Tra mosaici e storia: cosa vedere a Madaba, la città biblica della Giordania
Madaba, nel cuore della Giordania, è una città affascinante dove la storia antica convive con la vita moderna. Conosciuta come la “città dei mosaici”, Madaba è una tappa imperdibile per chi desidera scoprire il paese andando oltre Petra e il deserto del Wadi Rum. Situata nel centro del Paese, nel Governatorato di Madaba, questa antica città della Giordania è ricca di tesori archeologici, testimonianze religiose e scorci autentici.

Madaba: cosa vedere tra mosaici e chiese storiche
La parte più interessante di Madaba è la città vecchia, ubicata sulla sommità della collina, mentre la zona moderna si trova lungo la Strada dei Re. Per raggiungere il centro seguite le indicazioni per il centro visitatori o per uno qualsiasi degli alberghi. La maggior parte dei turisti si mette diligentemente in fila per visitare la Chiesa di San Giorgio, prestando ben poca attenzione al resto di Madaba. E questo è un bene per i visitatori perspicaci e accorti, che possono così esaminare con calma gli altri splendidi mosaici della città senza essere disturbati dalla calca.
La Chiesa di San Giorgio e cartina-mosaico
Questa chiesa greco-ortodossa del XIX secolo dall’aspetto piuttosto modesto custodisce un tesoro degli albori della cristianità. Immaginate l’emozione provata nel 1884 quando i costruttori cristiani si imbatterono nei resti di un’antica chiesa bizantina sul sito di edificazione della loro nuova chiesa. In mezzo ai calcinacci, sopravvissuto a distruzioni, a incendi e all’incuria, il mosaico che essi scoprirono non era uno dei tanti, ma aveva una straordinaria importanza: a oggi, esso rappresenta infatti la più antica cartina della Palestina tuttora esistente e fornisce numerose informazioni storiche sulla regione.

Realizzato nel 560 d.C., il mosaico è corredato da 157 scritte (in greco) che indicano i principali luoghi biblici del Medio Oriente, dall’Egitto alla Palestina. In origine era lungo da 15 a 25 m e largo 6 m, ed era formato da oltre due milioni di tessere. Nonostante gran parte del mosaico sia andata perduta, ciò che resta trasmette comunque il senso di maestosità dell’intera opera. Il venerdì e la domenica la chiesa apre alle 7 per la messa (alla quale possono partecipare anche i visitatori); durante la funzione, però, non è permesso vedere il mosaico.
Accanto alla chiesa, potete visitare anche il Madaba Museum, un piccolo ma interessante museo che raccoglie mosaici, ceramiche e reperti archeologici trovati in zona. La città è anche sede della Chiesa di San Giovanni Battista, con una cripta sotterranea e una terrazza panoramica che offre splendide vedute sui tetti di Madaba.
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Siti archeologici e natura nel Governatorato di Madaba
A seguito degli accurati lavori di restauro e scavo condotti all’inizio degli anni ’90, è stato possibile istituire il Parco Archeologico, un museo all’aperto che ospita una collezione di rovine e pregevoli mosaici rinvenuti nella zona di Madaba. Fa parte del sito anche la Chiesa della Vergine Maria, che fu costruita nel VI secolo e venne scoperta sotto il pavimento di una casa nel 1887. Il mosaico centrale, che si pensa risalga al 767 d.C., è un capolavoro di decorazioni geometriche. Appena entrati nel complesso vedrete un mosaico del I secolo a.C. proveniente da Machaerus, considerato il più antico della Giordania. Seguite la passerella a destra, sopra la strada romana che un tempo correva da est a ovest collegando le porte della città ed era delimitata da un colonnato. Proseguite costeggiando i mosaici, sbiaditi ma raffinati, della Chiesa del Profeta Elia (costruita nel 607 d.C.), fermandovi ad ammirare i dettagli (notate l’uccello verde), e poi scendete nella cripta risalente al 595 d.C.
Terminata la visita della cripta, vi ritroverete di fronte a un’ampia struttura coperta che custodisce alcuni dei mosaici più interessanti del sito, tra cui quelli della Sala di Ippolito, una villa bizantina dell’inizio del VI secolo. Notate in particolare le quattro stagioni raffigurate agli angoli e le magnifiche decorazioni che riproducono motivi floreali e uccelli. La sezione centrale rappresenta Fedra e Ippolito, i personaggi della tragedia greca di Euripide che narra del loro amore incestuoso. La parte superiore raffigura Adone accanto a un’Afrodite a seno nudo che sculaccia un birichino Eros alato; vicino a queste figure compaiono le tre Grazie, figlie di Zeus, che rappresentano la gioia, la prosperità e la bellezza.
Un’altra tappa importante è Umm al-Rasas, sito Patrimonio UNESCO che conserva rovine romane, bizantine e islamiche, tra cui spettacolari mosaici ben conservati in una chiesa del VIII secolo.

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Esperienze locali: librerie, moschee e sapori
Oltre ai siti religiosi, Madaba sorprende anche per la sua vivacità culturale. Non perdete una sosta alla Kawon Bookstore, una libreria-caffetteria accogliente, perfetta per una pausa tra un monumento e l’altro. Tra i luoghi di culto più importanti della città spicca la King Hussain Mosque, una delle moschee principali, che riflette l’identità multiculturale di Madaba.
Dove dormire a Madaba e consigli utili
La città offre diverse soluzioni, dagli hotel boutique nel centro storico a guesthouse familiari immerse nella quiete. Madaba è anche un ottimo punto di partenza per esplorare il resto del Paese e si trova a solo mezz’ora da Amman.
Un consiglio pratico: acquistate il Jordan Pass, che include l’ingresso a molte attrazioni in tutta la Giordania, incluso il Monte Nebo e Umm al-Rasas, e spesso copre anche il visto d’ingresso.