8 esperienze da vivere sull'isola di Dominica

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Il Commonwealth della Dominica è un paradosso. La nazione insulare, appartenente all'arcipelago delle Piccole Antille nel Mar dei Caraibi, offre una tregua dal caos frenetico della vita, ma il terreno montuoso pieno di gole profonde, la vegetazione rigogliosa, gli infiniti percorsi escursionistici e i fiumi impetuosi la rendono anche un paradiso per avventure outdoor estreme. Ma a noi piacciono le contraddizioni e abbiamo stilato una lista di esperienze indimenticabili da vivere nella Dominica.

trekking dominica
Trekking lungo il Waitukubuli National Trail © Tom Madge-Wyld / iStock Editorial / Getty Images Plus
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Non aspettatevi una schiera di resort di lusso affacciati su spiagge di sabbia bianchissima. L’ingrediente magico della Dominica sta nel suo essere così selvaggia, caratteristica che le ha conferito il soprannome "isola della natura". Per aiutarvi a pianificare il vostro viaggio, ecco la nostra guida alle migliori cose da fare sull’isola di Dominica. 

Esperienza in Dominica, tra snorkeling, spiagge e cascate

1. Immergetevi nella cultura kalinago

I kalinago sono i discendenti degli indigeni precolombiani delle Piccole Antille, un popolo che raggiunse l’autosufficienza con i prodotti della natura. Sono circa 3000 i kalinago che vivono nei 1.500 ettari di terra riservati alla tribù sul lato orientale della Dominica. La tribù è guidata da un consiglio composto da sei membri e un capo. Numerosi tour offrono la possibilità di immergersi nella cultura kalinago più autentica, svelando la storia, i rituali e i costumi dei primi abitanti dell’isola e costituiscono una fonte di reddito per la comunità. Vengono organizzate sia visite di mezza giornata che soggiorni nella riserva in alloggi tradizionali o ajoupa fatte di legno e foglie.

Consiglio da local: provate i gamberi al latte di cocco cotti alla griglia e serviti su una foglia di eliconia e sorseggiate un estratto di manioca.

boiling lake, dominica
Escursione al secondo lago di vapore più grande al mondo nella Dominica © Shutterstock / Joseph Thomas Photography
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2. Visitate il lago di vapore

Il lago di vapore, o Boiling Lake, sull’isola di Dominica è una meta molto frequentata dai turisti, a ragion veduta. L’escursione inizia a Laudat, un piccolo villaggio nascosto nell’entroterra dell’isola. A seconda della vostra prestanza fisica, ci vorranno due o quattro ore per raggiungere il secondo lago di vapore più grande al mondo (60m di larghezza). All’apparenza, il sentiero sembra molto fattibile, ma noi consigliamo di affidarsi a una guida per orientarsi tra tratti rocciosi e fangosi e crinali impervi. Il lago è un calderone bollente di liquido grigio ardesia che sfiata vapore. Come dopo ogni camminata lunga e faticosa, sarete felici di sapere che il viaggio di ritorno sembra molto più veloce.

Consigli pratici: riempite la borraccia al fiume Breakfast, sarà l’unica fonte di acqua fresca durante l’escursione. 


3. Trekking lungo il Waitukubuli National Trail

Non si può dire di aver veramente visitato la Dominica se non si è percorso almeno una sezione del Waitukubuli National Trail (WNT). L’iconico trekking di 185km attraversa tutta l’isola partendo dall’estremo nord, a Scott’s Head, e serpeggiando attraverso gli spettacolari paesaggi montuosi la fitta foresta pluviale, per concludersi nel Cabrits National Park. Il WNT è l’unico sentiero escursionistico di lunga percorrenza nei Caraibi. Ognuna delle 14 sezioni presenta una sfida, quindi se non vi sentite pronti ad affrontare l’intero percorso, scegliete un tratto più breve da esplorare. Il livello di difficoltà varia da sezioni piacevoli e adatte alle famiglie a sezioni impegnative per escursionisti navigati. Per completare l’intero trail ci vogliono due settimane. ma è un’esperienza indimenticabile, tra cascate, fiumi, villaggi kalinago, corridoi cimarroni e molti altri siti storici e naturali. È sempre consigliato affidarsi a una guida o unirsi a un gruppo.

Consigli pratici: 365 fiumi solcano l’isola, quindi è inevitabile imbattersi in un corso d’acqua durante una camminata. Procedete con cautela. Le rocce sono scivolose e le forti piogge causano inondazioni improvvise. 

snorkeling dominica
Immergetevi o fate snorkeling per ammirare lo Champagne Reef © blue-sea.cz/Shutterstock

4. Tuffatevi nell’effervescente Champagne Reef

Un’immersione nelle acque attorno allo Champagne Reef regala la sensazione di nuotare in un enorme bicchiere di champagne grazie alle mille bollicine dei gas vulcanici. Le sfumature dorate della barriera corallina alimentano ulteriormente l’illusione. Gli appassionati di snorkeling rimarranno inoltre estasiati di fronte alla frotta di coloratissime creature marine che lo popolano: pesci trombetta, pesci pappagallo, polpi, razze, pesci pipistrello, tartarughe e cavallucci marini. Le spugne dalle sfumature rosa, azzurre, gialle e viola regalano un effetto caleidoscopio.

