Un weekend nella Praga più insolita
Allontanandovi un poʼ dai consueti itinerari, nella capitale della Repubblica Ceca potrete scoprire luoghi, quartieri alla moda, angoli nascosti e oasi di pace che spesso solo i praghesi conoscono. A patto di non attardarvi troppo nel centro storico, Patrimonio dellʼUmanità dell’Unesco! Ecco qualche idea per scoprire una Praga alternativa.

Al superturistico Castello di Praga preferite la fortezza di Vyšehrad, dove furono incoronati tutti i re di Boemia. Arroccata su una collina che domina la città e la Moldava, è una delle mete amate dai praghesi per le passeggiate del weekend. Per imitarli, prendete la metropolitana per Vyšehrad e risalite V Pevnosti, via punteggiata di antiche porte.
Non perdetevi la Rotonda di San Martino (XI secolo) e fate una camminata sui bastioni e nel parco, poi entrate nella basilica per ammirare i suoi colorati dipinti art nouveau. Nel cimitero adiacente riposa, tra gli altri, il pittore Alfons Mucha. Scendete i gradini fin sulle rive della Moldava per ammirare gli edifici cubisti in Libušina 3 e in Rašínovo 6, 8 e 10, sul lungofiume. Questo per quanto concerne il patrimonio segreto. Ma Praga ha molti altri pregi: è uno spirito libero, una città cosmopolita, attenta alla natura e resiliente, come lʼex presidente Václav Havel. Tutte qualità che percepirete seguendo il filo conduttore di questo breve soggiorno fuori dai soliti schemi.

Dentro un bunker antiatomico dell’era comunista
A Praga lʼera sovietica ha lasciato un migliaio di rifugi antiatomici, spesso invisibili. Nei seminterrati dellʼHotel Jalta si trova, per esempio, un insospettabile bunker in grado di accogliere 150 persone! In caso di attacco, il rifugio doveva ospitare gli alti dirigenti comunisti, e lʼalbergo sarebbe stato costruito solo ed esclusivamente per dissimularlo. Partecipando a una visita guidata vi sarà possibile vedere lʼinfermeria e la sala operatoria, lʼarsenale e la stazione di ascolto che ai tempi della paranoia comunista era utilizzata dalla polizia segreta per spiare i clienti dellʼhotel.
All’arrembaggio delle isole sulla Moldava
Ignorate dai turisti ma assai frequentate dai praghesi, le circa dieci isole sulla Moldava hanno tutte unʼatmosfera diversa e meritano la deviazione, magari per uscire in pedalò a Žofín o per ascoltare un poʼ di jazz nellʼeccellente club di Dĕtský. Con la sua graziosa piazza, le case secentesche e un museo dʼarte moderna, Kampa (foto p258) è forse lʼisola più romantica. Un poʼ oltre, la grande Štvanice ha belle chiuse e un bacino per fare il bagno nella Moldava nella parte est e ritrovi più alternativi in quella ovest, tra cui un teatro, una birreria allʼaperto e un locale di musica elettronica.

Un giro in Vietnam al Mercato di Sapa
Titolari di quasi tutti i negozi di alimentari di quartiere, i vietnamiti sono la terza comunità straniera più rappresentata in Repubblica Ceca. Perciò per andare in Vietnam non occorre prendere un aereo. Basta una semplice corsa in metropolitana (linea C, Kačerov) e poi in autobus (n. 113, Sídliště Písnice) per raggiungere la ʼPiccola Hanoi di Pragaʼ, un mercato allʼingrosso e al dettaglio nella parte sud della città con bancarelle e locali dove mangiare phó (zuppa), bò bún o bánh cuõn (una delicata crêpe di riso farcita). Un angolo di Asia in Europa, che tuttavia non vi impedirà di gustare i trdelník, i deliziosi dolci cotti attorno a una barra di legno.
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In compagnia degli hipster di Holešovice
In questo ex quartiere industriale, gli hipster oggi hanno rimpiazzato gli operai. Fonderie, birrerie e mattatoi sono stati infatti convertiti in gallerie dʼarte, ristoranti e bar dalla gradevole atmosfera. Non perdetevi il dirigibile Zeppelin di 42 m ʼincagliatoʼ sul tetto di una fabbrica, la sede dellʼeccellente Centro delle Arti Contemporanee DOX, o ancora il Vnitroblock, un ibrido tra centro culturale, libreria, bistrò e concept store nascosto in una grande fabbrica in mattoni.

L’arte come provocazione
Da trentʼanni lo scultore David Černý scuote Praga con le sue opere disseminate in ogni angolo della città. A Zizkov, i Miminka Babies, inquietanti bebè senza volto, si arrampicano sulla Torre della televisione e gattonano nel cortile del Museo Kampa. Davanti allʼambasciata tedesca cʼè una Trabant con quattro gambe che passeggia. Nel Passaggio Lucerna, unʼimprobabile statua equestre del re Venceslao penzola dal soffitto. A Národní třída, gli specchi che compongono una testa gigante di Franz Kafka rimodellano in continuazione il viso dello scrittore evocando La metamorfosi, mentre allʼangolo tra Na Perštýně e Husova troverete Sigmund Freud sospeso a una trave.