Come puntare alla gastronomia e risparmiare su altro in un weekend a Madrid

4 minuti di lettura

Vivo a Lisbona, in Portogallo, e di recente è nata in me la curiosità di visitare la vicina di casa spagnola. Così ho programmato un weekend a Madrid. Essendo uno scrittore e fotografo di cibo, cerco di non lesinare su mangiare e bere. Piuttosto, per bilanciare i costi, risparmio sulle attività non legate alla gastronomia, optando per musei gratuiti, mercati all'aperto e visite guidate che richiedono solo un contributo volontario.

El Rastro di Madrid
Al mercato di El Rastro di Madrid si fanno ottimi affari © Austin Bush
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Non avendo fretta, ho deciso di raggiungere Madrid in treno da Lisbona. Questa soluzione non è necessariamente più economica dell’areo (e comporta almeno due cambi e un’intera giornata di viaggio), ma ti regala tempo per leggere, ascoltare podcast e ammirare le meravigliose campagne portoghesi e un angolo poco visitato della Spagna.

Trovare un alloggio conveniente è stato l’unico aspetto frustrante dell’organizzazione. Gli hotel sono piuttosto costosi a Madrid e io mi sono deciso a prenotare abbastanza tardi, quindi con poche opzioni a disposizione, sono stato costretto a pagare un prezzo relativamente alto per una camera, anche se in posizione centrale.

Visto il costo dei taxi di Madrid, ho acquistato un pass da 10 corse della metro, ma ho preferito così spesso una lunga camminata (l’ennesimo piacere gratuito che regala Madrid) che non le ho neanche usate tutte.

Alla fine, ho speso di più di quanto avrei speso in un weekend simile a Lisbona, eppure Madrid non mi è sembrata così proibitiva e ho trovato quasi sempre un ottimo rapporto qualità-prezzo, soprattutto sul fronte cibo e bevande.

La Estación de Chamberí, la stazione fantasma della metropolitana di Madrid © Austin Bush
La Estación de Chamberí, la stazione fantasma della metropolitana di Madrid © Austin Bush

Spese pre-partenza

Biglietti del treno: 77,70€ per il biglietto andata e ritorno da Lisbona

Alloggio: 249€ per tre notti in una piccola stanza nel quartiere centrale di Chueca

Totale: 326,70€

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La Taberna de Ángel Sierra è in attività da un secolo ed è ancora considerata uno dei migliori tapas bar di Madrid © Austin Bush
La Taberna de Ángel Sierra è in attività da un secolo ed è ancora considerata uno dei migliori tapas bar di Madrid © Austin Bush

Spese durante il viaggio

Venerdi

22:30: arrivo alla stazione ferroviaria di Atocha di Madrid, dove acquisto un pass di 10 corse per la metro (8,60€). Dopo aver lasciato il bagaglio in hotel, mi dirigo verso l’antica vermutheria Taberna de Ángel Sierra per un’empanada di tonno in stile galiziano e un paio di bicchieri di vermouth (6,50€). Il locale rispetta la tradizione spagnola di offrire spuntini salati (olive, patatine, qualche fetta di prosciutto) di accompagnamento a ogni bevanda, alleggerendo il mio budget per il cibo.

Totale: 34,85€

Chocolatería San Ginés è uno dei posti migliori per gustare cioccolata calda e churros a Madrid © Austin Bush
Chocolatería San Ginés è uno dei posti migliori per gustare cioccolata calda e churros a Madrid © Austin Bush
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Sabato

09:00: inizio la giornata con churros e cioccolata calda nella leggendaria Chocolatería San Ginés (5,50€). Da lì, prendo la metropolitana fino alla Estación de Chamberí (ingresso gratuito), una stazione della metropolitana abbandonata che risale al 1919, ora restaurata e accessibile tramite una visita guidata. La visita è preceduta e seguita da un café con leche (2,50€), una sorta di caffellatte, in un bar a caso nelle vicinanze.

