8 luoghi del Centro America che ancora non avete visitato
Mari cerulei e verdi foreste, splendide rovine maya e vulcani fumanti. L’America Centrale sembra uscita da una fiaba, e invece è tutto vero. E oltre alle mete gettonate, ci sono luoghi ricchi di mistero che aspettano i viaggiatori più curiosi: eccone 8 da non perdere.
Toledo District, Belize
Chi visita il Deep South del Belize ha la straordinaria occasione di conoscere nello stesso momento la cultura maya antica e quella contemporanea. Più del 60% della popolazione del Toledo District, infatti, è di origine maya; vive sparsa in oltre 30 villaggi e si è impegnata a fondo per preservare la propria cultura e mantenerla viva.
Big Falls e Indian Creek
Lungo la Southern Highway, a circa 32 km da Punta Gorda, Big Falls è un piccolo villaggio che offre diverse attrattive culturali ed esperienze avventurose. È un buon punto di partenza per il circuito culturale di Toledo che comprende San Miguel e San Pedro Columbia.
San Pedro Columbia
Circa 32 km a nord-ovest di Punta Gorda si trova il villaggio di San Pedro Columbia, la più grande comunità maya kekchi al di fuori del Guatemala.
San Antonio
San Antonio, la più grande comunità mopan maya del Belize, fu fondata nel XIX secolo da un gruppo di agricoltori di San L is Rey, nel Petén, in Guatemala. In seguito i coloni tornarono a San Luis Rey per prendere una statua di legno di san Luigi che portarono nel nuovo insediamento. La statua si trova ancora oggi nella bella chiesa di pietra di San Antonio, con splendide vetrate colorate che riportano nomi italiani e irlandesi (furono donate dai parrocchiani di una chiesa di St Louis, in Missouri).
Blue Creek
In parte maya kekchí e in parte maya mopan, Blue Creek è diviso in due dall’omonimo fiume, un grazioso corso d’acqua dalle acque verdi-azzurre. Nella giungla che ricopre le colline circostanti vivono numerose aluatte, il fiume è abitato da lontre e ci sono molte iguane verdi. I viaggiatori apprezzano la visita a Blue Creek e amano in particolare le grotte e le passeggiate nella giungla.
Guide e prodotti consigliati:
Perquín, El Salvador
Una visita all’ex quartier generale del Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional (FMLN, Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale) nella cittadina di montagna di Perquín è di fondamentale importanza per riuscire a comprendere la brutale guerra civile che ha imperversato nel paese. Fu fra queste colline che l’opposizione si guadagnò il suo più leale sostegno, e nonostante i vigorosi bombardamenti i militari non furono in grado di sgominare le forze della guerrilla. La cittadina di per sé è piccola ma la meravigliosa foresta di pini che la circonda si intravede a ogni angolo, il clima di montagna è gradevole e il museo sulla guerra trasforma questa gita in uno dei momenti più importanti e suggestivi del viaggio in El Salvador per molti visitatori.
Parque Nacional Coiba, Panamà
Fatta eccezione per le Galápagos in Ecuador e Isla de Coco in Costa Rica, al largo della costa americana del Pacifico esistono pochi posti in grado di competere con il Parque Nacional Isla de Coiba sotto il profilo dell’esoticità. Questo parco si estende sui 503 kmq di Isla de Coiba che, sebbene si trovi nel Golfo de Chiriquí, ad appena 20 km dalla costa, è un vero e proprio mondo perduto di ecosistemi incontaminati, con una fauna unica nel suo genere.
Abbandonata a se stessa nel XX secolo perché sull’isola vi era una colonia penale, Coiba offre ai viaggiatori la possibilità di fare escursioni nella foresta pluviale e primaria e di dedicarsi allo snorkelling e alle immersioni in un parco marino che ospita specie sempre più ra- re. Tuttavia, dal momento che non ci sono infrastrutture turistiche, occorre darsi molto da fare (e sborsare parecchi dollari) per riuscire a raggiungere l’isola. Isla de Coiba è stata dichiarata parco nazionale nel 1991, e nel 2005 è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.
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Sarteneja, Belize
Se siete arrivati in Belize in cerca di scintillanti acque azzurre, squisito pesce fresco, foreste ricche di animali selvatici e prezzi abbordabili, Sarteneja è il posto che fa per voi. Questo minuscolo villaggio di pescatori e costruttori di barche, vicino alla punta nord- orientale della terraferma del Belize, costituisce una base affascinante da cui esplorare i tesori della regione, sia in mare sia nella giungla.
Non perdetevi la vicina Shipstern Nature Reserve, una grande riserva naturale che tutela 111 kmq di foreste semidecidue, paludi, lagune e fasce di mangrovie costiere, ha il quartier generale 5 km a sud-ovest di Sarteneja, lungo la strada per Orange Walk. Situata in una zona di transizione tra le foreste tropicali del Centro America e l’ecosistema più secco tipico dello Yucatán, la riserva presenta un mosaico di habitat molto raro in Belize. È possibile pernottare all’interno della zona protetta.
