Una boccata d'aria tra Cortina e i borghi del Cadore e del Comelico
Se Cortina d'Ampezzo è la regina incontrastata delle Dolomiti venete, il Cadore e il Comelico sono i fiori all'occhiello da esplorare per scoprire panorami da cartolina e piccoli borghi montani. Spesso ignorate negli itinerari degli escursionisti e dei turisti che esplorano le zone intorno a Cortina o Belluno, in realtà queste destinazioni meritano più di uno sguardo d'ammirazione. Per perdersi nella vastità di una natura che non conosce eguali e nella bellezza dell'architettura di questo angolo di Italia.
Cortina d’Ampezzo, itinerario nella Conca Ampezzana
Incastonata nella Conca Ampezzana e racchiusa in bellezze naturali come il massiccio della Croda da Lago, quello delle Tofane, del Pomagagnon, del Cristallo e del Lago di Sorapiss, Cortina d’Ampezzo è come una gioiello che si dischiude e al suo interno rivela tesori. Le Dolomiti, sul versante veneto, sono il paradiso degli escursionisti, che su queste cime trovano pane per i loro denti: non solo impianti sciistici all’avanguardia e sentieri attrezzati, ma anche musei, cultura, borghi e storia. Anzi, preistoria. E, mentre in tanti si chiedono dove andare a sciare a Cortina, perché con i suoi 120 chilometri di piste rimane una delle località sciistiche italiane più amate e frequentate del mondo altri, per viverla anche d’estate, tratteggiano sulla cartina passi di montagna, rifugi, chiese ed eremi. Perché la mappa di Cortina e dintorni offre neve e sprazzi di vita outdoor, ma anche cultura e arte.
Il centro storico di Cortina d’Ampezzo
Cortina d’Ampezzo centro è il punto di partenza di questo viaggio all’esplorazione delle Dolomiti venete. Con l’allure tipica di una meta che sa di piacere, Cortina non ha mai perso lo smalto degli anni d’oro e anzi, se possibile lo ha rinvigorito rimanendo un’icona tra le destinazioni sciistiche italiane più amate. Non solo per quello che può offrire in inverno quando è al suo meglio, ma anche per l’offerta turistica di Cortina in estate o nelle stagioni più miti. Si parte da Corso Italia, la via dei negozi, il set di Cortina per eccellenza: qui sono state girate infatti le scene di alcuni film italiani che sono rimasti nell’immaginario collettivo anche e soprattutto per la location. La Basilica dei Santi Filippo e Giacomo, col suo campanile alto più di 70 metri, è un altro punto imperdibile dell’itinerario alla scoperta di Cortina d’Ampezzo. Per chi ama la paleontologia, ritrovarsi sulle Dolomiti è un dono: questa, una volta, era terra di dinosauri. Da vedere a Cortina il Museo Paleontologico Rinaldo Zardini fossili, conchiglie dalle forme strane, reperti di un passato che non smette di affascinare sono gli ingredienti principali: non perdetevi nessuna portata, merita sia in caso di brutto tempo a Cortina sia come luogo di defaticamento dopo una giornata sulle piste.
Escursioni da fare a Cortina d’Ampezzo e dintorni
Il Lago di Sorapiss è rimasto per molto tempo un segreto degli amanti della montagna. Poi però questo segreto è stato rivelato al mondo perché è impossibile tenersi per sé una tale meraviglia. Percorrendo il Passo Tre Croci si raggiunge questo specchio d’acqua di origine glaciale che ha un colore indescrivibile. Nessuna foto può rendere giustizia ai giochi cromatici, che, soprattutto all’alba, accendono il lago. Gli amanti del trekking adorano il percorso che va all’esplorazione delle Gores de Federa, dal quale si possono ammirare alcune delle cime più amate dell’Ampezzano: il Becco di Mezzodì, il Pomagagnon, il Cristallo e il Faloria tra i protagonisti di questo piccolo viaggio dentro gole, cascate e piscine naturali. Per tredici chilometri il più famoso tra i percorsi di trekking ad anello di Cortina punta alla scoperta di tre laghi spesso tenuti in disparte negli itinerari ed escursioni sulle Dolomiti. Splendono come lucciole notturne i laghi di Pianozes, d’Ajal e di Federa, che si incontrano sul cammino che, con un pizzico di fatica e su un dislivello di circa 1000 metri, vi condurrà al rifugio Croda da Lago. In alternativa si può partire all’avventura nel Parco Nazionale delle Dolomiti d’Ampezzo, che con i suoi 11 mila ettari di estensione su cui sono disseminati boschi e laghi alpini, è forse la summa più suggestiva di cosa può fare la natura nei dintorni di Cortina.
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Paesi da visitare vicino Cortina d’Ampezzo, tra Cadore e Comelico
Selvagge e spesso trascurate nei percorsi di scoperta delle Dolomiti venete, il Cadore e il Comelico sono in realtà culla artistica e culturale della regione. Chi ama i borghi troverà in Vigo di Cadore un piccolo centro ravvivato dai suoi splendidi affreschi medievali: dentro le chiese di Sant’Orsola e Santa Margherita infatti, si celano tesori dal valore inestimabile e pieni di significati simbolici che sono sopravvissuti al tempo e rimangono ancorati alla vita dal Trecento. Il Cadore distingue al suo interno diverse aree: il Comelico, che confina con l’Alto Adige; il Centro Cadore, dove si trova Vigo; la Valle del Boite. Tutte hanno un’anima ben precisa e insieme formano un micro-universo, tassello di un puzzle incredibile come è quello che stiamo esplorando.
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Itinerario nel Cadore
Impossibile arrivare da queste parti senza fermarsi ad ammirare il Lago di Misurina, che della zona è senz’altro il simbolo. Qui in inverno si scia, in estate si esplora.
Nei dintorni di Auronzo si trova anche Lozzo di Cadore, piccolo borgo che si apre su un pianoro che si raggiunge superando fienili e alpeggi e che si chiama Pian dei Buoi. Proseguendo verso sud c’è Vodo di Cadore, borgo che ha dato i natali all’inventore del cono gelato. A San Vito di Cadore, Santo Stefano di Cadore e San Nicolò di Comelico, è ancora una volta l’arte la grande protagonista. Piccole chiese, musei, valli incantate (come la Val Visdende, magica), affreschi sono la portata principale. Godetevela tutta, senza lasciare neanche una briciola nel piatto.
Cosa vedere ad Auronzo di Cadore
All’ombra delle Tre Cime di Lavaredo pulsa la vita ad Auronzo di Cadore, una delle mete più amate in provincia di Belluno. La sua posizione - si appoggia mollemente sulle sponde del lago di Santa Caterina - le ha regalato negli anni il titolo di meta da vedere sulle Dolomiti bellunesi, punto di partenza eletto per ammirare dal basso le Tre Cime oppure intraprendere i percorsi che ne risalgono i fianchi.