14:00: decido che il mio pranzo sarà itinerante e prevederà più soste nel quartiere di Chamberí. Prima tappa: boquerones, acciughe stagionate e una caña (birra piccola da 200/250ml) al leggendario bar di pesce El Doble (15,50€). Seconda tappa: quattro pintxos (tapas in stile basco) e un paio di bicchieri di txakoli, vino bianco leggermente frizzante, al ristorante basco Sagaretxe (15,40€). 

Il Sagaretxe è un bar di tapas in stile basco dove potete concederti una serie di pintxos © Austin Bush
Il Sagaretxe è un bar di tapas in stile basco dove potete concederti una serie di pintxos © Austin Bush

16:00: salto sulla metropolitana e torno in centro per fare un po’ di shopping. Compro un paio di alpargatas (9,75€), scarpe con suola in corda, note anche come espadrillas, da Casa Hernanz; un ricettario spagnolo (9,95€) da Casa del Libro, un paio di bottiglie di vermouth spagnolo e alcuni prodotti locali (35,55€) al supermercato del grande magazzino El Corte Inglés.

19:00: Il Centro de Arte Reina Sofía è gratuito il sabato dalle 19:00 alle 21:00, quindi ho compensato il costo dello shopping visitando uno dei miei musei preferiti in Europa senza spendere un euro.

21:30: La cena è a base di pimientos de padrón, piccoli peperoni verdi tipicamente spagnoli cotti con olio e sale, accompagnati da un bicchiere di vino rosso (20,10€) da Casa Toni, sulla chiassosa Calle de La Cruz, una strada che sembra quasi un quartiere a luci rosse.

Totale: 114,25€

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Il mercato di El Rastro si tiene ogni domenica e camminare tra i banchi è gratuito © Austin Bush
Il mercato di El Rastro si tiene ogni domenica e camminare tra i banchi è gratuito © Austin Bush

Domenica

10:00: la colazione prevede dolce e caffè (3,80€) a un grande classico della pasticceria madrileña, La Mallorquina. Con una breve camminata raggiungo El Rastro (gratuito), che si dice sia il più grande mercato delle pulci in Europa, dove trascorro un paio d’ore a studiare gli oggetti più disparati, dagli abiti di flamenco ai mobili vintage, e a curiosare nelle librerie di seconda mano.

13:00: è la hora del aperitivo (troppo presto per il pranzo in Spagna), quindi ordino un paio di bicchieri di Manzanilla accompagnati da olive e una tapa di acciughe salate (7,50€) da La Venencia, un bar specializzato in cherry che sembra uscito da altri tempi. Il pranzo vero e proprio è una porzione di callos, trippa in stile madrileno, qui servita con ceci, più un bicchiere di vino rosso, presso l’istituzione madrileña Casa Camacho (12€). 

Trippa e vino rosso a Casa Camacho, olive e sherry a La Venencia, acciughe stagionate e sidro a Los Asturianos © Austin Bush
Trippa e vino rosso a Casa Camacho, olive e sherry a La Venencia, acciughe stagionate e sidro a Los Asturianos © Austin Bush
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16:00: scelgo di trascorrere il pomeriggio presso l’enorme Museo Thyssen-Bornemisza (13€), l’unico museo per cui ho pagato l’entrata durante il viaggio.

21:00: Mi concedo una cena con i fiocchi a base di acciughe stagionate servite in olio d’oliva, pane, una bottiglia di sidro asturiano e un flan squisito preparato con formaggio fresco (28,70€) da Los Asturianos, un eccellente ristorante asturiano fuori dal centro città.

Totale: 65€


Lunedì

8:00: ultimo giro di churros e cioccolata calda (4,80€), questa volta da Las Farolas, prima di prendere il treno (o meglio i treni) per Lisbona.

Totale: 4,80€

Totale delle spese: 448,15€

Ovvero 199,15€ di spese durante la permanenza e 249€ di alloggio, a cui si devono anche aggiungere 77,70€ per i treni, per un totale di 525,85€.

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

Madrid Pocket

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