Viaggio in Giordania: non solo Petra. Idee per trovare la sintonia perfetta in giro per il Paese

Redazione Lonely Planet
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Il fascino di Petra, la città scolpita nella roccia eppure in grado di emanare tutta la seducente magia del Medio Oriente. Il dinamismo urbano di Amman, baluardo di un mondo aperto al dialogo e all’accoglienza. E poi altri innumerevoli tesori tutti da scoprire perlustrando i millenni di storia che costituiscono l’inarrivabile bagaglio culturale della Giordania. Tutto questo prima di fare prove di galleggiabilità nelle benefiche e salatissime acque del Mar Morto. In Giordania ci sono molti modi per trovare la sintonia giusta: ve ne raccontiamo alcuni.

Petra, un colpo d’occhio grandioso. Credits tenkl / Shutterstock
Petra, un colpo d’occhio grandioso. Credits tenkl / Shutterstock
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Petra: vietato mancare

Questa splendida creazione del genio dei nabatei continua a essere una meta imprescindibile. Qualunque sia il modo in cui arriverete qui, vi diamo subito un consiglio per ottenere il meglio dalla vostra esperienza e dal vostro tour. La magia di Petra si percepisce nel modo più suggestivo non al livello del terreno, ma salendo a piedi sulle sue mistiche alture. Raggiungibili attraverso antiche scalinate, questi altopiani una volta sacri offrono uno scorcio imperdibile su magnifici paesaggi desertici.

Questa città scavata nell’arenaria giordana è uno dei grandi poli magnetici del turismo mondiale, ma cercate di includere nella visita anche una digressione alla cosiddetta Piccola Petra, che dista meno di 10 km. Il suo nome ufficiale è Siq Al Barid (Gola Fredda) e gli archeologi ritengono che fosse una stazione commerciale e di rifornimento per le carovane di cammelli dirette qui. 

Beduini nel Wadi Rum. Credits rontav / Shutterstock
Beduini nel Wadi Rum. Credits rontav / Shutterstock

Wadi Rum: sensazioni cinematografiche

Nella Giordania meridionale, vi attende la seconda grande icona di questo paese, il Wadi Rum, il deserto di Lawrence d’Arabia immortalato da David Lean nel celebre film. Il Wadi Rum corrisponde perfettamente all’idea che tutti hanno del deserto: torrido in estate, rigido in inverno, implacabile e capriccioso quando il sole spacca la superficie tormentata dei siq (le gole rocciose) all’alba o quando annulla la separazione tra cielo e sabbia al tramonto. Per avventurarsi qui è d’obbligo essere ben preparati e curare a fondo tutti gli aspetti dell’organizzazione.

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Il Tempio di Ercole ad Amman. Credits Georgios Tsichlis / Shutterstock
Il Tempio di Ercole ad Amman. Credits Georgios Tsichlis / Shutterstock

Da Amman al Mar Morto: tutto all’insegna di relax e benessere

D’accordo, Amman non ha alle spalle la storia millenaria di altre città del Medio Oriente – se le antiche vestigia che ancora conserva, come il Tempio di Ercole, non vi bastassero, fate un pieno di antichità romane nella vicina Jerash -, ma possiede molte attrattive che vi indurranno a fermarvi per un po’ prima di proseguire il viaggio per Petra, il Mar Morto o il Wadi Rum. Questa è una delle capitali in cui è più facile e gradevole assaporare l’atmosfera mediorientale. Non perdete soprattutto il centro storico: ai piedi delle numerose colline e dominato dalla maestosa Cittadella, custodisce rovine romane, un museo di livello internazionale e il vivace fermento delle moschee, dei suq e dei caffè, cuore della vita quotidiana dei giordani.

Dopo un’immersione nella vita urbana di Amman, godetevi quella nelle salutari acque del Mar Morto, poco più a sud. Situata 408 m sotto il livello del mare – il punto più basso della Terra – questa distesa d’acqua interna contiene sali minerali usati da tempo immemorabile per le loro benefiche proprietà dermatologiche. Facendo il bagno, scoprirete di avere piccoli tagli o graffi di cui non vi eravate accorti (non radetevi prima di immergervi) e se vi dovesse entrare un po’ d’acqua negli occhi preparatevi a un bel bruciore. L’aspetto più divertente però è questo: nel Mar Morto non si può esattamente ‘nuotare’, quanto piuttosto galleggiare, perché l’elevata salinità rende impacciati i movimenti nell’acqua. Però in compenso si sta a galla che è un piacere!


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