimenti per ottenere il massimo dal vostro primo viaggio in questo parco nazionale senza pari.
Qual è il momento migliore per visitare l’Hawai‘i Volcanoes National Park?
Non c’è un periodo particolarmente sfavorevole per visitare il parco, che richiama quasi due milioni di visitatori ogni anno. Il clima sulle isole non varia di molto, con temperature che oscillano tra i 18 e i 30 gradi in ogni periodo. L’inverno e l’inizio della primavera, tuttavia, tendono a essere più piovosi e freschi rispetto agli altri periodi, mentre tra giugno e novembre cade la stagione degli uragani, che porta con sé tempeste tropicali, venti sferzanti e piogge torrenziali.
I viaggiatori si concentrano alle Hawaii in estate, soprattutto le famiglie, e in inverno, quando è forte il desiderio di sfuggire al freddo dell’emisfero boreale. Gli effetti pratici sono, tra gli altri, più escursionisti lungo i sentieri e qualche difficoltà a parcheggiare.
La primavera e l’autunno presentano condizioni ideali per visitare il parco. Il trekking è molto più piacevole senza l’intenso caldo estivo, e in generale i biglietti aerei e gli alberghi costano di meno. Il parco accoglie un’ondata di visitatori durante le vacanze di primavera e durante il fine settimana dell’annuale Merrie Monarch Festival, una competizione di hula che si svolge a Hilo per una settimana tra la fine di marzo e l’inizio di aprile.
Ogni martedì attracca a Hilo la Pride of America, una nave da crociera che fa il giro delle isole. Molti dei 2000 passeggeri si dirigono verso il parco, toccando punti di interesse come il Kīlauea Visitor Center, il Kīlauea Iki Trail e il Nāhuku (altrimenti noto come Thurston Lava Tube). Se possibile, pertanto, scegliete un altro giorno per la vostra visita. D’inverno le navi da crociera sono numerosissime, richiamate dalle migliaia di megattere del Pacifico settentrionale che ogni anno migrano dall’Alaska alle acque più calde che lambiscono le isole.
L’attività eruttiva del Kīlauea si è interrotta il 16 settembre 2023, e il vulcano continua ad attrarre visitatori nonostante non siano visibili fontane o colate di lava. È probabile però che questa calma non duri: l’eruzione del Puʻu ʻŌʻō, iniziata nel 1983 e durata 35 anni, ha causato la più lunga e voluminosa fuoriuscita di lava dal versante est del Kīlauea in oltre 500 anni. «Se c’è un’eruzione» dice Jessica Ferracane, portavoce del parco «c’è molto da fare tutto il giorno, tutti i giorni, soprattutto se si tratta del Kīlauea».
Suggerimento per la pianificazione: il parco è attualmente impegnato in un grande progetto di recupero in seguito all’eruzione del Kīlauea del 2018 e al crollo di parte della sommità del cratere. Per i prossimi due anni potrebbero essere disposte chiusure temporanee, parcheggi ridotti e altre limitazioni. Controllare il sito web del parco per verificare la situazione e l’avanzamento dei lavori.
Quanto tempo dovrei trascorrere nel parco?
L’ Hawaiʻi Volcanoes National Park non sarà enorme come il Wrangell-St. Elias National Park & Preserve dell’Alaska (oltre 53.000 kmq, più grande dello Yellowstone National Park, dello Yosemite National Park e della Svizzera messi insieme!) ma si estende dal livello del mare fino alla vetta del Mauna Loa (4170 metri) attraverso sette diverse zone ecologiche. È dunque necessario almeno un giorno intero (meglio due) per esplorare le aree più belle del parco.
Il personale consiglia ai visitatori di arrivare all’alba e di incamminarsi subito lungo i sentieri più battuti del parco, che è aperto 24 ore su 24 per consentire a tutti di ottimizzare il proprio tempo. Anche il crepuscolo è un momento meraviglioso: la mancanza di inquinamento luminoso regala cieli perfetti per l’osservazione delle stelle.
All’interno del parco si possono fare diverse escursioni, dal facile Kīpukapuaulu Trail, lungo meno di 2 chilometri, alle impegnative salite sul Mauna Loa, che possono richiedere due giorni. Inoltre, avere un giorno in più significa poter visitare la zona di Kahuku, più tranquilla e meno affollata, sulle pendici meridionali del Mauna Loa. Questo ex ranch di 470 kmq si trova a circa un’ora di auto dal Kīlauea Visitor Center ed è aperto al pubblico cinque giorni alla settimana. È possibile fare escursioni fino alla cima di un antico cono di cenere, fare trekking nella foresta incontaminata o andare in bicicletta attraverso pascoli panoramici con vista sulle distese del ranch.