Trujillo, Honduras
L’isolata e impavida Trujillo rappresenta il confine estremo dell’entroterra honduregno: di qui in poi c’è soltanto la giungla, praticamente priva di strade, della Mosquitia e per questo motivo si respira un’aria da città di frontiera. La posizione è magnifica, con le montagne imponenti sullo sfondo e davanti l’ampio arco disegnato dalla Bahía de Trujillo: una distesa blu che vide le vele di Colombo e di tanti bucanieri celebri. Trujillo vanta una storia piuttosto interessante, bellissime spiagge nei dintorni e una placida atmosfera caraibica che non troverete in altri luoghi lungo la costa settentrionale dell’Honduras.
Con una breve passeggiata nel centro storico di Trujillo vi farete un’idea del suo passato tumultuoso. Il Parque Central è circondato da belle case di legno in stile caraibico e dall’affascinante vecchio forte si gode di una bella vista sulla baia.
Circa 5 km a est di Trujillo, la Laguna de Guaimoreto è una riserva naturale attraversata da una rete di canali e con foreste di mangrovie che offrono riparo a numerose specie di uccelli, piante e animali (tra cui gli schivi manati). Migliaia di uccelli migratori, inoltre, transitano di qui tra novembre e febbraio. Si possono noleggiare barche a remi o canoe (e persino qualcuno che remi al posto vostro) nei pressi del vecchio ponte tra Trujillo e Puerto Castillo.
Cayos Perlas (Pearl Keys), Nicaragua
I Cayos Perlas hanno le spiagge più belle di tutto il Nicaragua: bianchissime, ombreggiate da palme e lambite da acque turchesi. Situate nel Mar dei Caraibi a 30 km da Laguna de Perlas, in origine le perle erano 18, ma l’innalzamento delle acque ha ridotto il loro numero ad appena 10 e altre potrebbero scomparire in futuro.
Un tempo di proprietà dei miskito e dei creoli, alcuni di questi cayos sono stati acquistati da investitori stranieri – illegalmente secondo la gente del posto, frustrata per la mancanza dei posti di lavoro promessi e per l’apparente indifferenza da parte degli imprenditori nei confronti della grave crisi che queste spiagge si trovano ad affrontare.
Se non avete la fortuna di alloggiare presso l’esclusivo resort Calala Island, visiterete l’arcipelago nel corso di un’escursione in giornata da Laguna de Perlas, oppure trascorrerete una notte sulla spiaggia nell’ambito di un tour organizzato. In entrambi i casi, non perdetevi questa sfolgorante catena di piccole isole caraibiche, il luogo più vicino al paradiso che il Nicaragua possa regalare.
Caño Negro, Costa Rica
Pochissimi viaggiatori si spingono fino al limitare dei bassopiani settentrionali del Costa Rica. Questa rete di lagune ospita circa 365 specie di uccelli, un autentico paradiso per gli appassiona- ti di birdwatching. Il remoto Refugio Nacional de Vida Silvestre Caño Negro, che si estende su una superficie di 102 kmq, attira da tempo i pescatori dell’inafferrabile pseudospigola, che può raggiungere i 18 kg di peso, e gli appassionati di birdwatching, che sperano di avvistare qualche rarissimo uccello acquatico. Dato il considerevole abbassamento del livello dell’acqua durante la stagione secca, gli uccelli (e i pesci) finiscono per concentrarsi in poche zone ben delimitate che si prestano perfettamente a fare fotografie e a pescare.
Grazie al miglioramento delle condizioni stradali, oggi i tour operator sono in grado di offrire escursioni a Caño Negro da ogni parte del paese. Tuttavia, farete un’esperienza molto più interessante andando al parco con un’auto a noleggio (o con un autobus di linea) e ingaggiando una guida locale nel villaggio di Caño Negro. In questo modo non solo risparmierete, ma il vostro denaro finirà direttamente nelle mani della gente del posto.
Sambú, Panamà
Situato in riva al fiume, il villaggio di Sambú (a volte indicato come Boca de Sábalo sulle cartine) è un posto interessante, popolato di emberá, wounaan, interioranos (o mestizos) e cimarrones (discendenti degli schiavi africani che fuggirono e trovarono rifugio nella giungla). Piuttosto urbanizzato e popoloso per gli standard del Darién, si rivela una buona base per visitare le comunità native stanziate lungo il fiume più a monte e per assaporare il ritmo di vita lento della giungla.
Da Sambú, i visitatori possono programmare piacevoli escursioni attraverso il ponte sul Río Sábalo fino al villaggio gemello di Puerto Indio (con il permesso degli emberá e dei wounaan) e vedere petroglifi o foreste di mangrovie. Un altro villaggio emberá che merita una visita è Bayamón, a sud. Bocaca Verano è una vicina laguna con coccodrilli e una ricca avifauna.