Austria, scoprila in quattro tappe
Un sorprendente mix di cultura e bellezze naturali: il piacere di visitare questo paese è proprio qui. Ecco un itinerario che ti porterà dai ghiacci dello Stubai ai caldi caffè di Vienna.

Stubaital, la perla di ghiaccio del Tirolo
A meno di due ore da Bolzano, si trova una delle più frequentate attrazioni d'Austria. È la Stubaital, una grande valle all'interno della quale si contano ben 109 montagne (alcune alte più di tremila metri) e un ghiacciaio visitabile attraverso una grotta inaugurata nell'agosto del 2014. Raggiungi la stazione a monte di Eisgrat, la grotta di ghiaccio si trova a pochi passi, al termine di un sentiero ampio e agevole. L'esperienza è suggestiva, il percorso nel tunnel glaciale è istruttivo: scoprirai ad esempio che, nell'ambito delle operazioni di scavo della grotta, sono stati ritrovati dei pezzi di ghiaccio contenenti spore di funghi e acari trasportati dal vento più di 100 anni fa sullo Schaufelferner, depositati nella neve e successivamente inglobati nel ghiaccio (il vento continua ancora oggi a portare sulle Alpi le polveri del Sahara).
Dopo tanto ghiaccio, perché non concedersi un buon pasto al caldo? Da queste parti (esattamente nel Mountain Terminal della telecabina di Eisgrat) c'è lo Schaufelspitz, un ristorante celebrato da molti esperti della gastronomia e premiato anche dalla guida gastronomica Gault Millau. Mangiare a 2900 metri d'altezza, circondati da cime innevate, diventa un'esperienza completa grazie allo chef David Kostner che dirige anche il pastificio installato accanto al ristorante.
Ma lo Stubai è inannzitutto il paradiso dell'outdoor. Qui, a seconda delle stagioni, arrampicate, ciaspolate, escursioni e mountain bike trovano la loro dimensione definitiva. Il Ghiacciaio dello Stubai è il maggiore comprensorio sciistico su ghiacciaio di tutta l'Austria e le sciate sono garantite da ottobre a maggio. Durante la bella stagione invece, il Percorso dei Rifugi della valle è una delle più belle alte vie d'Austria. Sentieri sicuri per una lunghezza totale di 120 chilometri permettono di scoprire le splendide montagne della zona e completare il tour dei rifugi (che formano una sorta di anello tra le vette) in otto giorni. Ogni rifugio offre specialità culinarie, posti letto e la possibilità di scendere a valle in ogni momento della giornata.
Sempre nel comprensorio dello Stubai, all'interno della vallata Oberbegtal, si può salire su un grosso trattore fino a 1620 metri, attraversando strade impraticabili per qualsiasi altro mezzo. Tra abeti carichi di neve e rifugi per cacciatori si arriva alla Auffangalm, gestita da Karl (l'uomo che conduce trattore) e Sandra. Si tratta di un posto caldo e accogliente dove trovare ristoro (un piatto principale qui costa meno di 10 euro) dopo ore dedicatate ad una delle tante attività all'aperto che qui si possono praticare con grande soddisfazione (prova lo slittino, in Austria è un affare molto serio, ma ci si diverte un mondo).

Innsbruck, alpina e urbana
Il capoluogo del Tirolo è una città giovane (si conta una popolazione di 40mila studenti su 140mila abitanti) ma traboccante di storia. La catena montuosa del Nordkette poi, è talmente vicina che diventa posssibile raggiungere la pista da sci in pochi minuti. In una giornata qualunque si può uscire dall'ufficio per la pausa pranzo, fare una discesa sulla neve fresca e ritornare a lavoro in tutta comodità. Tutto considerato, per Innsbruck è stato semplice sviluppare una doppia anima: una tipicamente alpina, l'altra chiaramente cittadina. Ed ecco spiegato il suo motto: "scarponi da montagna e tacchi a spillo". La città, fondata sulle sponde del fiume Inn, agli inizi del '400 divenne sede del ducato del ramo tirolese degli Asburgo, ma fu sotto il regno dell'imperatore Massimiliano I che la città raggiunse il massimo dello splendore e del potere. A lui si deve la costruzione di alcuni fra i monumenti più belli della città.
Pensa al Goldenes Dachl und Museum uno degli edifici più rappresentativi della città, un bovindo gotico sormontato da un tetto di 2657 tegole scintillanti di rame dorato. Ma se ti trovi a Innsbruck, non puoi mancare l'appuntamento con la la gotica Hofkirche: questa chiesa è il vanto della città. Al suo interno troverai il sarcofago dell'imperatore Massimiliano I, tra i più grandi capolavori del rinascimento austriaco, realizzato da un solo blocco di marmo nero. A rendere l'opera ancora più solenne, ci sono due file di 28 gigantesche statue in bronzo (tra le quali si riconosce il leggendario Re Artù).
Attenzione però: nel sarcofago non ftroverete le spoglie di Massimiliano I. I cittadini di Innsbruck, scontenti dello stato delle casse cittadine su cui pesavano gli alti costi della corte), rifiutarono che il corpo dell'imperatore fosse sepolto nella Hofkirche. Ora Massimiliano riposa a Wiener Neustadt, un centro pochi chilometri a sud di Vienna. L'anima moderna di Innsbruck si coglie invece nei pressi della nuova Hungerburgbahn. L'edificio progettato da Zaha Hadid è un vero capolavoro dell'architettura contemporanea. Opera della modernità è anche l'Audioversum, un museo scientifico interatttivo che vale una visita. Qui grazie ad istallazioni realizzate ad hoc, scoprirai il mondo dell'udito sperimentando un vero e proprio viaggio attraverso l'orecchio.

