Cosa fare in Giordania: 8 posti per sorprendenti avventure acquatiche nel deserto

7 minuti di lettura

Epici paesaggi desertici, gente ospitale e antiche rovine sono le attrattive più ovvie della Giordania, ma se si osserva con maggiore attenzione ci si rende conto che, nonostante l’ambiente arido, il regno è anche ricco di oasi rigogliose, dal fiume biblico ai bagni nel sale e a segrete piscine naturali nelle gole. Ecco otto posti in cui scoprire la vita acquatica della Giordania.

Cosa fare in Giordania, Mar morto
Un bagno nelle acque salatissime del Mar Morto ©OlesyaBaron/Shutterstock
Pubblicità

Giordania, cose da vedere


1. Galleggiare sul Mar Morto, il punto più basso della terra


Situato a oltre 430 metri sotto il livello del mare, il Mar Morto, una delle più spettacolari meraviglie della natura del pianeta, è il punto più basso sulla superficie terrestre. Il fondale marino è ancora più profondo e in certi punti scende fino a 377 metri. Ma non potrete immergervi in profondità: l’elevata salinità del Mar Morto (il contenuto di sale è pari al 33%) vi farà tornare subito in superficie, senza contare che andare sott’acqua è molto doloroso per gli occhi. Stendetevi invece sulla schiena, rilassatevi e galleggiate sulla superficie tenendo in mano un giornale o un libro. Raccogliete sotto i piedi un po’ di fango del Mar Morto, ricco di sali minerali, e spalmatevelo sul corpo, poi risciacquatevi con un bagno in mare o una doccia d’acqua dolce.

Best tours in giordania
Le acque delle sorgenti termali di Ma’in assorbono il calore del deserto © ostill / Shutterstock


2. Un bagno nelle sorgenti termali di Ma’in


Mentre percorrete la strada tortuosa che scende tra le montagne rosso-brune del deserto, l’aria si fa più fresca e dal verde fondovalle si alzano palme rigogliose. Non è un miraggio, ma la gradita vista di una vera oasi, le sorgenti termali di Ma’in. Queste cascate e sorgenti termali naturali, che ai tempi della Bibbia pare fossero il luogo preferito da re Erode per fare il bagno, godono di altrettanta popolarità tra i visitatori del XXI secolo. Le cascate si formano grazie alle piogge invernali che interessano gli altopiani della Giordania e raggiungono temperature superiori ai 45°C. Il vicino Ma’in Hot Springs Hotel and Spa è un resort tranquillo e rigenerante che sfrutta al meglio la sua eccellente posizione nell’oasi. Potete prenotare un rilassante trattamento nella spa per accedere alla piscina termale privata, oppure andare alle terme pubbliche insieme ai gitanti giornalieri locali.

Pubblicità
giordania mar rosso, cosa vedere
Il breve tratto di costa giordana sul Mar Rosso è un posto fantastico per le immersioni subacquee e lo snorkelling © ShaharShabtai / Shutterstock


3.Avventure subacquee lungo la costa giordana del Mar Rosso


Gli appassionati di snorkeling si divertiranno un mondo nelle acque del Mar Rosso, dove si vedono murene, pesci pagliaccio che sfrecciano dentro e fuori dagli anemoni e variopinti pesci tropicali che nuotano tra le barriere coralline in buona salute situate lungo i venti chilometri del litorale giordano. Uno dei posti migliori per esplorare il mondo sommerso è l’Aqaba Marine Park, un’area marina protetta lungo la costa orientale, raggiungibile in barca dal porto di Aqaba o via terra percorrendo la Beach Highway. La temperatura dell’acqua (25°C), la buona visibilità e la ricca vita marina offrono condizioni ideali per lo snorkeling in ogni periodo dell’anno, anche se nei mesi estivi sulla terraferma può fare molto caldo.


4. Gli antichi acquedotti di Petra


Oltre a essere ottimi mercanti, i nabatei di Petra avevano anche eccezionali doti di ingegneri idrogeologici. Grazie al loro acume nella gestione dei sistemi idrici locali, riuscirono a creare preziose oasi e ad assicurare il controllo economico dell’antica rotta commerciale dell’incenso, che collegava l’Arabia all’Europa e all’Africa. Queste conoscenze consentirono ai nabatei di sopravvivere e fiorire nella città rosa di Petra, che pure era situata a una certa distanza dai fiumi e a otto chilometri dalla fonte d’acqua del Wadi Musa.

Camminando lungo il Sig, la stretta gola che conduce a Petra, si possono ancora vedere le testimonianze dell’ingegnosità dei nabatei: dighe di protezione dalle inondazioni, terrazzamenti, canali, bacini di decantazione, acquedotti, sistemi di raccolta dell’acqua piovana, sorgenti e cisterne. I canali e gli acquedotti scavati nella roccia lungo il Sig avevano il compito di convogliare l’acqua nel cuore di Petra, rifornendo quotidianamente di acqua dolce gli abitanti di questa terra altrimenti arida.

Cosa vedere a Petra in Giordania
La spettacolare opera dei nabatei in fondo al Siq di Petra © BalintKasza / 500px
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.