Merita una visita anche il piccolo centro di Volcano Village, appena fuori dal parco, con i suoi ristoranti e food trucks, le gallerie d’arte e un’azienda vinicola.
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È facile raggiungere il parco e i suoi dintorni?
L’aeroporto più vicino è quello internazionale di Hilo, circa 45 chilometri a nord-est del parco (è possibile atterrare anche all’aeroporto Ellison Onizuka Kona di Keāhole, ma il viaggio da Kailua-Kona richiede circa due ore). Raggiungere il parco da Hilo è facile: percorrendo la Route 11 (Hawaiʻi Belt Road) verso ovest si arriva proprio all’ingresso principale. Il trasferimento dura circa 45 minuti.
Hele-On Bus è il solo servizio pubblico di autobus dell’isola. La linea rossa n. 11 collega ogni giorno Hilo al parco (fermata davanti al Kīlauea Visitor Center). Gli orari sono soggetti a variazioni, quindi è bene informarsi in anticipo. All’interno del parco non sono operativi mezzi pubblici o navette, quindi è necessaria un’automobile.
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Il meglio dell’Hawaiʻi Volcanoes National Park
Kīlauea Iki Trail
Una delle escursioni più popolari è il Kīlauea Iki Trail, un percorso di circa 6 chilometri tra andata e ritorno. Il terreno è composito: si parte in una foresta di alberi nativi ʻōhiʻa e hapuʻu (felce arborea hawaiana) e si arriva con una passeggiata sulla superficie di un cratere quasi ultraterreno. La camminata è abbastanza breve da poter essere completata in poche ore, il che vi darà tutto il tempo per visitare altre zone del parco.
Il punto di partenza del sentiero è un affaccio sul cratere formatosi in seguito a un’eruzione del 1959, caratterizzata da una fontana di lava lunga più di mezzo chilometro e da un pennacchio che raggiunse un’altezza record di oltre 600 metri. La prima parte del sentiero, in discesa, attraversa una lussureggiante foresta pluviale fiancheggiata da alberi di ʻōhiʻa e koa. Noterete esemplari di ‘apapanae dal piumaggio rosso cremisi, uccelli nettarivori hawaiani che svolazzano da un albero all’altro. I tornanti terminano sul fondo del cratere, un esteso scenario lunare che contrasta con le foreste circostanti.
Nāhuku
Questo enorme tunnel, noto anche come Thurston Lava Tube, è stato scavato circa 500 anni fa da un fiume di lava fusa a più di mille gradi. Scoperto nel 1913, è facilmente accessibile grazie al fondo di roccia piatta e al soffitto alto in alcuni punti più di 6 metri. Luci elettriche illuminano la maggior parte del percorso, anche se è consigliabile portare con sé una torcia: ci vogliono circa 20 minuti per attraversare il tunnel. La foresta pluviale che circonda Nāhuku è ricca di uccelli autoctoni, tra cui l’ʻiʻiwi scarlatto classificato come vulnerabile dalla International Union for the Conservation of Nature.
Hōlei Sea Arch
Alla fine della Chain of Craters Road – a 27 chilometri dal Kīlauea Visitor Center – si trova l’Hōlei Sea Arch, una formazione rocciosa alta una trentina di metri tagliata circa 550 anni fa in un’antica colata lavica. Nel 2020 è stata messa a disposizione una nuova area di osservazione circa 300 metri dopo il cancello, alla fine della strada, arretrata rispetto alle rocce.
Petroglifi di Puʻuloa
C’è un’area di Pānau Nui, sul versante meridionale di Kīlauea, che conserva numerosi petroglifi nella lava indurita. Puʻuloa, che in ʻōlelo Hawaiʻi (la lingua locali) significa "lunga collina", è un luogo sacro per gli hawaiani. Il sito archeologico vanta più di 23.000 petroglifi (la più ricca collezione dello Stato) che raffigurano forme circolari, vele di canoa, figure umane, mantelli piumati e vari altri motivi geometrici.
Devastation Trail
Questa escursione di poco meno di un chilometro è adatta a tutti e accessibile anche a passeggini e carrozzine. Il sentiero lastricato si snoda attraverso un paesaggio aspro ma stupendo, sepolto dalla cenere dell’eruzione del Kīlauea Iki del 1959. Si possono trovare detriti vulcanici sotto forma di gocce e fili di vetro, chiamati rispettivamente Lacrime di Pele e Capelli di Pele, dal nome della venerata dea hawaiana del fuoco e dei vulcani. Le nēnē (oche hawaiane) popolano quest’area. Si tratta di una specie minacciata: evitate di avvicinarvi troppo o di dare loro da mangiare.