Salisburgo, lungo le vie di Mozart
Il Salisburghese è uno dei Länder più piccoli dell'Austria, ma costituisce la dimostrazione lampante di come le dimensioni non contino molto quando una località può vantarsi di aver dato i natali a personaggi come Wolfgang Amadeus Mozart o Maria von Trapp e di contare su ben sei secoli di grande storia. Una delle icone di Salisburgo è di sicuro la Festung Hohensalzburg. Costruita su una rocca sopra la città, oggi è una delle fortezze più imponenti e meglio conservate d'Europa. Il complesso può essere raggiunto a piedi - c'è una salita impegnativa di almeno un quarto d'ora da percorrrere - o in funicolare (i biglietti costano poco meno di 8 euro). La visione dall'alto della città, e dei monti oltre i quali si trova la Baviera, è incantevole. La struttura deve il suo aspetto tanto solenne e austero al principe arcivescovo di Salisburgo Leonard von Keutschach, al potere fino al 1545 e ultimo signore feudale della città. La stanza più bella della fortezza è senz'altro la Sala dorata. Si tratta di un vasto salone per banchetti con il soffitto tempestato d'oro, a simulare il cielo stellato: uno spettacolo con le luci artificiali della sera.
Ma l'immagine di Salisburgo è legata indissolubilmente al genio di Mozart. In questa città è possibile ripercorrere le sue orme con un itinerario classico che parte dalle due case in cui il mito della musica visse. In Getreidegasse 9 c'è la Morzarts Geburtshaus, la casa in cui Mozart trascorse i primi diciassette anni di vita. Oggi questo museo ospita all'interno una interessante collezione di strumenti, documenti e ritratti del grande compositore. Più in là, in Makartplatz 8, si può invece ammirare la casa in cui la famiglia Mozart si trasferì nel 1773 e dove Wolfang compose opere celebri come il Re Pastore e Idomeneo re di Creta. Spostandosi in direzione nord su Linzer Gasse si può invece visitare il cimitero dove sono sepolti Leopold Mozart (il padre di Wolfang, anch'egli musicista) e la moglie Costanze. Sulla sponda opposta del fiume Salzach sorge invece la Residenz, dove Mozart si esibì per la prima volta all'età di sei anni (incantando, ovviamente, chiunque lo abbia ascoltato). E se vuoi fare incetta delle celebri palle di cioccolato, mantieniti lontano dalla grande distribuzione e raggiungi la pasticceria Fürst: sono nate qui.

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Vienna, equilibrio tra storia e modernità
Poche città al mondo sanno muoversi tra passato e presente con la stessa agilità di Vienna. La capitale austriaca vanta uno straordinario patrimonio storico che spazia da grandiosi palazzi imperiali con fastosi interni in stile barocco a prestigiosi musei affacciati su magnifiche piazze. Ma questa città è anche una metropoli moderna, dinamica, consapevole del ruolo centrale che gioca nella nuova Europa allargata. Costantemente tra i centri con la più alta qualità della vita al mondo, Vienna guarda molto al futuro. Che dire infatti del nuovo complesso universitario progettato da alcuni tra i più celebri architetti contemporanei, costato 41 mesi di lavoro e un investimento di 492 milioni di euro? Oggi, insieme al Prater, la facoltà di Economia di Vienna (ospita 25mila studenti e 1500 dipendenti) è il nuovo simbolo architettonico della città.
Che tu decida di fare il pieno di cultura o di oziare in un caffè, Vienna riuscirà comunque a conquistarti. Per il caffè programma una sosta allo storico Sacher, a due passi dalla Ringstrasse. Tra le foto dei grandi personaggi che l'hanno frequentato, i cristalli e la tappezzeria pregiata, puoi gustare la leggendaria torta Sacher: un capolavoro di cioccolato e confettura di albicocche. Subito dopo rendi omaggio al padre della piscanalisi con una visita al Sigmund Freud Museum o raggiungi il celebre Schloss Belvedere che raccoglie opere straordinarie di grandi artisti (uno dei suoi pezzi forti è senz'altro il bacio di Klimt).
Nel 2015 Vienna celebra anche il 150° anniversario della Ringstrasse, la via ad anello che per eleganza, nelle intenzioni dell'imperatore Francesco Giuseppe, doveva superare tutte le altre strade di Vienna. Gli stili estremamente diversi degli edifici presenti sul Ring possono disorientare (è la forza dell'eclettismo) ma la loro bellezza è indiscutibile.
Un consiglio? Concediti una serata al museo con cena inclusa. A Vienna arte e intrattenimento convivono felicemente. Il Museo di Storia naturale per esempio, organizza nella sua sala a cupola un mercoledì culinario con buffet a base di pesce di lago e di mare: l'occasione ideale per prenotare insieme anche la vista di Vienna dal tetto del museo. Anche il Kunstthistorisches Museum (è il museo di storia dell'arte) organizza serate gourmet ogni giovedì con visita del museo inclusa.