Casa Vicens: il capolavoro di Gaudí da non perdere

6 minuti di lettura

Isabella Noble, giornalista di viaggio di base a Barcellona esperta di Spagna, consiglia un monumento che di solito non si include in itinerario a chi vuole conoscere il grande architetto modernista Antoni Gaudí. 

Casa Vicens nel quartiere Gràcia di Barcellona
Casa Vicens nel quartiere Gràcia a Barcellona è la sintesi perfetta del lavoro di Antoni Gaudí © EQRoy / Shutterstock
Pubblicità

I monumenti modernisti di Barcellona hanno un posto nel cuore dei suoi abitanti e conquistano quello di milioni di visitatori ogni anno, rispecchiando l’anima della città tanto quanto gli sfiziosi piatti della cucina catalana.

Dalla fantastica La Pedrera alla stravagante Casa Batlló, molti sono firmati del celebre architetto catalano Antoni Gaudí (1852–1926), la cui impareggiabile eredità è strettamente intrecciata con l’identità di Barcellona.

Con così tanta offerta, è difficile decidere da dove cominciare a esplorare la capitale della Catalogna, soprattutto con tempo e budget a disposizione limitati. Molti viaggiatori si dirigono subito verso la famosa chiesa di Gaudí, la Sagrada Família, ancora in costruzione da oltre 140 anni. L’imponente bellezza di questo colossale monumento è innegabile, ma c’è molto di più da scoprire della sconfinata eredità di Gaudí. Le creazioni principali dell’architetto punteggiano l’elegante quartiere L’Eixample, ma anche i quartieri più tranquilli a nord della città nascono discrete meraviglie. 

Coppia passeggia per Barcellona
La Sagrada Familia è una delle principali attrazioni di Barcellona © Johnny Greig / Getty Images

Avrete sentito parlare della Sagrada Familia...

Iniziata nel 1882, la Sagrada Família è sia il fiore all’occhiello del patrimonio artistico di Gaudí che il più grande tempio del Modernismo di Barcellona. Svetta sulle strade che si diramano a nord di Dreta de L’Eixample ed è una festa di torri, facciate finemente scolpite, vetrate scintillanti, pilastri simili ad alberi e forme ispirate alla natura. È stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco e una volta completata sarà alta 172,5 m e conterà 18 torri. La fine dei lavori è prevista intorno al 2032, giusto in tempo per il 150esimo anniversario.

Quando Gaudí morì dopo essere stato investito da un tram nel 1926, solo una piccola parte dell’edificio era stata completata, tra cui la facciata della natività (Fac Ana del Naixement) e la cripta neogotica (dove fu sepolto il genio). Da allora la missione di Gaudí è stata portata avanti fedelmente, basandosi ove possibile sui suoi modelli originali (anche se molti di questi sono andati persi durante la guerra civile spagnola).

C’è un motivo per cui La Sagrada Família è il monumento più visitato della Spagna. Ha attirato 3,4 milioni di visitatori nel 2022 e ha raggiunto il record di 4,5 milioni negli anni precedenti alla pandemia di COVID-19. Gaudí ha dedicato 43 anni della sua vita a costruirla ed è una tappa imperdibile in un viaggio a Barcellona.

Se volete evitare le folle (è praticamente impossibile vederla con poca gente) e il prezzo minimo di 30€ per l’ingresso e preferite scoprire gli albori della carriera di Gaudí, dirigetevi nel quartiere di Gràcia per visitare un capolavoro meno conosciuto che ha aperto al pubblico solo pochi anni fa. 

Pubblicità
Architettura modernista a Gràcia, Barcellona
Ammirate gli incredibili colori di Casa Vicens a Barcellona © Artur Debat / Getty Images

... ma Casa Vicens offre la perfetta esperienza modernista

Passeggiando lungo la modesta Carrer de les Carolines di Gràcia, è impossibile non avvistare una curiosa villetta dai muri rossi adornata di torrette, balconcini e piastrelle gialle e turchesi. Questa è Casa Vicens, la prima commissione indipendente di Antoni Gaudí, una lussuosa casa estiva costruita tra il 1883 e il 1885 per il ricco commerciante e agente di cambio Manuel Vicens i Montaner, in quella che allora era una zona verde e poco popolata.

