Visitare Firenze, il Lungarno

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Con alcuni dei musei e delle basiliche più straordinari e importanti al mondo, un passato potente e glorioso e un presente vivace, modaiolo e internazionale, Firenze è considerata a buon diritto uno dei luoghi da visitare in Toscana e in assoluto nel mondo intero. Non una volta sola, però. Perché per capire davvero questa città elegante, e a volte persino indisponente, per scoprire i punti da cui osservarla per coglierne tutte le sfumature di bellezza, c’è bisogno di tempo. Quella che vi proponiamo è una prospettiva inedita di Firenze vista dal fiume, dal suo Lungarno, per un approccio che partendo dai grandi classici vi porti a nuove scoperte. 

Panorama di Firenze e del suo Lungarno ©Sergey Novikov/Shutterstock
Panorama di Firenze e del suo Lungarno ©Sergey Novikov/Shutterstock
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Attraverso l’Arno nel centro di Firenze

Per i novelli visitatori come per gli aspiranti fiorentini d’adozione, il punto di partenza di un itinerario sul Lungarno non può che essere il più iconico monumento di Firenze: il Ponte Vecchio. Mentre passeggiate fra le luccicanti vetrine di orafi che attenteranno alle vostre finanze, considerate che questa solida struttura dal 1345 non è mai stata abbattuta né dalle furiose piene dell’Arno (merito dei tre ampi archi, che hanno evitato l’accumularsi dei detriti fra i piloni), né dalle devastazioni delle guerre mondiali, tradizione vuole grazie alla sua bellezza (anche se teorie meno poetiche attribuiscono a strategie belliche la scelta dei tedeschi, nel 1944, di abbattere tutti i ponti tranne questo). I primi negozi a popolare il ponte furono le botteghe dei macellai e dei pescivendoli, finché nel XVI secolo il granduca Ferdinando I impose che i locali commerciali (nel frattempo ampliati con stanze aggettanti sul fiume) fossero occupati da orafi e gioiellieri: i loro discendenti sono ancora qui, accanto alla terrazza con il busto di Benvenuto Cellini. 

All’estremità nord del ponte, il Lungarno degli Archibusieri vi conduce in pochi minuti dritti al Piazzale degli Uffizi. Prima di immergervi in un ipnotico viaggio nella bellezza nella Galleria degli Uffizi, dove potrete perdervi tra le opere di Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo, Michelangelo e Raffaello, passerete attraverso un incantevole porticato sul fiume: sulla vostra testa corre un tratto del Corridoio Vasariano, eredità di un’aristocrazia che non voleva mischiarsi alla plebe. Lungo circa 760 m, questo passaggio sopraelevato che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti passando sopra gli Uffizi e l’Arno fu progettato dal Vasari nel 1565 per permettere ai granduchi di spostarsi tra le loro residenze cittadine lungo un corridoio privato. 

Una deviazione dal Lungarno verso il centro storico di Firenze è d’obbligo per chi non ha mai visto la città: alle spalle degli Uffizi si apre la cinquecentesca Piazza della Signoria, dominata dal superbo esempio di architettura medievale che è Palazzo Vecchio. Poco più a nord ci sono tutti i must dei posti da visitare a Firenze, tra cui il Complesso del Duomo di Santa Maria in Fiore, dove resterete a bocca aperta al cospetto della Cattedrale, della Cupola del Brunelleschi e del Campanile di Giotto. 

Tornate a volgere lo sguardo verso il fiume all’altezza del Ponte di Santa Trinita, tra Lungarno degli Acciaiuoli e Lungarno Guicciardini. Molto meno affollato del vicino Ponte Vecchio, questo attraversamento sull’Arno costruito nel 1567 è probabilmente il più amato dai fiorentini. Sarà che da qui si gode di un colpo d’occhio fenomenale sul suo omologo più famoso (e non è raro trovare qualcuno che se lo gusta sdraiato sulla sommità dei contrafforti) o sarà che attraversandolo dal centro si arriva in un istante nel cuore dell’Oltrarno; fatto sta che, con la sua linea elegante e le statue delle stagioni che lo adornano, è un luogo – soprattutto al tramonto – dal fascino imperdibile.

Unitevi quindi ai fiorentini e valicate anche voi il ponte per raggiungere l’Oltrarno.

