Giappone: la top ten. Viaggio in un altro mondo.

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Il Giappone è perfetto per un viaggiatore: è ricco di sfaccettature, può essere approcciato in molti modi e la sua essenza profonda resta inafferrabile - cosa che all'inizio può disarmare, ma che diventa poi motivo e stimolo per altri viaggi. In questo articolo, dieci esperienze per avvicinarsi allo spirito di questo paese.

Shibuya, sei pronto ad attraversare? © Fotografia di Elena Piccinin
Shibuya, sei pronto ad attraversare? © Fotografia di Elena Piccinin
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La fiumana di Tokyo

Shibuya è uno dei 23 quartieri della capitale. Ha una densità di persone per kmq circa 8 volte superiore a quella di Milano. Diciamo che è un luogo molto frequentato. Le fotografie dell'attraversamento del famoso incrocio sono tra i grandi miti pop su Tokyo - e infatti ne abbiamo scelta una per aprire questa top list. Ogni giorno una fiumana di ragazzi si riversa qui per acquistare un'eterogenea e variopinta gamma di prodotti, per lo più di effimera durata. Tenace e quasi imperitura, invece, fu la pazienza di Hachikō, il cane di razza akita che dopo la morte del padrone si recò per undici anni ad attenderlo alla stazione. Una statua ricorda la sua fedeltà senza tempo.

Il tempio su misura per te

A Kyōto ci sono oltre mille templi visitabili. Per vincere l'imbarazzo della scelta, divertiti a cercare la dimensione che fa per te. Se ami gli edifici grandiosi, prova a distogliere lo sguardo dallo splendore del Kinkaku-ji. Se preferisci l'estetica minimalista del wabi-sabi, fondata sulla transitorietà delle cose, i templi Hōnen-in o Shōren-in fanno al caso tuo. Ricorda che nei templi si trovano i giardini più belli, per esempio nel Ginkaku-ji, nel Ryōan-ji e Tofuku-ji.

Cucina, guai alle imitazioni

L'unico difetto della cucina giapponese è che, dopo averla assaggiata in loco, quella imitata negli altri paesi del mondo diventa improvvisamente poca cosa. Scegliere dove mangiare a Tokyo, d'altra parte, può sembrare una bella sfida, per la varietà infinita delle proposte. Accettala e fa numerosi esperimenti; difficilmente incontrerai cibo scadente. Per toccare i vertici non serve andare al Beige di Ginza, nato dall'incontro tra Chanel e Alain Ducasse. Anche il sushi bar del Mercato Tsukiji delizierà le tue papille, tra nigiri, maki e zuppa di riso.

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Il tesoro in mezzo al mare

Questo arcipelago del Pacifico, situato circa 1000 km a sud di Tokyo, è uno dei tesori naturali meglio conservati del Giappone: perché pochi lo visitano e perché il suo habitat custodisce decine di rare specie animali e vegetali, oltre che spiagge di sabbia bianca e tiepide acque blu. Le attrattive per gli esseri umani, che abitano qui da meno di due secoli, comprendono immersioni, snorkelling tra delfini e tartarughe marine, kayak, whale-watching e cieli stellati a non finire. Il prezzo da pagare? L'isola più accessibile dista 25 ore di traghetto da Tokyo.

Sciare in Giappone?

D'accordo, le sue piste non sono per nulla a portata di weekend, ma sci e snowboard in Giappone sono un'esperienza favolosa. Dalle Alpi Giapponesi allo Honsū centrale, fino agli altopiani dal clima siberiano dello Hokkaidō, adrenaliniche giornate sulla neve coronate da un bagno bollente e da un sakè gelato sono un bel richiamo per gli appassionati. La domanda che sorge spontanea è se è possibile sciare sulle sacre devi del Monte Fuji. Esistono alcuni impianti di risalita a pochi km dal celebre cono vulcanico, come Fujiten, ma per approcciare le pendici del Fuji bisogna affidarsi alle proprie gambe e percorrere le stazioni o livelli che dalla base portano alla cima.

