A spasso tra i borghi, le vigne e i boschi del Chianti senese
Se l'idea di rubare un po' di pace alla natura vi stuzzica, non c'è niente di meglio che un tour del Chianti senese per farne una scorpacciata. Colline, borghi, vigneti, piccole necropoli suggestive e laboratori di arte contemporanea saranno compagni di un'avventura alla scoperta di centri storici e panorami che sembrano disegnati da un pittore. Il tutto annaffiato da un bicchiere dell'iconico vino locale, ovviamente.
In quel vasto cuore di terra che si stringe tra Siena e Firenze si nascondono tesori. È il Chianti senese a custodirli tutti: lo fa tra i colli e i vigneti che si susseguono senza sosta e che soddisfano ogni tipo di palato, da quelli che cercano bontà enogastronomiche da portarsi a casa (o divorare sul posto) a chi invece ha deciso di esplorare i dintorni in sella a una moto o una bici. I colori dell'autunno che arriva rendono suggestivo anche il tour in auto, consigliato se volete spostarvi agevolmente tra i piccoli borghi medievali che incontrerete sul percorso. A piedi invece potrete scoprire i misteri del Chianti sotterraneo, con le necropoli etrusche che tratteggiano il territorio e sussurrano storie antiche tutte da immaginare, con vista su colli e poggi a ispirare la trama.
I borghi del Chianti senese e i loro tesori
Il viaggio comincia ad Ama, piccolo borgo con castello (e ristorante annesso) in cui fermarsi per fare una piccola degustazione all'inizio di questo tour. A Castellina in Chianti imparerete ad andare oltre le apparenze e a guardare al di là dell'architettura moderna frutto di un restauro in epoca recente, per raggiungere il centro storico e la bellissima Via delle Volte, corridoio medievale perfettamente conservato che, in epoca bellica, ha protetto la popolazione nei momenti più difficili. La Rocca campeggia nella piazza centrale di un paese che, da secoli, è incrocio di vie e passaggio di popoli. E c'è anche una chicca per gli appassionati di archeologia, in questo caso etrusca: il Tumulo di Montecalvario, risalente al VII secolo, si trova a pochi passi fuori da Castellina ad accogliere i visitatori e a sussurrare la storia delle quattro persone che vi sono sepolte. Il loro corredo funebre è stato saccheggiato, quindi tra le mura di questo piccolo tempio non resta che immaginare ciò che è stato, in un'atmosfera suggestiva da cui è impossibile non lasciarsi trascinare.
I 74 abitanti di Fonterutoli, borgo all'incrocio tra la Via Chiantigiana e quella Francigena, sono i custodi di una memoria storica che rende questo pezzo di Chianti autentico e reale. Le tipiche case in pietra della zona qui sono al loro meglio, perfettamente restaurate e conservate. Tra queste mura e nelle sue cantine è nata per la prima volta la dicitura "vino di Chianti" nel 1425 a opera di Lapo Mazzei, la cui stirpe, per 25 generazioni, ha spremuto grappoli per poi farne un impero vitivinicolo.
Tra i tesori del Chianti senese sono i panorami a luccicare più del resto. Tra le chicche in zona Castellina c'è una delle viste più suggestive sul paesaggio, cartolina di un territorio che sa essere allegro e malinconico allo stesso tempo. Vi basterà procedere verso Siena sulla SR222, svoltando a sinistra fino a Croce Fiorentina. Da lì, presa la Strada del Mandorlo, incontrerete una chiesa in stato di abbandono (Santa Maria in Colle), che però conserva ancora quel fascino che un tempo deve averla resa meta di pellegrini e amanti della natura. Dal balcone panoramico della Badiola si ammira un panorama che resiste, nonostante il tempo e l'incuria. Forse uno dei più belli di tutto il Chianti senese.
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A Volpaia le storie degli abitanti si incrociano con quelle degli ulivi e dei vigneti sui poggi circostanti. Un borgo che attira turisti, curiosi e golosi e che non può mancare in questo itinerario a spasso tra i colli del Chianti senese. Oltre a essere un centro vivo e perfettamente conservato Volpaia ha anche locali, osterie, macellerie e alberghi diffusi gestiti dai locali che lo rendono un punto ideale per muoversi nella zona. A Gaiole in Chianti si va anche (ma non solo) per rivivere l'atmosfera de L'eroica, competizione ciclistica ideata nel 1997 proprio da un local che celebra i campioni di questo sport. Servono una bici d'epoca, una maglia in lana colorata e la camera d'aria a tracolla per partecipare e ricreare l'atmosfera. E poi si va, pedalando sulle strade bianche in cui il cammino è slow e non c'è spazio per la fretta. Il progetto non è solo sportivo, ma di valorizzazione del territorio e non lesina viste incredibili su castelli perfettamente conservati: quello di Vertine osserva Gaiole dall'alto, mentre il Castello di Meleto cela passaggi segreti e stanze affrescate, tutte visitabili. Il Castello di Ama è fulcro di mostre di arte contemporanea e in quello di Brolio la storia del Chianti si interseca con quella della famiglia Ricasoli, che possiede la fortezza (che oggi offre anche un museo e un'osteria) da ben 35 generazioni.
Il viaggio nel Chianti finisce a Castelnuovo Berardenga, a due passi da Siena. Una chicca inaspettata per chi si prepara a visitare la città del Palio con ville storiche, borghi e l'immancabile vista sui colli. Da vedere in zona prima di abbandonarsi alle bellezze senesi: la pieve di Pacina, piccola chiesa etrusca intitolata a Bacco (Pacina deriverebbe da Pachna, che in etrusco vuol dire proprio Bacco); il Parco Sculture del Chianti, che ancora una volta soddisferà le voglie di chi ama circondarsi di opere contemporanee; infine, il minuscolo borgo di San Gusmé, gioiellino medievale in cui non c'è presente che tenga: qui è il passato a governare, perfetta sublimazione di un viaggio dal sapore vintage che non dimentica mai di stupire.