Cosa mettere nello zaino per un trekking in Patagonia

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La cosa fondamentale in un trekking in Patagonia è prepararsi ad affrontare gli elementi naturali. “Pensavo avrebbe fatto caldo” è una frase che si sente echeggiare da decenni tra le maestose guglie granitiche di Torres del Paine.

Un escursionista si gode lo spettacolo del monte Fitz Roy, Patagonia, Argentina. 
©Olga Danylenko/Shutterstock
Un escursionista si gode lo spettacolo del monte Fitz Roy, Patagonia, Argentina. ©Olga Danylenko/Shutterstock
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Sebbene i mesi tra dicembre e febbraio siano considerati estivi nell’emisfero australe, prendere quest’informazione alla lettera è un errore. Sarete alla fine del mondo, dove venti impetuosi e nevischio possono comparire in qualunque momento. Per approfittare al massimo del vostro tempo tra questi paesaggi senza rivali farete meglio a portare l’attrezzatura giusta.

Veduta del fiume Paine River e le montagne innevate del massiccio del Paine, Patagonia, Cile. 
©Matt Munro/Lonely Planet
Veduta del fiume Paine River e le montagne innevate del massiccio del Paine, Patagonia, Cile. ©Matt Munro/Lonely Planet

Caldi e comodi

Il clima della Patagonia è influenzato sia dall’Antartide che dal campo di ghiaccio Patagonico Sud (un’enorme massa di ghiaccio, più grande anche della Death Valley Californiana). Per gestire quest’influenza dovrete prestare attenzione ai dettagli: saranno le piccole cose a fare la differenza.

L’investimento migliore che potrete fare saranno dei calzini di lana caldi e comodi: piedi caldi sono piedi che vi faranno fare lunghe camminate, marcando la differenza tra chilometri di meraviglia senza prezzo. Alcune paia in più saranno una manna dal cielo quando vi troverete in cammino senza possibilità di fare il bucato per giorni.

Evitate i pantaloni corti: gli arbusti spinosi sono numerosi e vi scorticheranno le gambe anche nelle giornate in cui le raffiche di vento gelido vi daranno tregua. Portate materiale termico sia per la parte superiore che inferiore del corpo, guanti leggeri, un cappello, strati isolanti (ad esempio di lana), attrezzatura per la pioggia e una giacca imbottita per le fredde notti.

Ma attenzione, il clima freddo non vi esonera da possibili problemi agli occhi o alla pelle. Occhiali da sole con un cordino che li fermi attorno al collo e crema ad alta protezione solare resistente all’acqua saranno fondamentali per proteggervi dal sole, anche perché il buco nello strato di ozono si trova proprio su Patagonia e Antartide, lasciandovi vulnerabili e non protetti.

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Escursionisti sul ghiacciaio del Perito Moreno, Patagonia Argentina. 
©padchas/Getty Images
Escursionisti sul ghiacciaio del Perito Moreno, Patagonia Argentina. ©padchas/Getty Images

Le scarpe giuste

Probabilmente potrete cavarvela con delle scarpe da ginnastica, per alcuni giorni. Ma solidi stivali antipioggia vi torneranno utili per attraversare ruscelli, passi innevati e strade costellate di pozzanghere. A proposito di ruscelli, se portate dei sandali, controllate che le suole siano sufficientemente robuste per le pietre dei fiumi.

Ghette di gore-tex torneranno utili, non solo perché vi terranno i piedi asciutti, ma anche perché eviteranno che i vostri pantaloni e i vostri scarponi si ricoprano di fango. Basterà poi sciacquarli la sera in un ruscello e lasciarli asciugare la notte.

L’ultimo accessorio del vostro outfit: le racchette da trekking. Quelle pieghevoli sono semplici da mettere in valigia e si riveleranno importanti per proteggere le vostre ginocchia in discesa, per darvi maggiore stabilità nell’attraversamento dei fiumi e ad ancorarvi al terreno quando il famoso vento della Patagonia inizia a soffiare.

Prepararsi per un giro da rifugio a rifugio

Sebbene il cuore autentico della Patagonia sia tutto selvaggio, ci sono alcuni percorsi che vanno da rifugio a rifugio. Il Parco Nazionale Torres del Paine in Cile e il Parco Nazionale Nahuel Huapi in Argentina offrono camminate tradizionali punteggiate di rifugi, cosa che implica un peso minore da caricarsi in spalla. Non avrete, infatti, bisogno di portarvi la tenda e, a Torres del Paine, neppure il sacco a pelo dato che sia il Fantastico Sur (fantasticosur.com) che il Vertices (verticepatagonia.com) a Torres del Paine offrono l’opzione di dormire con lenzuola e coperte. Premuratevi però di prenotare con largo anticipo.