Il sumō: scontro tra titani

Questo sport tradizionale si basa su un rituale molto elaborato che affonda le radici nella tradizione shintoista. La tecnica di lotta (sumai, "lottare") risale a 2000 anni fa. Eppure anche nel Giappone del XXI secolo basta accendere la televisione in prima serata per assistere all'immane lotta tra due giganti: sono yokozuna, campioni di sumo. La vera emozione, tuttavia, si ha soltanto dal vivo. I tornei, sempre molto frequentati, durano a volte anche due settimane, per cui non è difficile procurarsi un biglietto. Tokyo, Osaka, Fukuoka e Nagoya sono ottimi riferimenti per assistere a un incontro, ma girando per il Giappone ci s'imbatte spesso in riferimenti al sumo. A Kawayu Onsen, tranquilla località termale dell'Hokkaidō orientale, per esempio, sorge un piccolo museo dedicato a un lottatore locale.

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A cena con una geisha

Nessun altro fenomeno della cultura giapponese è così frainteso come quello della geisha. Chiariamolo subito: non sono prostitute e non intrattengono relazioni di tipo sessuale con i clienti abituali. La parola "geisha" significa "persona versata nelle arti" e c'è chi ritiene che furono gli artisti maschi a essere chiamati così per primi. Una geisha è, soprattutto, un tempio vivente delle arti e della cultura tradizionale giapponese. Per diventarlo, occorrono lunghi anni di studio. A Kyoto, la capitale delle geishe, che qui sono chiamate geiko, si può cenare con una di loro spendendo la memorabile cifra di 90.000 yen (circa 650 euro). Dire "ho cenato con una geisha" ti farà scalare la classifica delle esperienze fatte all'estero nelle gare tra amici...

Onsen: entra e fatti un bagno caldo

Il Giappone è letteralmente a mollo nell'acqua calda, che sgorga dal terreno ovunque. Onsen significa "fonte termale" e nel paese se ne contano oltre 3000, più di qualsiasi altro luogo del mondo. Esistono onsen di ogni foggia, colore e dimensione, su un'isola artificiale nella baia di Tokyo, sulle Alpi Giapponesi, lungo i litorali rocciosi, visibili soltanto con la marea favorevole. Tra i nostri preferiti, l'Urami-ga-taki Onsen di Hachijo-jima, 290 km a sud della capitale. Il perfetto, piccolo rotenburo (bagno termale all'aperto) sorge accanto a una cascata, in una rigogliosa giungla semitropicale. Per altri 10 onsen da non perdere, clicca qui.

La lunga notte di Ōsaka

Se Lady Gaga fosse una città, sarebbe Dōtonbori, il quartiere dei neon e delle notti più stravaganti di Osaka. È una follia di luci in cui la gente va a guardare e a farsi guardare, aggirandosi sotto giganteschi granchi e fugu (pesci palla) di plastica grossi come piccoli dirigibili. Indicano i ristoranti dove si mangia il prelibato e insidioso pesce (solo una corretta tecnica di preparazione fa si che il defunto fugu non si vendichi a posteriori contaminando la pietanza). Passeggia anche tu in mezzo alla marea umana che scorre di fronte ai negozi che si susseguono all'infinito e non dimenticare di assaggiare i takoyaki (palline di polpo in pastella) e ovviamente il sushi.

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Il grande santuario di Madre Natura

Il Parco Nazionale di Daisetsuzan (il toponimo significa Montagna della Grande Neve), nell'Hokkaidō settentrionale, è il più vasto del Giappone - abbraccia una superficie di oltre 2300 kmq di natura incontaminata. Se sei ben allenato puoi affrontare il Daisetsuzan Grand Traverse, un trekking di più giorni che si snoda su sentieri di montagna accidentati e penetra in macchie di foresta fitta. In alternativa, fa' base in uno dei tanti villaggi termali del parco, che in modo eloquente hanno tutti la parola "onsen" nel toponimo.

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