5. Le piscine naturali del Wadi Al Hidan a Madaba


Lo sviluppo del turismo d’avventura in Giordania sta portando alla ribalta mete molto frequentate dalla gente del posto, come il Wadi Al Hidan a Madaba. Questa gola di basalto nero gode di grande popolarità tra gli escursionisti amanti del brivido e gli appassionati di canyoning, ed è anche entrata a far parte del Jordan Trail, un sentiero escursionistico aperto di recente che attraversa tutto il paese. Tre cascate, una delle quali offre uno scivolo acquatico di roccia, alimentano delle fresche piscine naturali sul fondo dello stretto canyon. È consigliabile prenotare la visita con un certo anticipo, perché è stato posto un limite al numero giornaliero di visitatori allo scopo di proteggere questo ambiente molto delicato.


6. Sulle tracce dei personaggi biblici lungo il Giordano


Il fiume Giordano ha un ruolo importante per l’ebraismo e il cristianesimo, in quanto si ritiene che le tribù d’Israele lo abbiano attraversato al seguito di Giosuè e che Gesù sia stato battezzato da Giovanni Battista nelle sue acque. A Betania, oltre il Giordano, il sito del battesimo, gli archeologi stanno effettuando scavi su antiche chiese, rovine e grotte che potrebbero essere state utilizzate da Giovanni Battista.

Visitare il Giordano consente ai fedeli su entrambe le sponde del fiume – Israele e i Territori Palestinesi su quella occidentale, la Giordania su quella orientale – di soffermarsi per un momento di riflessione, o addirittura di vivere l’esperienza del rito del battesimo per immersione. A causa degli sbarramenti e delle deviazioni realizzati a monte, il Giordano non ha più l’ampiezza e la profondità di un tempo, e in certi punti è più simile a un ruscello. Programmate il viaggio in primavera per approfittare del bel tempo, delle temperature gradevoli e della possibilità di ammirare i fiori del deserto e di assistere alle celebrazioni della Pasqua cristiana.

Pubblicità
AzraqWetlandReserve in Giordania
Avvistate uccelli migratori nella AzraqWetlandReserve © AmeerFirdausZulkeflee / Shutterstock


7. Birdwatching nella Azraq Wetland Reserve


Nella Azraq Wetland Reserve, appena fuori Amman, si possono avvistare il fringuello del deserto, l’usignolo di fiume e l’allodola beccocurvo. Quello che una volta era un ampio bacino di distese fangose, paludi e pozze d’acqua si è ridotto nel corso del tempo fino a diventare una piccola riserva nel deserto orientale della Giordania. Azraq è diventata zona protetta nel 1978 ed è ancora oggi un luogo di sosta per gli uccelli migratori in viaggio tra l’Africa e l’Eurasia grazie a un sistema di sorgenti artificiali. Puntate il binocolo mentre attraversate la palude camminando senza fare rumore su passerelle di legno rialzate, oppure acquattatevi per avvistare gli uccelli senza farvi vedere.


8. La sorgente di Lawrence nel Wadi Rum


Le poche sorgenti d’acqua annidate tra le alte pareti rocciose del Wadi Rum, paesaggio stupendo e surreale, sono circondate da un panorama rosso che ricorda quello di Marte. Particolarmente rinomata è la Sorgente di Lawrence, situata appena sopra il villaggio di Rum, nei pressi delle rovine di un antico tempio nabateo. La sorgente deve il suo nome al leggendario scrittore inglese. T.E. Lawrence, che la citò nel suo libro I sette pilastri della saggezza.

Fermatevi sotto la sorgente durante un’escursione a dorso di cammello o un tour del Wadi Rum in fuoristrada e salite a piedi lungo le rocce fino a raggiungere dopo 15 minuti alcuni alberi bassi e degli arbusti verdi. Come descritto da Lawrence, questo verde “paradiso largo solo un metro e mezzo” profuma di menta selvatica e offre un momento di refrigerio e magnifiche vedute sul deserto del Wadi Rum. Se vi ritroverete a canticchiare le note della colonna sonora del film Lawrence d’Arabia, non preoccupatevi: trovare l’acqua nel deserto è sempre un buon motivo per festeggiare.

Una veduta del Wadi Rum dalla Sorgente di Lawrence
Una veduta del Wadi Rum dalla Sorgente di Lawrence © Richard Yoshida / Shutterstock
Pubblicità

Cosa mangiare in Giordania

Una delle cose da fare in Giordania è bere il tè con i cordiali abitanti del posto. Oltre a questo, la cucina giordana condivise diverse specialità tipiche arabe, come falafel e hummus (entrambi a base di ceci). Non potete lasciare il paese senza prima aver assaggiato, almeno, mansaf (riso, agnello e yogurt per quello che è considerato il piatto nazionale giordano) e maqluba (ancora riso ma stavolta accompagnato da carne e verdure grigliate).

Quando andare in Giordania

Le “stagioni intermedie” rappresentano, senz’ombra di dubbio, i periodi migliori per visitare la Giordania. In primavera e in autunno, infatti, eviterete i rigori dell’inverno e le impietose temperature dell’estate. Con la doverosa eccezione del Mar Rosso, dove il clima resta mite durante tutto l’anno.


Prima di organizzare il tuo viaggio, ricordati di verificare le condizioni di entrata e uscita dal paese sul sito ufficiale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale Viaggiare Sicuri.

Pubblicato nel e aggiornato nel

Destinazioni in questo articolo:

Giordania
Condividi questo articolo
Pubblicità