Oltre all’equipaggiamento da trekking. Investite anche in uno zainetto ulteriore. Fate in modo di avere spazio a sufficienza per una sacca idrica, vestiti supplementari, un kit per le vesciche e del cibo. Il copri zaino? Lasciate perdere: è probabile che il vento ve lo porti via. Proteggete però il contenuto dello zaino dalla pioggia conservandolo in sacchetti di plastica. Lo zainetto può addirittura bastarvi se fate trekking nei pressi del Fitzroy in Argentina, dato che la maggior parte dei sentieri partono dal villaggio di El Chalten. 

Batterie a energia solare potranno mantenere in vita il vostro telefono e la vostra macchina fotografica, ma portatevi comunque un’ulteriore batteria per sicurezza. Le torce frontali sono utilissime  in mezzo alla natura, sui treni notturni e negli hotel senza lampade vicino al comodino.

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Il Perito Moreno al tramonto, Patagonia, Argentina.
©Matt Munro/Lonely Planet
Il Perito Moreno al tramonto, Patagonia, Argentina. ©Matt Munro/Lonely Planet

Campeggio selvaggio

Per andare all’avventura zaino in spalla è necessario trovare un equilibrio delicato: bisogna portare abbastanza da essere comodi ma non troppo che potrebbe impedire la camminata. L’unico modo di risolverla  è puntare sull’essenziale. Scegliete uno zaino comodo e capiente. Provatelo pieno di tutto l’occorrente e decidete di cosa potete fare a meno. Solitamente si tratta di un ricambio extra di vestiti. In genere è bene avere un set di vestiti da camminata e uno di vestiti da campo: è bello entrare in qualcosa di asciutto e relativamente pulito a fine giornata. 

È anche utile preparare lo zaino con una settimana di anticipo e provarlo su in percorso. Di solito al ritorno la maggior parte delle persone prova a risistemarlo per eliminare ancora qualcosa. E valutate l’acquisto di un borsone leggerissimo in cui mettere lo zaino per non sporcarlo durante i tragitti in bus e per evitare che le cinghie si impiglino ovunque.

Restrizioni da valutare prima di partire

In Cile, sia a Punta Arenas che a Puerto Natales sono state bandite le borse di plastica. Portate quindi delle borse della spesa in tessuto per andare al mercato, le potete anche utilizzare per organizzare i vostri averi. Lo stesso vale per bottiglie d’acqua e thermos.

Le lame sono vietate sugli aerei per cui ricordatevi che il coltellino svizzero che sarà la vostra miglior difesa contro una forma di formaggio dovrà andare nel bagaglio in stiva. Inoltre alcune compagnie aeree non vi faranno volare con fornellini da campeggio, per cui controllate prima di acquistare il biglietto. Sia gli accendini che le ricariche dei fornelli non possono assolutamente essere portati a bordo, ma li troverete nelle basi regionali come Punta Arenas, El Chalten or Bariloche.

Alla dogana anche alcuni snack possono creare problema. Il Cile ha regole rigide sull’importazione dei cibi per proteggere l’importante produzione agricola nazionale. Sono quindi proibiti frutti (anche frutta secca), prodotti caseari e carni straniere. La maggior parte di queste cose può essere acquistata nei negozi delle città principali una volta arrivati, mentre i villaggi più piccoli offrono una selezione più scarsa di prodotti. Da Tostadurias  potete fare rifornimento di frutta secca e noci. Barrette energetiche e integratori possono essere più difficili da trovare, quindi portate la vostra provvista, ma ricordate di dichiararla alla dogana.

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Le mappe sono una di quelle cose per cui vale la pena trovare spazio nello zaino. Patagonia, Argentina. 
©HagePhoto/Getty Images/Aurora Open
Le mappe sono una di quelle cose per cui vale la pena trovare spazio nello zaino. Patagonia, Argentina. ©HagePhoto/Getty Images/Aurora Open

Mappe e sistemi di navigazione

Ormai è piuttosto difficile perdersi, ma se usate un app con GPS fate in modo di partire avendo già scaricato le mappe. Non fate affidamento sul vostro telefono in caso di emergenza: nella maggior parte delle aree rurali della Patagonia non c’è copertura. Non fa male portarsi dietro anche delle mappe topografiche di qualità, che troverete in tutte le città principali.

L'immancabile: il nastro adesivo

Anche l’attrezzatura migliore non può competere con la preparazione e lo spirito di adattamento. E nastro adesivo. Portatene un rotolo infilato nella racchetta da trekking e la metà dei vostri problemi sono già risolti.

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