Corridoio Vasariano, veduta del Lungarno degli Archibusieri ©Efired/Shutterstock
Corridoio Vasariano, veduta del Lungarno degli Archibusieri ©Efired/Shutterstock

La riva sinistra del fiume Arno: San Frediano e l’Oltrarno

Attraversato l’Arno, Firenze cambia volto: qui la città si fa più verde e ariosa, le boutique di moda si trasformano in botteghe artigiane e gli eleganti caffè ottocenteschi spariscono per far spazio a movimentati locali e bar dove spassarsela fino a tardi. I più originali e talentuosi artigiani metropolitani vi attendono nei vicoletti dell’Oltrarno, dove troverete calzolai e sarti, pellettieri e disegnatori di gioielli, ceramisti e vetrai che vi tenteranno con le loro creazioni stilose e originali. Ad appagare la vostra sete di arte e cultura ci penseranno invece la Basilica di Santo Spirito e la strepitosa raccolta d’arte di Palazzo Pitti, alle cui spalle l’immenso Giardino di Boboli garantisce un’immersione nel verde. 

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Per assaporare l’anima più popolare di Firenze, volgete verso Borgo San Frediano, uno dei pochi rioni della città a essere rimasto uguale a se stesso nel tempo: oggi come secoli fa è animato da decine di laboratori artigiani. Fate una passeggiata tra i suoi vicoli, visitate la barocca Chiesa di San Frediano in Cestello, curiosate tra le enormi statue dello studio e galleria d’arte Romanelli (anche se non potete permettervi di comprare un pezzo, apprezzerete l’atmosfera di questa ex chiesa consacrata all’arte scultorea dal 1829è) e, se siete in vena di degustazioni veraci, spingetevi fino al Trippaio di San Frediano. All’estremità del borgo si apre Porta San Frediano (Via Pisana), antico varco nelle mura difensive: conserva ancora l’enorme portone quattrocentesco in legno bullonato. Oltrepassata la porta, troverete due localini per una sosta rilassante: in Lungarno Soderini 2, il Circolo la Rondinella è lo storico circolo ricreativo ospitato nel Torrino di Santa Rosa, che vi rapirà con il suo giardino alberato sotto cui scorre l’Arno (lì a due metri); a breve distanza, in Lungarno di Santa Rosa, il Santarosa Bistrot ha tavoli e sdraio all’ombra dei giardini adiacenti le mura e un dehors che sembra una limonaia. 

San Frediano e Oltrarno visti da Palazzo vecchio ©kavalenkava/Shutterstock
San Frediano e Oltrarno visti da Palazzo vecchio ©kavalenkava/Shutterstock
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In bicicletta lungo l’Arno fino al Parco delle Cascine

I lungarni del centro fiorentino sono per ampi tratti coperti da piste ciclo-pedonali e, se amate pedalare, potrete costeggiare il fiume verso ovest fino alla più grande area verde della città: il Parco delle Cascine, alle spalle della Stazione di Santa Maria Novella. Accodatevi ai fiorentini che con la bella stagione popolano gli ampi prati, si abbandonano a pantagruelici picnic e si godono il fresco sotto gli alberi. In bici riuscirete agevolmente a esplorare ogni angolo di questa tenuta, nata come riserva di caccia dei Medici e aperta al pubblico nel 1776. Se vi venisse voglia di un tuffo rinfrescante, potete immergervi alle Pavoniere, la più antica piscina della città, con due tempietti neoclassici a bordo vasca, se invece sentite che è la vostra giornata fortunata, scommettete sul cavallo vincente nel vicino Ippodromo del Visarno: non si sa mai che vi ripaghiate la vacanza in città! A metà del parco, la Palazzina Reale (Piazzale delle Cascine) è un bell’edificio in stile neoclassico progettato nel 1765. Dalla palazzina una breve passeggiata vi porterà a uno dei nuovi hub di creatività a Firenze: la Manifattura Tabacchi, in Via della Cascine. Il gigantesco complesso è al centro di un progetto di riqualificazione che si pone due obiettivi: reinserire i suoi spazi ex industriali nel ciclo sociale ed economico della città e creare un centro dedicato ad accogliere chi fa della creatività il proprio lavoro, in continuità con la tradizione di eccellenze artistiche e artigiane che anima Firenze dal Rinascimento.

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Se il tempo è poco

Se avete poco tempo per destreggiarvi tra i tanti e meravigliosi posti da visitare a Firenze in un giorno, potete optare per una gita in barchetto, l’imbarcazione tradizionale che serviva per ‘pescare’ la sabbia (la rena) necessaria alla costruzione dei palazzi della città. Contattate l’Associazione dei Renaioli di Firenze, che da maggio a settembre organizza gite su prenotazione.

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