New York City: una guida all'East Village e al Lower East Side
L’East Village e il Lower East Side, internazionali, alla moda ed eclettici, hanno in sé molte delle qualità migliori di New York. Generazioni di immigrati ne hanno fatto la propria casa, e una controcultura dinamica e creativa li ha profondamente caratterizzati. Questi due quartieri limitrofi, insomma, sono l’angolo più cool di Manhattan.

Un po’ di storia
L’impronta della zona è fortemente anticonformista. Prendiamo ad esempio la St Mark’s Church-in-the-Bowery: costruita originariamente nel 1799, all’epoca in aperta campagna, la chiesa si incunea ad angolo nell’ordinata pianta urbana di Manhattan. La Stuyvesant Street, lungo la quale si trova l’edificio, si sviluppa in diagonale rispetto alle altre vie della zona: quasi un auspicio per un futuro di costante rifiuto delle convenzioni.
Tra i personaggi che hanno segnato la storia di questo quartiere ci sono l’attivista e anarchica Emma Goldman, il poeta Allen Ginsberg, genio della Beat Generation, Andy Warhol, che nel 1966 aprì qui il nightclub Electric Circus, oggi chiuso, e i Ramones, che portarono il punk sul palco del CBGB nel 1974.
Nel 1979 David Byrne, che viveva nella Avenue A, scrisse Life During Wartime, una lirica visione di un paesaggio urbano apocalittico: un pezzo che esprime efficacemente lo spirito che ha caratterizzato la zona nei decenni successivi. Gli squatter hanno innescato rivolte a Tompkins Square Park. Gli immigrati portoricani hanno fatto crescere giardini in terreni edificabili bruciati. RuPaul Charles ha inaugurato una nuova era del drag al Pyramid, ormai chiuso. Jim Power, un senzatetto conosciuto come “The Mosaic Man”, ha rivestito con frammenti variopinti di vari materiali i pali della luce lungo St Marks Place, trasformandoli in monumenti di guerrilla art.
Negli ultimi anni i due quartieri hanno subito trasformazioni radicali, tanto da indurre alcuni a paventare la fine di un’epoca. Nonostante ciò, l’East Village e il Lower East Side non sono mai stati così belli. Certo, il CBGB è ora una boutique di John Varvatos, ma il passato resiste in molte forme e in molti posti, tra cui le opere d’arte di Power, i cocktail club eleganti, i negozi alla moda e i teatri all’avanguardia. Immergiamoci dunque in questo mondo.

Come arrivare e come muoversi nella zona
Il Lower East Side (LES) si estendeva in origine da Canal Street alla 14th Street; a partire dagli anni ’50, tuttavia, gli agenti immobiliari iniziarono a definire tutto ciò che si trovava a nord di Houston Street (pronunciato “How-ston”) come East Village, denominazione che prese dunque a indicare la metà settentrionale del vecchio Lower East Side. Houston St è tuttora la linea di demarcazione tra i due quartieri, delimitati a ovest dalla Bowery e a est dall’East River. Avenue A, nell’East Village, segna l’inizio di Alphabet City, una sottosezione dell’East Village che si estende verso est fino al fiume. Dimes Square, un “microneighborhood” molto trendy, si trova all’incrocio tra Canal Street e Ludlow Street.
Il mezzo più comodo per raggiungere i due quartieri è la metropolitana. Per il Lower East Side, prendete la linea B o D fino a Grand St, oppure la F, la J, la M o la Z fino a Delancey St-Essex St. Per l’East Village, prendete la linea L fino a First o Third Ave, la 6 fino ad Astor Pl, oppure la F fino a Second Ave.
Entrambi i quartieri sono perfetti per chi ama passeggiare. Orchard St è la passerella dei giovani alla moda del Lower East Side, mentre St Marks Place rappresenta il cuore storico dell’East Village. Se preferite la bicicletta (un mezzo veloce ed efficiente per spostarsi), noleggiate una Citi Bike e servitevi delle ben segnalate piste ciclabili, come quelle sulla First Avenue in direzione nord e sulla Second Avenue in direzione sud. Al di fuori delle piste, il traffico intenso non favorisce certo i ciclisti.

