Sulle Alpi tra sci e terme
Il benessere aerobico dello sci e quello rilassante di acque, vapori e fanghi termali. Sono due componenti della vacanza invernale sempre più ricercate dai viaggiatori montani che non si accontentano delle pur diffusissime e talvolta sontuose spa. Già, perché le terme, quelle vere, sono davvero “un’altra cosa”: un dono della natura, spesso noto e apprezzato da millenni. Ecco alcune tra le località dell’arco alpino in cui l’abbinamento tra neve e acque è di vera eccellenza.
Valle d’Aosta
Il complesso delle terme di Pré St Didier è ormai entrato definitivamente nel panorama turistico della “regione dei Quattromila”. Le acque qui sono ricche di ferro e sgorgano a 36 C° nel grande complesso indoor e outdoor, con tre piscine all’aperto, in inverno circondate dalla neve. E neve — ma perenne — è quella del Monte Bianco, che domina tutto il complesso, a pochi chilometri dalla famosa Courmayeur. Alle terme è abbinato l’Hotel Monte Bianco per chi vuole offrirsi un soggiorno tutto all’insegna del relax. Ma noi consigliamo di fare lo “sforzo” di mettere il naso fuori almeno per mezza giornata e di regalarsi un’andata e ritorno con la spettacolare funivia Skyway che da Entreves sale sino ai 3462 metri di Punta Helbronner con una spettacolare vista su Tetto d’Europa. Esistono pacchetti che abbinano l’ingresso alle Terme con l’escursione in funivia.
Svizzera
Man mano che ci si sposta verso il centro delle Alpi, crescono le località attive nel termalismo. In tutta la Mitteleuropa, infatti, “passare le acque” è un’attività assai popolare, anche grazie alla diffusa presenza di sorgenti termali di lunga o lunghissima tradizione.
È il caso di Leukerbad, nel Cantone Vallese. Qui ci troviamo in un vero e proprio tempio del termalismo, ovviamente attivo anche in estate ma che in inverno ha un fascino tutto particolare. Pensate: sono ben 65 le fonti termali attive nella vallata, molte delle quali già note e apprezzate dagli antichi Romani, per una portata complessiva di circa 3mila litri al minuto, cioè circa 4 milioni di litri al giorno.
Ancor più stupefacente è il percorso che l’acqua compie nelle viscere delle Terra prima di accarezzare la pelle dei fortunati ospiti di Leukerbad: studi sono ancora in corso, ma è già certo che una goccia di acqua piovana si trasforma in acqua termale che emerge nelle sorgenti solo dopo 40 anni!
In un contesto così, fitto di strutture termali pubbliche e private —già amato da Goethe e Mark Twain — è lo sci che — praticabile nei comprensori di Gemmi e di Torrent — finisce per diventare accessorio rispetto a bagni, docce, vapori e relax.
Una chicca da non perdere? Nella Leukerbad Therme — il centro termale alpino più grande e più in quota del Continente — in date prefissate è possibile vivere l'esperienza “Aqua Mystica”, con bagni in un'atmosfera speciale creata da effetti di luce, colonne sonore evocative, cibi e bevande.
Lombardia
Dalla Svizzera torniamo in Italia. Anche a Bormio gli antichi Romani — senza dubbio degli esperti — avevano scoperto le proprietà benefiche delle acque calde che sgorgavano dalle sorgenti. E quindi anche qui, in Valtellina, il termalismo è nato un paio di millenni prima che si affermasse lo sci. Buon per noi che ora, nello scenario maestoso del Parco nazionale dello Stelvio, possiamo scimmiottare le gesta di Dominik Paris sulle piste di Bormio 3000, scivolare sui pendii di Santa Caterina Valfurva, patria di Deborah Compagnoni, o destreggiarci sulle facili piste di Cima Piazzi-San Colombano per poi scegliere tra ben tre complessi termali: Bormio Terme, Bagni Nuovi e Bagni Vecchi. Gli ultimi due, in particolare, in sinergia con Bormio Skipass, propongono un pass cumulativo Sci & Terme.
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Alto Adige
Dai tempi dei romani alle architetture moderne. È questo il passo che si compie trasferendosi a Merano. È dal 2005 che gli appassionati del genere accorrono nel bellissimo centro allestito su progetto di Matteo Thun nel cuore di una località già famosa da secoli come centro di cura e remise en forme.
Le Terme di Merano ricordano certi centri finlandesi dove è la popolazione locale la prima a sfruttare anche le pause lavorative per un break rilassante. Ma sarebbe sbagliato immaginarle come una sorta di pur elegante piscina pubblica: qui le acque hanno importanti proprietà curative, soprattutto per le allergie e per i trattamenti alle vie respiratorie. Per non parlare del bagno di vapore Trauttmansdorf. Il nome è quasi impronunciabile ma fidatevi: i vapori sono arricchiti dalle erbe di uno dei giardini più belli e famosi della regione. Da lì o dalle saune si può poi passare alla Stanza della neve in cui frizionarsi braccia e gambe.
Già, la neve, e allora quando e dove si scia? Beh, siamo nel cuore dell’Alto Adige e quindi l’offerta è sconfinata. Ma comunque, per chi non vuole fare troppa strada, ci sono i 40 km di piste di Merano 2000, abbinabili alle terme con uno ski pass ad hoc e poi tutta la bella Val Venosta è fitta di piccole stazioni poco affollate e da scoprire.
Dimenticavamo: l’atmosfera di relax delle terme di Merano inizia… dal garage. Che non solo è dotato di una speciale tecnologia che vi conduce magicamente al primo posto libero ma è anche animato da un sottofondo musicale. Cosa non si fa per liberare dallo stress.
Austria
Il nostro giro d’orizzonte termina in Austria, esattamente sull’altro versante dello spartiacque alpino rispetto a Merano. Già, lo spartiacque… Così come i cugini meranesi, anche qui nella Ötztal hanno saputo mettere a frutto le proprietà delle acque che hanno la sorte di cadere da questa parte delle creste. E lo hanno fatto alla grande, con Aqua Dome a Längenfeld, uno spettacolare complesso che mette le acque termali — già note sin dal 16° secolo — a disposizione di adulti e bambini in un vero e proprio mondo delle acque.
Nel resort, che comprende anche un hotel, è difficile immaginare un trattamento, un’esperienza, un momento di relax e divertimento che non faccia parte del programma, con il top nelle tre vasche emisferiche esterne che sembrano galleggiare nell’aria e che sono l’icona del complesso.
Uno skibus gratuito porta gli ospiti sino a Sölden, il polo sciistico della vallata. E non crediate che sia un posto qualunque. All’Ice Q Restaurant, a 3048 metri di quota, e nei dintorni sono state girate le scene più adrenaliniche di Spectre, il film della saga di James Bond interpretato da Daniel Craig. Ovvio che il luogo ne fosse segnato per sempre e quindi ecco che dalla scorsa estate sulla vetta del Gaislachkogl, accanto all’Ice Q, è stato aperto 007 Elements, un percorso interattivo che vi catapulterà nelle avventure più emozionanti e “toste” dell’agente segreto più famoso del mondo. Adrenalina a gogò, ma per rilassarvi, poi, c’è sempre l’Aqua Dome.
Marco Berchi, biellese, 59 anni vive a Milano. Ha lavorato nelle news con incarichi di desk e di direzione. Dal 2003 al 2011 ha diretto i periodici e il Centro Studi del Touring Club Italiano. Si occupa di viaggi e turismo come giornalista indipendente —per La Stampa e la Repubblica — e come consulente. È stato più volte premiato per i suoi reportages dagli Usa.