Le città della tua seconda volta. La top 2011 - 2° parte

Redazione Lonely Planet
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La seconda volta sarà infinitamente meglio della prima, soprattutto se la prima è stata sotto le bombe della guerra del Kosovo o durante la guerra civile libanese. Le cinque città di questa seconda parte hanno tutte sofferto, in un modo o nell'altro, ma sono tornate sulla ribalta più belle di prima. Per la prima parte, clicca qui.

Rotterdam, prospettiva metafisica © Fotografia di Daniela Marchi
Rotterdam, prospettiva metafisica © Fotografia di Daniela Marchi
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Le città della tua seconda volta. La top 2011 - 2° parte

7. Beirut (Libano)
Risollevarsi è tipico di Beirut: lo ha fatto almeno due volte negli ultimi trent'anni. E oggi, incredibilmente, mezze e caffè sono serviti alla grande nei suoi caffè e ristoranti, tornati all'antico splendore. Hamra, dove un tempo infuriava la guerra civile, vanta negozi e club amatissimi dai fashionisti e dai nightclubber di tutto il mondo.

Un tempo sul lungomare, il Beirut National Museum venne spazzato via dagli scontri, ma è tornato in grande stile ed è uno dei centri culturali da non perdere, non solo nel bacino del Mediterraneo. Splendido, come la città che lo accoglie.
In pieno centro, Etoile Suites ha camere curate e personalizzate e una meravigliosa terrazza.
>> Destinazione: Libano

7. Rotterdam (Olanda)
Che dire di una città massacrata dalle bombe e della sua vibrante scena musicale underground? Moltissimo: Rotterdam non ti cattura solo con la gloriosa tradizione di elettronica e hip hop. Anche la sua capacità di risorgere dalle ceneri della Seconda guerra mondiale merita rispetto e una seconda visita.

L'area rasa al suolo dai tedeschi ha saputo risorgere attraverso progetti innovativi che, di recente, hanno visto l'installazione di luci multicolore a delimitare il perimetro dei bombardamenti della Luftwaffe. Come si capisce dal riferimento a fatti tutto sommato lontani, la rinascita non è stata immediata, ma ormai è una realtà. Merito anche della Città dell'Architettura realizzata nel 2007 e a un cartellone ricco di festival che celebrano un po' tutto, dal cinema al carnevale del Caribe, ma sempre con grande classe ed energia.
Cena a 100 metri di altezza nell'edificio più alto della città, l'Euromast.
>> Destinazione: Olanda

8. Volgograd (Russia)
Isolata in una regione della Russia poco battuta dai viaggiatori, Volgograd non è quasi mai andata a braccetto con il turismo. Provata fino allo sfinimento dalla battaglia di Stalingrado (dal nome della città in epoca sovietica) e dichiarata "città morta" da un ambasciatore americano, questa metropoli sul Volga sta dando prova dell'esistenza di una forma di vita dopo la morte. Il campo di battaglia ospita oggi un memoriale dedicato a tutti i cittadini che difesero la città e sormontato da un'indimenticabile (per molti motivi) statua della Madre Patria alta 85 metri. Detto questo, vieni a Volgograd, respira l'atmosfera carica di ricordi e vestigia, ma non aspettarti di trovarti di fronte San Pietroburgo.
Aeroflot ha voli da Mosca per Volgograd; considera anche le S7 Airlines.
>> Destinazione: Russia

9. Yellowknife (Canada)
Yellowknife si arricchì con la scoperta dei filoni d'oro e tornò a essere (un po' più) povera con il loro esaurimento, intorno al 1990. Oggi questa cittadina dei Northwest Territories canadesi (20.000 abitanti) ha ricominciato a sorridere. Merito dei diamanti e del loro boom. Hanno le idee chiare riguardo alla ricchezza, da queste parti.

Ci sono anche cose interessanti da vedere, qui a Yellowknife. Nella città vecchia, nota come "The Rock", gli architetti si danno un gran da fare per rimpiazzare gli edifici cadenti, anche se sopravvivono covi della corsa all'oro come il Wildcat Cafe.
Pesca, vai in kayak o ammira l'aurora tra i laghi a nord di Yellowknife e pernotta al simpatico Yellow Dog Lodge.
>> Destinazione: Canada

10. Belgrado (Serbia)
Chiedi a chiunque in giro per l'ex Jugoslavia: a Belgrado la notte è stata lunga. Le bombe della Guerra del Kosovo e un'inflazione da record hanno messo la città in ginocchio e per un periodo niente affatto breve. I serbi, però, sono tenaci ed energici, un po' come la loro musica. Ecco perché, oggi, Belgrado è una delle capitali della musica dell'Europa orientale. Negli anni Ottanta la città fu la culla della New Wave jugoslava e oggi è un magnete per chi ama le sperimentazioni. I bombardamenti subiti, poi, hanno contribuito a fare dello skyline cittadino una specie di potpourri di stile eclettico: ci trovi antiche fortezze accanto a capolavori neoclassici e contemporanei.
Sintonizzati sulla stravaganza del Bemus Festival di ottobre o scatenati nell'Exit Festival di Novi Sad in luglio.
>> Destinazione: Serbia

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Canada Libano Olanda Russia
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