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Jordan Tourism Board

Destinazione Giordania: il meglio da vivere outdoor

5 minuti di lettura

Se pensate che la Giordania sia un posto dove visitare solo siti archeologici vi sbagliate di grosso: è vero, il fascino di Petra è impareggiabile, i castelli del deserto sono perle uniche al mondo, le città romane fanno compiere un viaggio nel tempo di duemila anni, ma vi basterà allontanarvi dalla civiltà per godervi una natura potente e selvaggia e per scoprire un volto inaspettato di questo paese. Quindi, mettete nello zaino abbigliamento tecnico, scarpe da trekking, una borraccia e seguiteci in questo itinerario. Vi porteremo a esplorare i wadi, a fare trekking nel deserto, a raggiungere Petra in modo decisamente avventuroso e, soprattutto, a scoprire il volto più adrenalinico e lontano dagli stereotipi di questa destinazione grandiosa.

Nel Wadi Mujib
Nel Wadi Mujib
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Esplorare i wadi tra calate vertiginose e tuffi nelle pozze d’acqua

Iniziate il vostro viaggio esplorando i wadi, i canyon spettacolari scavati nella roccia da antichi fiumi. Se per voi è il primo approccio con questo tipo di attività, cominciate dal Wadi Mujib, ma non pensate che sia una semplice passeggiata: dovrete risalire le acque del torrente sfidando la corrente, aggrappandovi a corde fisse, salendo delle scale a pioli e superando rocce e altri ostacoli per arrivare a tuffarvi sotto l’acqua scrosciante della cascata finale. Una volta entrati nel canyon vi ritroverete in un ambiente spettacolare, le pareti di roccia hanno profili sinuosi tinti da colori rossastri e si lanciano verso l’alto con una verticalità solenne che ricorda le cattedrali gotiche.

Un tuffo nel Wadi Salayta
Un tuffo nel Wadi Salayta

Se siete alla ricerca di esperienze più adrenaliniche, affidatevi a una guida, verificate di avere una preparazione fisica adeguata e fatevi accompagnare nel Wadi Salayta. Solo il tratto da percorrere in fuoristrada per raggiungere il punto di partenza dell’escursione vale il viaggio: lasciata la strada asfaltata, la poderale che scende all’inizio delle gole regala panorami indimenticabili sulle montagne riarse dal sole che abbracciano il Mar Morto, dove il silenzio è interrotto solamente dai rapaci che volteggiano nel cielo. E nel canyon vi attendono tuffi nelle piscine d’acqua naturali, calate con la corda per raggiungere i punti più profondi, scivoli d’acqua che sono scariche di adrenalina pura.


Ma l’asticella può essere alzata ancora, e non di poco: tra i tanti canyon che ricamano questa parte della Giordania, il Wadi Zarqa Ma’in riesce a mettere alla prova anche i più esperti. Dopo la discesa lungo un sentiero abbastanza esposto, ci sono tre calate la cui spettacolarità è direttamente proporzionale all’altezza. Superate i timori, mettete in stand-by le vertigini, attrezzatevi di una buona dose di coraggio accompagnata da un filo di incoscienza, ma soprattutto seguite pedestremente tutte le indicazioni della guida, e proverete sensazioni mai vissute prima.

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Al Wadi Zarqa Ma’in
Al Wadi Zarqa Ma’in

Vi ritroverete sospesi nel vuoto a 50 metri di altezza, vi calerete di fianco a una cascata spettacolare con un salto di roccia di oltre 30 metri, passerete dentro a un’altra cascata e resterete appesi a volteggiare con il cuore in gola per l’emozione dirompente. Una volta terminata l’escursione, potrete tirare il fiato e rilassarvi nelle calde acque termali che vi accoglieranno nel regno del relax.

Fare trekking nel cuore del deserto del Wadi Rum

Oltre al suo aspetto che lo fa assomigliare a Marte, il Wadi Rum ha un’altra caratteristica che lo rende unico: le montagne, che sembrano incoronare le enormi distese sabbiose e che all’alba e al tramonto si tingono di riflessi dorati. Ammirarle dal basso, magari facendo una gita con un fuoristrada, a dorso di cammello o a piedi, può regalare grandi soddisfazioni e infondere un senso di pace e serenità, ma per conoscerle davvero il modo migliore è provare a fare un trekking per arrivare in vetta testando la consistenza ruvida della roccia con i piedi e con le mani.

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Nel Wadi Rum
Nel Wadi Rum

Sì, perché sulle montagne del Wadi Rum non si cammina solamente, si fa piuttosto quell’attività che gli esperti definiscono ‘scrambling’, una via di mezzo tra escursionismo e alpinismo, che richiede l’utilizzo delle mani per superare alcuni tratti più impegnativi e, a volte, anche della corda per assicurarsi nei passaggi più esposti. Se volete provare uno di questi, il trekking per raggiungere il Jabal Burdah è quello che fa per voi: accompagnati dalla guida e indossati casco e imbrago, vi ritroverete a cercare il miglior appiglio, la rientranza giusta sulla quale appoggiare il piede, il passaggio migliore tra strette pareti di roccia. Dopo circa un’ora e mezza di questa avventurosa salita, la ricompensa sarà il ponte di roccia sospeso nel vuoto a oltre 50 metri d’altezza con una vista che spazia a 360 gradi sulle alture del deserto e sulla sabbia dai colori cangianti che sfumano dal rosso al giallo.

Arrivare a Petra percorrendo il Back Trail

Dimenticata per secoli, l’antica città di Petra è una delle meraviglie del mondo: se cercate un modo inconsueto per arrivare a posare gli occhi sul Tesoro, godendo di paesaggi spettacolari incamminatevi sul Back Trail, il sentiero che parte dalla vicina Piccola Petra proprio per raggiungere la Città Rosa. Il percorso, in totale lungo circa 20 km, non è molto impegnativo e offre scorci pazzeschi sulle montagne che incoronano Petra.

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Il Monastero di Petra. Credits Vadim_N / Shutterstock
Il Monastero di Petra. Credits Vadim_N / Shutterstock

Pareti rocciose e scalini scavati nella roccia vi accompagneranno fino al Monastero, il monumento che apparirà quasi a sorpresa dietro l’ultima curva svelando le sue imponenti geometrie. Da qui, potrete scendere gli oltre 800 gradini della scalinata che vi porteranno nel cuore di Petra, tra le Tombe dei Re, il Teatro Romano e tutti gli altri monumenti in un crescendo di emozioni che culminerà con il Tesoro.

Nella zona umida di Azraq: tra orici e bufali d’acqua

Per un incontro ravvicinato con la natura incontaminata della Giordania portatevi ad Azraq: il nome di questa cittadina significa azzurro, perché un tempo sorgeva sulle sponde di un lago e di un’estesa area paludosa.

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Bufali d’acqua ad Azraq
Bufali d’acqua ad Azraq

Sebbene oggi queste paludi non esistano più, quest’area è divenuta una riserva naturale tutelata dalla Royal Society for the Conservation of Nature, l’organizzazione volontaria indipendente dedita alla conservazione delle risorse naturali della Giordania, che lavora per ripristinare gli equilibri naturali della zona umida nella quale è possibile avvistare l’orice d’Arabia, i bufali d’acqua e diversi altri animali a rischio di estinzione.

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Giordania
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