Consigli pratici: lo Champagne Reef si raggiunge da una spiaggia di ciottoli, quindi non aspettatevi di sdraiarvi sulla sabbia a fine nuotata, ma sappiate che il Donny’s Beach Bar vi attende con i suoi rum e le sue prelibatezze culinarie tipiche per aiutarvi a recuperare le energie e per fornirvi qualche suggerimento sui migliori siti d’immersione nei paraggi. 

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cascate trafalgar, dominica
Immergetevi nelle piscine delle Trafalgar Falls © Alamy Stock Photo

5. Trascorrete una giornata alle Trafalgar Falls

Le cascate gemelle si trovano a soli 20 minuti di auto dalla capitale della Dominica Roseau, ad ovest del Morne Trois Pitons National Park. Una breve passeggiata di 10-15 minuti attraverso la foresta pluviale conduce a un punto panoramico da dove è possibile ammirare le cascate in tutta la loro maestosità. Conosciute localmente come Papa (quella di sinistra) e Mama (di destra) hanno ognuna le proprie caratteristiche uniche. Papa è alta quasi 40 metri, mentre Mama "solo" 23, ma sputa un getto d’acqua più potente. Fatevi un bagno nelle piscine calde alla base delle cascate. Prestate molta attenzione, i massi scivolosi rendono la camminata insidiosa e impegnativa. Incamminatevi presto per godere della luce migliore.

Consiglio da local: se siete appassionati di fauna selvatica e piante rare, includete una sosta ai Papillote Tropical Gardens, all’inizio del sentiero.


6. Rilassatevi sulla spiaggia di Pointe Baptiste

Il tour dei 365 fiumi che bagnano la Dominica è senza dubbio spettacolare. Ma la spiaggia di Pointe Baptiste è un degno concorrente. Raggiungete in auto il villaggio di Calibishie, sulla costa nord-orientale dell’isola, un paradiso appartato dove ci si può rilassare in santa pace. Le acque sono basse, tiepide e tranquille, ideali per i bambini, e la conformazione rocciosa delle Red Rocks concede un po’ di privacy alle coppiette: sono una formazione naturale che abbraccia la costa nord-orientale affacciandosi sull’Oceano Atlantico.

Consiglio da local: esplorate il lato dolce della Dominica nella vicina fabbrica di cioccolato Pointe Baptiste Estate. Questa piccola attività a conduzione familiare offre tour in cui si racconta il processo che trasforma le fave di cacao in gustose tavolette di cioccolato. 

una piscina color smeraldo in mezzo alla radura, dominica
Emerald Pool sull’isola di Dominica ha fatto da ambientazione a numerosi film © radek6 / Getty Images
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7. Sguazzate nella Emerald Pool 

La Dominica è un tripudio di sfumature verdi, dalle fitte foreste alla piscina luminescente e opportunamente chiamata Emerald Pool, "piscina smeraldo", alimentata dallo zampillo alto 12 metri di una cascata. Le tonalità verde smeraldo sono il riflesso del fogliame e delle rocce ricoperte di muschio che la circondano, senza ostacolare la luce del sole. Il sentiero che conduce alla piscina inizia a Pont Cassé, un piccolo villaggio al centro dell’isola, e prosegue all’interno del Morne Trois Piton National Park. È facilmente accessibile. Salite su un minibus locale e comunicate all’autista la vostra destinazione. C’è un parcheggio se preferite arrivare con la vostra auto a noleggio. Due punti panoramici offrono un’ottima opportunità per scattare foto, ma se volete farvi una nuotata, tenete conto che nei pressi si trovano bagni e spogliatoi. Lo scenario potrebbe sembrarvi familiare se avete visto il film Pirati dei Caraibi. L’acqua è fredda, anche nelle giornate più calde. ma non molto profonda, quindi non saltate dalle rocce più alte e non fate tuffi azzardati.

Consiglio da local: a circa 15 minuti di distanza dal vicino Castle Bruce si trova l’Islet View Restaurant & Bar, un ristorante che offre una splendida vista sulla baia e una cucina sopraffina.

8. Esplorate le strade di Roseau

Roseau è una piccola città concentrata nella parte sudoccidentale dell’isola, situata tra Morne Bruce, il Mar dei Caraibi e il fiume Roseau. Avventuratevi alla scoperta della pittoresca capitale a piedi. Iniziate dal Mercato Vecchio, vivace centro di trattative commerciali in epoca coloniale, oggi centro dedicato all’artigianato dove i venditori maneggiano saponi, oli, accessori fatti a mano e spezie profumate. Il Dominica Museum si affaccia sull’oceano ed espone manufatti storici e reperti culturali in un allestimento curato dal più importante storico dell’isola, Lennox Honychurch. Purtroppo, i giardini botanici hanno subito ingenti danni quando nel 1979 l’uragano David si è abbattuto sull’isola, ma vantano ancora 16 ettari ricoperti di 50 tipi diversi di specie vegetali. Salite a piedi fino a Morne Bruce per godere della vista indimenticabile e dopo la discesa rinfrescatevi in uno dei luoghi di ritrovo affolati di local sorseggiando birra Kubuli.

Consigli pratici: i pass turistici sono molto convenienti. Un abbonamento di una settimana comprende l’ingresso a tutti i siti all’interno del sistema di parchi nazionali e a numerose altre attrazioni naturali al prezzo di 12€.

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Destinazioni in questo articolo:

Caraibi
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