Ci sono voluti tre anni e i numerosi sforzi degli architetti José Antonio Martínez Lapeña, Elías Torres e David García per trasformare Casa Vicens in un monumento visitabile. La casa ha finalmente aperto al pubblico nel 2017 ed è un gioiello poco noto rispetto alle altre attrazioni di Gaudí sparse per Barcellona. Nel 2022, ha accolto 126.632 visitatori e molti dei barcellonesi stessi devono ancora visitarla per la prima volta.

Gaudí aveva solo 30 anni quando il progetto venne avviato. Fresco di laurea in architettura, scelse materiali e tecniche tradizionali (cartapesta, piastrelle, sgraffito, travi in legno) sfruttandoli in modo altamente innovativo per creare una delle prime meraviglie del movimento modernista catalano. Dai giardini pieni di palme ai bagni rivestiti di preziose piastrelle, l’intero luogo è un tripudio di colori che combina elementi moreschi, neoclassici e vari stili architettonici di influenza asiatica. Entrando nella sala de fumadors al piano terra, con le sue elaborate nicchie muqarnas blu e oro, viene subito in mente l’Alhambra di Granada.

Come sempre nelle opere di Gaudí, la natura è la fonte di ispirazione centrale. Gli inconfondibili specchi bordati da una cornice di piastrelle raffiguranti le calendule fanno una prima comparsa in queste sale nel 1880. Le porte di ferro hanno la caratteristica forma delle palme locali e ogni stanza è progettata per replicare i giardini all’esterno della casa, con motivi frondosi che raffigurano viti e piante di passiflora.

Dopo aver esplorato la grande sala da pranzo del piano terra (dove sono ancora esposti i mobili in legno originali progettati da Gaudí) e il portico coperto (rinfrescato da una fontana), proseguirete fino alle tre camere da letto e alla terrazza soleggiata del primo piano. All’ultimo piano, potete ammirare i modelli della casa e una collezione di lettere di Gaudí, per poi riemergere sul tetto.

Se avete apprezzato le linee morbide di La Pedrera e di Casa Batlló (entrambe degli inizi del XX secolo), o avete ammirato le forme naturali della Sagrada Família dall’esterno, Casa Vicens vi apparirà sorprendentemente diversa. Tuttavia, altri elementi di Casa Vincens sono diventati ricorrenti nelle creazioni successive e più celebri dell’architetto: gli infiniti motivi ispirati al mondo vegetale, le volte catalane nel seminterrato e la terrazza sul tetto con le torri angolari. Gaudí progettò anche i suggestivi giardini di Casa Vicens che originariamente includevano una fontana monumentale purtroppo demolita nel 1946. 

Dettagli di Casa Vicens, Barcellona
Lasciatevi stupire dalla preziosità delle piastrelle © Getty Images
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Tuttavia, è importante sottolineare che Gaudí ha progettato solo metà dell’edificio. La parte est della casa è opera dell’architetto catalano Joan Baptista Serra de Martínez, che nel 1925 fece ampliare la proprietà sul terreno una volta occupato da un convento: guardando con attenzione, si nota infatti una sottile differenza nelle piastrelle delle pareti esterne. Con i recenti lavori di restauro, è stata integrata nella nuova sezione del XX secolo una scala contemporanea dipinta di bianco che si è aggiudicata numerosi premi.

Una volta fatto il pieno di Casa Vicens, passeggiate per la vivace Gràcia, nota per le allegre piazze, i bar che servono vermouth (io adoro Bodega Neus e La Vermu), le eleganti boutique indipendenti, i bar specializzati in caffè (provate SlowMov o El Noa Noa) e il meraviglioso Mercat de la Llibertat (un’altra bellezza modernista, firmata da Francesc Berenguer i Mestres). 

Consigli pratici

Casa Vicens è aperta tutti i giorni dalle 10:00 (gli orari di chiusura variano in base alla stagione) ed è facilmente raggiungibile con l’efficiente metropolitana di Barcellona (prendete la L3 direzione Fontana o Lesseps). Può essere saggio prenotare i biglietti in anticipo (adulti 17€, bambini gratis), in particolare per partecipare al tour (21€) condotto da guide molto coinvolgenti che contribuiscono a dare vita all’edificio e permettono di conoscere il suo contesto storico.

Leggi anche:

Pubblicità
Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Spagna
Condividi questo articolo
Pubblicità