Dove alloggiare nel Lower East Side
Per risparmiare
Inutile nasconderlo: New York non è economica. Per risparmiare qualcosa senza rinunciare allo stile, provate il Jane Hotel, dall’altra parte della città, nel West Village. Se invece preferite soggiornare nel LES, il Public Hotel è un boutique hotel lanciato dal cofondatore dello Studio 54 Ian Schrager. Con un po’ di flessibilità sulle date potreste trovare una camera di gran classe a meno di 250 dollari.
Fascia media
Prenotate una camera ai piani alti del citizenM Bowery per godere di una vista strepitosa sulla città. La posizione, al confine tra il Lower East Side e Nolita, è comodissima per muoversi in centro a piedi.
Il top
Il Nine Orchard, a pochi passi da Dimes Square, è un hotel molto chic situato nell’edificio in stile Beaux-Arts del primo Novecento in cui un tempo aveva sede una banca. Non è necessario soggiornare qui per ammirare gli interni: prendete un drink nello splendido Lobby Bar e alzate lo sguardo. Il soffitto è semplicemente mozzafiato.
Dove prendere un caffè
Nell’East Village, recatevi all’Abraço per un caffè cold brew “icey bear” e una olive oil cake (crea dipendenza, siete avvisati!). Sempre a proposito di dolci, provate il caffè freddo vietnamita di Lê Phin, preparato con latte condensato, o un bicchiere di latte macchiato con pandan e matcha.
Mentre passeggiate per il LES, fate un salto da Colbo, un negozio di abbigliamento con un piccolo bancone dove si serve il caffè. Ordinate e accomodatevi su una panchina all’esterno per osservare il viavai della folla lungo Orchard St.
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Dove mangiare
Colazione
L’anima cosmopolita di New York City emerge con decisione nelle proposte gastronomiche di questi quartieri. Iniziate la giornata alla panetteria scandinava Smør, che serve sandwich con uova su soffice panbrioche e panini al cardamomo appena sfornati (c’è anche un ristorante annesso). Sempre in tema di panini al cardamomo, assaggiate anche quelli di La Cabra e decidete quali sono i migliori!
In questo campo la concorrenza è davvero agguerrita. Gustate gli ottimi dolci danesi con un tocco mediorientale di Librae o i deliziosi pasticcini di Supermoon Bakehouse. Ci sono anche molti locali che propongono squisiti bagel: fate un salto da Tompkins Square Bagels per un classico BEC (bacon, egg and cheese).

Pranzo
Scegliete tra i tacos tex-mex del Yellow Rose e quelli messicani con carne di maiale del Carnitas Ramirez. Potrete anche unirvi ai tassisti che divorano piatti indiani a prezzi accessibili al Punjabi Deli oppure ordinare i varenyky (ravioli della tradizione ucraina) da Veselka.
Il LES è famoso per il comfort food ebraico introdotto dagli immigrati provenienti dall’Europa orientale. Se non avete mai assaggiato la carne affumicata a New York, dovete assolutamente provare il panino al pastrami da Katz’s Delicatessen, in attività dal 1888: c’è sempre molta gente, ma la fila scorre velocemente e sarete ricompensati con un sandwich di pane di segale alto una spanna, farcito con deliziosa carne. Attenzione: a ciascun cliente viene consegnato un biglietto sul quale sono segnate le ordinazioni. Conservatelo con cura perché alla fine del pasto dovrete presentarlo alla cassa per pagare: chi non lo fa rischia di vedersi appioppata una penale.
Cena
Le opzioni sono infinite: autentica cucina thailandese al Soothr, sushi sostenibile al Rosella, specialità marocchine al Cafe Mogador, un punto fermo di St Marks Place, e tanto tanto altro. Se volete spendere poco, provate la sottile pizza al taglio di Scarr’s, in Orchard St, dove c’è sempre la fila. Se non vi dispiace l’idea di scambiare quattro chiacchiere con avventori sconosciuti, prendete posto al bancone dell’accogliente bistrot Le French Diner. Per un eccellente hamburger vegetariano con contorno di patate dolci accomodatevi in un separé del Superiority Burger.
Un consiglio utile
Nei limiti del possibile, cercate di prenotare: trovare posto per il brunch e la cena nel week end può essere un incubo, che scongiurerete muovendovi in anticipo.

