Cosa vedere a Bonifacio
Bonifacio deve gran parte della sua bellezza allo straordinario tratto di costa su cui è stata edificata. Immaginate un fiordo che si insinua tra scogliere di pietra bianca scolpite dal vento e dal mare e, annidata sulla sommità della falesia, una cittadella dalle viuzze strette e ripide, che domina da quasi 70 metri di altezza le acque turchesi delle Bocche di Bonifacio. La vicinanza delle coste sarde, situate ad appena 12 chilometri di distanza, rende questo paesaggio della Corsica ancora più magico.
Con un simile biglietto da visita, nessuno può stupirsi se in alta stagione questa città viene presa d’assalto da orde di turisti (e ha un’aria un po’ boriosa, con tutti quegli yacht di lusso immatricolati a Malta o alle isole Cayman ormeggiati nel suo porto). Nonostante ciò, pochi si pentono di aver inserito nel proprio itinerario questo luogo eccezionale.
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La Cittadella
Dal porto, due scalinate salgono verso la cittadella. Poche persone salgono per quella che dal quai Banda-del-Ferro (non lontano dal molo dei traghetti) conduce alla Porte de France. Più frequentata è quella della montée Saint-Roch, che nel primo tratto si chiama montée Rastello e parte da rue Saint- Érasme, passando accanto all’Église Saint- Érasme, e poi sale fino al più celebre punto panoramico sulla Haute Ville, a fianco della piccola Chapelle Saint- Roch (eretta nel punto in cui morì l’ultima vittima della grande peste del 1528), prima di arrivare alla Porte de Gênes. Costruita con un ponte levatoio verso la fine del XVI secolo, questa porta rimase l’unico punto d’accesso della cittadella fino al 1854, anno in cui fu aperta la Porte de France.
A questo punto inizia una magnifica passeggiata attraverso il dedalo di vicoli medioevali, inframmezzati da passaggi voltati e scalinate tortuose, della Haute Ville. Vicino alla place d’Armes (l’antica piazza militare dei tempi della Repubblica di Genova) non tralasciate la visita al Bastion de l’Étendard. Sbucherete in place U Masgilu e in place de la Manichella, dalle quali si ammira uno splendido panorama sulle Bocche di Bonifacio. La via principale della cittadella in epoca genovese era rue des Deux-Empereurs, che deve il suo nome al fatto che vi soggiornarono Carlo V e Napoleone I: il primo nel 1541, durante una spedizione ad Algeri, il secondo nel 1793. Solo due targhe commemorative ricordano il passaggio dei due imperatori, ai civici 4 e 7.
Non lontana, l’Église Sainte-Marie-Majeure è l’edificio più antico di Bonifacio. Costruita dai pisani e terminata nel XIV secolo, questa chiesa ha subito numerosi rimaneggiamenti che ne hanno alterato lo stile originario, ma ha conservato intatto il suo elemento più caratteristico: la loggia, sotto le cui arcate un tempo si riunivano i notabili della città. Di fronte si trova l’antica cisterna comunale, che in passato conteneva l’acqua piovana raccolta dai numerosi condotti che corrono sopra i vicoli della città alta e furono realizzati per contribuire a risolvere lo spinoso problema dell’approvvigionamento idrico, un tempo assicurato da norie azionate da muli.
Il Bastion de l’Étendard
Assolutamente da non perdere! Fortificato nel corso dei secoli, questo antico bastione è il punto più elevato della Haute Ville ed è oggi un luogo emblematico della città, che offre magnifici panorami ed è dotato di un percorso storico-geografico che si snoda tra diversi spazi di visita.
Sistemato sulle terrazze esterne, il Jardin des Paysages rivela una decina di punti panoramici sul porto e sulle falesie... Sublime! Scavate in parte nella roccia, le sale sotterranee presentano un’esposizione sulla storia delle fortificazioni della città.
Escalier du Roy d’Aragon
Vista dal mare questa scalinata, che con i suoi 187 gradini scende in linea retta dalla cittadella fino al mare, situato circa 60 metri più in basso, appare come un gigantesco intaglio diagonale sulla roccia immacolata. Interamente scavata nella roccia, la scala prosegue in basso con un camminamento messo in sicurezza. La discesa è ripida! La leggenda vuole che la scalinata sia stata scavata in una sola notte dalle truppe del re d’Aragona durante l’assedio del 1420. In realtà questo passaggio ha una storia antichissima che risale alla preistoria e nel corso dei secoli è stato continuamente migliorato fino a diventare una vera e propria scala, che serviva per accedere a una grotta naturale e al Puits de Saint-Barthélemy, una falda alimentata dall’acqua piovana convogliata in questo punto da un gioco di faglie. In questo modo la popolazione poteva approvvigionarsi di acqua dolce (cosa di vitale importanza in caso di assedio!). Tutto il percorso consente di farsi un’idea delle falesie e del sito di Bonifacio. Vi verrà consegnato un casco (obbligatorio) per evitare che, in caso di caduta di pietre, vi facciate male alla testa.
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Tre Punti e l’ansa di Fazzio: due piccoli paradisi alle porte di Bonifacio
Anche a Bonifacio è possibile allontanarsi dalla folla estiva rifugiandosi in alcuni angoli ancora (quasi) sconosciuti, a patto che si sia disposti a compiere qualche sforzo! Lungo la strada per il faro di Pertusato, il calanco di Tre Punti è nascosto ai piedi delle falesie, vicinissimo ad abbaglianti formazioni di calcare. Questo luogo bellissimo si presta bene allo snorkelling o per fare un picnic, un po’ meno se si vuole oziare al sole, perché non c’è praticamente ombra né sabbia (si tratta piuttosto di una lastra di calcare). Per raggiungerlo, cercate il cartello ‘Réserve naturelle des Bouches de Bonifacio – Zone de non-prélèvement de Tre Punti’, in prossimità di una curva a strapiombo su un vallone, parcheggiate e imboccate il sentiero che in 15 minuti scende fino al mare, passando tra le rocce (in alcuni punti è un po’ disagevole).
Situata a ovest di Bonifacio, la magnifica ansa di Fazzio ricorda i Caraibi ed è l’ideale per fare il bagno (ma ricordate di portarvi l’acqua, perché da queste parti non c’è alcuna struttura). Per arrivarci percorrete lo Chemin des Génois (Sentiero dei Genovesi), che parte sulla sinistra, 100 metri prima del campeggio L’Araguina. Nel giro di circa 30 minuti giungerete a un bivio: seguendo l’indicazione ‘Boucle littorale du Fazzio’ passeggerete nel maquis e poi lungo le falesie per altri 30 minuti fino alla spiaggia.
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Le spiagge di Bonifacio
Le piccole Plage de la Catena e Plage de l’Arinella si estendono al fondo delle omonime calette, sulla sponda settentrionale del fiordo. Ci arriva un sentiero che parte da avenue Sylvère-Bohn. Purtroppo, su entrambe si accumulano sovente detriti. Si può camminare fino all’ansa di Fazzio e ai Tre Punti, un luogo idilliaco situato a est di Bonifacio e accessibile esclusivamente a piedi. Conviene prendere l’automobile per andare alle belle spiagge dei dintorni: Piantarella, Calalonga, Sant’Amanza o Rondinara.
Da notare che l’accesso alla Plage de Sutta Rocca, dal punto panoramico della montée Rastello, è chiuso al pubblico a causa del rischio di frane.