A Lione, esattamente 130 anni fa è nato il cinema

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Hollywood non era ancora nata, Cinecittà era lontana da venire immaginata. Ma a Lione la storia del cinema era già iniziata: il 19 marzo del 1895, esattamente 130 anni fa, Louis e Auguste Lumière, giravano nella città francese quello che è considerato il primo film della storia La Sortie de l’Usine Lumière, l’uscita degli operai dalla fabbrica di famiglia. Nel giorno dell’anniversario, per celebrare la nascita del cinema, sarà possibile per tutti essere protagonisti del remake che verrà girato ogni 30 minuti davanti all’Hangar du Premier film, il luogo dei primi giri di manovella oltre un secolo fa. Basta iscriversi sul sito institut-lumiere.org e presentarsi (chi vuole in abiti d’epoca) all’ora indicata: si verrà ripresi in un filmato che verrà in seguito inviato ai partecipanti.

Il 19 marzo del 1895, a Lione, nasceva il cinema ©Electric Egg/Shutterstock
Il 19 marzo del 1895, a Lione, nasceva il cinema ©Electric Egg/Shutterstock
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Il Museo Lumière racconta i primi anni del cinematografo

L’anniversario è l’occasione per scoprire Lione berceau du cinéma, la culla del cinema. Siamo nella zona di Monplaisir e all’uscita della metropolitana un monumento celebrativo in cemento avverte che “in questo quartiere, i fratelli Lumière hanno inventato il cinema”. Di fronte c’è la Villa di famiglia fatta costruire in stile Liberty fra il 1899 e il 1901 da Auguste Lumière, il padre della coppia di inventori. Fra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento, è stata la sede sociale della ditta di famiglia per poi diventare quella della società Ciba-Ilford. Infine, nel 1972, l’edificio fu acquistato dalla città di Lione e un decennio più tardi vi venne fondato l’Institut Lumière presieduto dal famoso regista Bertrand Tavernier. Oggi ospita il Musée Lumière, rinnovato a fine 2023, che racconta, attraverso l’esposizione di preziosi strumenti, tutte le sperimentazioni che hanno portato alla nascita del cinema. Negli eleganti ambienti di inizio secolo, fra scaloni monumentali e camere fasciate di legni preziosi, si scoprono il kinetoscopio di Edison ma anche il cronofotografo Demeny e il Cinematografo Lumière n°1, l’apparecchio con cui al Grand Café di Parigi, il 28 dicembre 1895, vennero proiettati i primi 10 film davanti a 33 spettatori paganti. Ovvero quello che viene considerato il primo spettacolo cinematografico pubblico.

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Qualche settimana più tardi, i cosiddetti “operatori Lumière” partivano in giro per il mondo a filmare città e paesi lontani, costumi e abitudini di vita che avrebbero poi attirato la curiosità del pubblico, sempre più numeroso, delle nascenti sale cinematografiche.

Queste prime migliaia di cortometraggi (la tecnica dell’epoca non permetteva lunghezze superiori ai 50 secondi) sono stati raccolti in due bellissimi film di montaggio da Thierry Frémaux, l’attuale direttore dell’Institut Lumière (nonché delegato generale del festival di Cannes). Il secondo di questi film, Lumière, l’aventure continue uscirà nelle sale francesi proprio il 19 marzo in occasione dell’anniversario e prossimamente anche in quelle italiane.

Molte di queste vues, il nome con cui erano chiamate le prime riprese cinematografiche, possono essere liberamente visionate dai visitatori nelle nuove sezioni immersive del museo lionese. Oltre all’uscita degli operai di possono vedere filmati passati alla storia del cinema. Come l’arrivo del treno nella stazione di La Ciotat (la leggenda vuole che gli spettatori, spaventati, siano fuggiti dalla sala di proiezione), o L’innaffiatore innaffiato, primo esempio di commedia comica in pochi secondi.

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L’Hangar du Premier Film ©Alexandre.ROSA/Shutterstock
L’Hangar du Premier Film ©Alexandre.ROSA/Shutterstock

L’Hangar du Premier Film, il luogo delle prime riprese

Attraversiamo ora il bel giardino della villa per portarci dove sorgeva la fabbrica di lastre fotografiche, all’epoca uno dei più grandi stabilimenti del settore in Europa, che aveva fatto la fortuna economica della famiglia Lumière. Esattamente il luogo dove vennero girate le prime immagini cinematografiche. Ora al posto della vecchia fabbrica c’è una sala cinematografica che è una delle sedi del Festival Lumière.

Ogni anno, dal 2009, il festival ospita e premia le grandi star del cinema internazionale. Di qui sono passati Clint Eastwood e Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Pedro Almodóvar, Jane Fonda e Tim Burton, Wim Wenders e Isabelle Huppert, per fare alcuni nomi. Per tutti è stata una sorta di pellegrinaggio sul luogo dove è nata la magia delle immagini in movimento e i lionesi, per omaggiare questo luogo storico, hanno cambiato il nome della via dove affacciava il vecchio hangar. Da rue Saint Victor è stata ribattezzata Rue du Premier Film.

Di fronte, all’interno di un piccolo cortile, c’è un café-restaurant con una bella terrazza all’aperto per la bella stagione. La Cave du cinéma propone una selezione di vini dedicati ad attori e registi. Lo Château Miraval, un Côtes de Provence ben strutturato, è dedicato a Brad Pitt, mentre lo Zinfaldel che arriva dalla California porta il nome di Francis Ford Coppola. A fianco del café, a completare un angolo di Lione che piacerà sicuramente ai cinefili (ma non solo), c’è la Librairie du Premier Film, la più grande libreria dedicata al cinema in Francia. Non solo libri, ma anche riviste, dvd, vinili con colonne sonore originali e tante altre curiosità. Il luogo giusto per informarsi e magari andare a scoprire altri luoghi della città dove il cinema è stato protagonista.

Jean-Pierre Melville e Olivier Marchal, fra gli altri, hanno girato in città, ma impossibile dimenticare il lionese Bertrand Tavernier che nel 1974 vi ambienta L’orologiaio di Saint-Paul, un film che ha come scenario le stradine dell’omonimo quartiere della Vecchia Lione. Protagonisti Philippe Noiret e Jean Rochefort, due pilastri del cinema francese.

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