I migliori bar
I cocktail artigianali sono un po’ la linfa vitale dell’East Village, soprattutto dai primi anni Duemila, quando i mixologist di bar come Death & Co e PDT hanno fatto la propria comparsa sulla scena. Attaboy è uno dei locali più popolari del momento, famoso per i cocktail personalizzati e ancora di più per i lunghi tempi di attesa. Mettetevi in fila prima dell’apertura per assicurarvi un tavolo, oppure puntate sul bar gemello Good Guys, proprio accanto, quasi altrettanto affascinante. Gli appassionati di vini apprezzeranno la carta del Ruffian, in cui spiccano gli originali orange wine (prodotti con uve bianche, ma con la tecnica dei vini rossi) provenienti dall’Europa orientale. Gli amanti della birra dovrebbero invece fare una puntata al Proletariat, un piccolo bar che serve birre ben difficili da trovare altrove.
Se adorate il sake recatevi all’Accidental Bar di Alphabet City. Leggere le stravaganti descrizioni del menu sarebbe di per sé una buona ragione per fare una capatina in questo locale di Avenue C.
La scena queer è molto vivace nell’East Village, dalle feste a tema del Club Cumming (controllate il calendario degli eventi per le serate open mic in cui chiunque si può esibire sul palco, i drag show e i dance party) alle esibizioni salaci nel seminterrato del Cock.
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Dove fare acquisti
Abbigliamento
Gli articoli di tendenza sono i capi di alta moda, lo streetwear e gli abiti vintage. Bode vende abbigliamento trendy per ragazzi alla moda; Maryam Nassir Zadeh propone abiti da donna minimalisti. Da Only NY troverete streetwear ispirato a New York ben al di là delle solite magliette con la scritta “I ❤️ NY”. E poi c’è il vintage: la 9th St è l’epicentro dell’usato nell’East Village (iniziate da Cobblestones), mentre Orchard St è l’opzione migliore nel Lower East Side (non lasciatevi scappare Pilgrim).
Libri e stampe
Date un’occhiata all’Archie’s Press, una tipografia che produce stampe artistiche, tra cui le caratteristiche mappe circolari della città del designer Archie Archambault. Gli amanti della letteratura queer troveranno molto materiale alla Bluestockings Cooperative, uno spazio comunitario gestito collettivamente, che tratta libri di scrittori queer, trans e sex worker. Da Mast Books, libri nuovi e altri rari sono esposti come gemme preziose.
Il meglio dell’intrattenimento
Dimenticate i concerti al Madison Square Garden e i musical di Broadway: qui è possibile assistere alle esibizioni di artisti altrettanto talentuosi (e dai contenuti spesso più interessanti e all’avanguardia) a prezzi più convenienti.
Se siete appassionati di teatro, acquistate i biglietti al Public, dove si alternano grandi successi di Broadway e drammaturghi emergenti. Joe’s Pub, il piccolo e raccolto cabaret del Public, ospita celebrità del palcoscenico, comici e musicisti che si stanno facendo conoscere. C’è poi lo Slipper Room, dove vanno in scena licenziosi spettacoli di varietà. Il sabato sera di PJ Adzima ospita lo Stage Time, che mescola burlesque, circo, drag e comedy. Per concerti rock, pop e indie a prezzi contenuti date un’occhiata al programma della Bowery Ballroom.

I migliori musei del Lower East Side
Gli appassionati di storia potranno approfondire le vicende e le tradizioni degli immigrati al Tenement Museum, dove sono stati ricostruiti alcuni appartamenti popolari di fine Ottocento. Proseguite poi con una passeggiata fino al Museum at Eldridge Street, una sinagoga in stile moresco-romanico-gotico risalente al 1887, un tempo punto di riferimento per la comunità ebraica del quartiere. Non perdetevi le splendide vetrate colorate al piano superiore.
Il New Museum, bastione dell’arte contemporanea, riaprirà nel settembre 2025, al termine degli imponenti lavori che stanno raddoppiando lo spazio espositivo. L’edificio che lo ospita, a blocchi squadrati, si può ammirare dalla strada.

Le attività da non perdere
Con il bel tempo
Sedetevi su una panchina nel Tompkins Square Park, il salotto all’aperto dell’East Village: vi troverete talentuosi artisti di strada e vestigia dell’epoca in cui la zona era una roccaforte del punk; la domenica mattina vi si tiene un mercato contadino. Altri spazi verdi si trovano ad Alphabet City, dove negli anni ’70 sono sorti vari giardini a gestione comunitaria che oggi sono il polmone verde del quartiere. La maggior parte è accessibile tra la primavera e l’autunno: consultate la mappa dei Loisaida United Neighborhood Gardens per gli orari di apertura.
Quando piove
Se il tempo è brutto non c’è niente di meglio di un pomeriggio al Russian and Turkish Baths, una piccola spa seminterrata che ha aperto i battenti nel 1892. La numerosa clientela rappresenta la dinamica diversità del quartiere: potreste ritrovarvi nella sauna accanto a una giovanissima ballerina classica, tuffarvi nella vasca fredda con un anziano ebreo ortodosso o unirvi a un gruppo di millennial che sorseggiano birra nella piccola terrazza sul tetto. Per la maggior parte dell’orario occorre indossare il costume; alcune fasce sono riservate a uomini e donne separatamente, e in questi casi il costume è facoltativo.