L’Hawaiʻi Volcanoes National Park a modo mio
Sfortunatamente, non ci sono più molti posti alle Hawaii in cui si possono trovare gli uccelli endemici della foresta. La distruzione del loro habitat, la presenza di predatori come gatti selvatici e manguste e le malattie aviarie come il vaiolo e la malaria, diffuse da zanzare non autoctone, hanno decimato le colonie di uccelli locali.
Nel contesto protetto del parco, tuttavia, è possibile vedere – e sentire – una varietà di questi animali particolari, dal simpatico ʻelepaio (pigliamosche hawaiano) all’elusivo ʻōmaʻo (tordo hawaiano), che si trova solo nelle foreste pluviali montane delle Hawaii. L’ʻākepa, un picchio a rischio di estinzione con un becco dalla forma bizzarra, di colore arancione brillante, può essere avvistato nelle foreste di alta quota della zona di Kahuku. E con un po’ di fortuna potreste imbattervi anche nell’endemico ʻio, l’unica specie di falco nativa delle Hawaii.
Adoro passeggiare lungo il Kīpukapuaulu Trail, un percorso di un paio di chilometri che attraversa una foresta incontaminata in un’area conosciuta come "parco degli uccelli". Un kīpuka è un’area circondata da colate laviche, una sorta di isola in un mare di lava. Qui ci sono più specie arboree autoctone per acro che in qualsiasi altra foresta del parco, in perfetta armonia con le specie animali che vivono qui.
Quanto costa un viaggio all’Hawaiʻi Volcanoes National Park
Accedere al parco a piedi o in bicicletta costa 15 dollari, 25 con una moto, 30 con un’automobile. Il pagamento va tassativamente effettuato con carte di debito o di credito, online o sul posto.
Se avete intenzione di visitare anche il Puʻuhonua o Hōnaunau National Historical Park, vicino a Kailua-Kona, o l’Haleakalā National Park, a Maui, prendete in considerazione l’Hawaiʻi Tri-Park Annual Pass, che costa 55 dollari e dà diritto all’accesso a ciascuno dei tre parchi con un unico veicolo privato.
Il National Park Service offre l’ingresso gratuito in alcune giornate: il Martin Luther King Jr. Day (terzo lunedì di gennaio); il primo giorno della National Park Week, in aprile; Juneteenth (19 giugno); l’anniversario della firma del Great American Outdoors Act (4 agosto); il National Public Lands Day (quarto sabato di settembre); il Veterans Day (11 novembre).
Costi medi dei servizi nel parco
Camera base per due persone alla Volcano House: da 80 a 385 dollari a notte
Airbnb a Volcano: 150 dollari a notte
Tazza di caffè: 3,50 dollari
Pasto: 15-20 dollari a persona
Birra locale: 10 dollari
Carburante a Hilo: 4,81 dollari al gallone
Come muoversi nel parco in modo consapevole
Nel parco si trovano due vulcani attivi e sono in corso imponenti lavori per riparare i danni causati dall’eruzione del Kīlauea del 2018: è dunque importante rimanere sui sentieri segnalati e tenersi lontani dalle aree interdette al pubblico. E a prescindere da ciò che avete visto sui social media, vi preghiamo di non spostare e non accatastare le rocce. Il personale del parco usa spesso gli ahu (rocce impilate) per segnare i sentieri: ciò non significa che vada bene emularli, soprattutto perché ciò potrebbe disorientare gli escursionisti che si affidano proprio agli ahu per muoversi lungo i sentieri. Da qualche tempo si dice anche che prendere le rocce laviche porti sfortuna: ogni anno centinaia di persone restituiscono le rocce portate via in precedenza.
All’interno del parco, anch’esso Patrimonio dell’Umanità Unesco, si trovano molti siti di rilevanza culturale. Tra questi, petroglifi, sentieri storici, impronte fossili, grotte rifugio, heiau (templi hawaiani) e muri di pietra, capanni per canoe e recinti. Molti di questi siti sono elencati nel National Register of Historic Places: siate rispettosi quando avrete la possibilità di vederli da vicino.
La terra all’interno del parco è sacra per i nativi hawaiani: esistono molti moʻolelo (storie) e mele (canti) legati a quest’area. Essi credono che Pele, la dea hawaiana del fuoco e dei vulcani, viva nel cratere Halemaʻumaʻu, sulla cima del Kīlauea. Se vi imbattete in persone intente a celebrare rituali nel parco, mantenete una distanza rispettosa.