Praterie e cieli sconfinati del Wyoming

6 minuti di lettura

Il pregiudizio su questo stato - uno dei meno popolosi degli Stati Uniti - è che possa offrire solo praterie sterminate, rodei scatenati e cowboy col cappello ben calcato in testa. Il Wyoming è anche questo, ma non solo: forte di una morfologia suggestiva e di una offerta naturalistica unica nel suo genere, questo stato saprà soddisfare anche il palato più esigente. Organizzare un viaggio a queste latitudini per credere.

Cosa fare nel Wyoming
Itinerario tra le bellezze naturalistiche del Wyoming
Pubblicità

La cinematografia e una certa retorica letteraria ci restituiscono l’immagine di uno stato sonnolento e praticamente vuoto, animato solo da forsennati rodei, con Cheyenne, capitale effettiva del Wyoming ma anche meta prediletta da chi ama la vita outdoor a dorso di cavallo, unico centro nevralgico della vita mondana. Intorno, solo sconfinate praterie sferzate dal vento e colline ricoperte di artemisia. In realtà, il Wyoming è anche altro: natura, senz’altro, ma anche geologia singolare, selvagge vette, catene maestose e un’offerta di sport e vita outdoor senza pari, sublimata da quella meraviglia che è il Yellowstone National Park, ma anche dai deliziosi centri storici di cittadine universitarie come Laramie.

Guide e prodotti consigliati:

Libro fotografico

Parchi Nazionali degli Stati Uniti

Le città del Wyoming

Cheyenne


Per farvi un’idea della vita condotta in passato a Cheyenne dai pionieri e sui rodei di oggi, visitate il Frontier Days Old West Museum, allestito tutto l’anno nell’area dei rodei. Ci sono cimeli in arrivo dai tornei più celebri, selle, trofei, mostre fotografiche a tema cowboy e persino una collezione di calessi. La città si anima negli ultimi 10 giorni di luglio per i Frontier Days, che celebrano, con gare di cattura di bestiame con il lazo e sui cavalli selvaggi, con balli e canti tipici, spettacoli teatrali e sfilate e un tradizionale luna park il background culturale non solo della città ma dell’intero stato.


Laramie


La città, unica sede universitaria dello stato del Wyoming, è un curioso insieme di vecchio - dato dalla atmosfera del piccolo centro storico - e di nuovo - grazie al flusso costante di studenti che decide di rimanere nello stato e frequentare l’ateneo. Da vedere anche la Wyoming Territorial Prison: un tassello ben conservato di storia della vita di frontiera Lander.


Jackson


Nascosta in una verdeggiante vallata tra alcune delle montagne più impervie e selvagge d’America, Jackson non è dissimile da altre cittadine dello stato almeno all’apparenza, perché nasconde un’anima segreta e selvaggia che, ogni anno, accoglie migliaia di appassionati, in particolari di arrampicata, sci e ciclismo. Sebbene il carattere snob e la popolarità comportino evidenti svantaggi per i viaggiatori (il prezzo medio delle case è di 1,2 milioni di dollari), come diretta conseguenza di ciò, a Jackson vi attendono anche un vivace fermento urbano, una gradita varietà di cucine e moltissime opportunità di cose da fare – in città e fuori, come visitare il National Museaum of Wildlife Art; il National Elk Refuge, che accoglie centinaia di cervi proteggendoli dal gelo invernale nei mesi più duri; e il leggendario Jackson Hole, con il suo incredibile comprensorio sciistico raggiunto dagli appassionati di neve e sport invernali di tutto il mondo e amatissimo dalle celebrità.


Lander


Annidata tra le colline pedemontane della Wind River Range, Lander è la cittadina di frontiera per eccellenza, in passato celebre ritrovo di fuorilegge e oggi, riqualificata, punto di accesso alla Wind River indian Reservation, la riserva originaria di circa 9 mila chilometri quadrati che accoglie i nativi shoshone orientali e i nativi arapaho settentrionali. Questo territorio selvaggio attirò l’attenzione di esperti alpinisti e scalatori quando Paul Petzoldt vi inaugurò la celebre National Outdoor Leadership School nel 1965. Le epiche scalate del Sinks Canyon e del vicino Wild Iris attirano frotte di alpinisti, mentre il continuo sviluppo di sentieri per mountain bike diversifica l’afflusso di visitatori.


Cody


Prima di addentrarsi nello Yellowstone National Park, ecco che, percorrendo la bellissima North Fork of the Shoshone, si approda a Cody, altra iconica città di frontiera nell’immaginario collettivo che ancora oggi vive dell’eredità del suo fondatore, William ‘Buffalo Bill’ Cody: Chief of Scout (capo degli esploratori) per l’esercito, leggendario cacciatore di bisonti e showman che trascorse anni girando il mondo con il suo spettacolo sul selvaggio West. In città ogni sera ha luogo un qualche rodeo e troverete chiassosi saloon e un museo di livello mondiale che in origine aveva sede nella tenuta di Buffalo Bill e merita una visita di per sé.


Pubblicità

Leggi anche:

Yellowstone National Park

Popolato da una numerosa fauna selvatica composta da alci, cervi, bisonti, grizzly e lupi, il primo parco nazionale d’America abbraccia anche alcuni dei territori più selvaggi del continente americano. Lo Yellowstone comprende oltre il 60% di tutti i geyser presenti al mondo, oltre a una miriade di sorgenti termali multicolori e gorgoglianti pozze di fango. Sebbene questi fenomeni straordinari attirino ogni anno oltre 4 milioni di visitatori, sono i canyon, le montagne e le foreste del parco che vi sorprenderanno davvero. Suddiviso in cinque distinte regioni, ciascuna con attrattive diverse, l’esperienza nel parco parte all’ingresso, dove vi verranno consegnati cartina per districarvi nella vitta rete di sentieri, campeggi ed esperienze naturalistiche da fare nelle varie zone.

Prima di addentrarvi, vale godersi il viaggio, in particolare quello sulla Beartooth Highway che collega Red Lodge all’ingresso nord-orientale del parco tramite un incredibile viaggio di 109 km che si snoda fra cime di oltre 3300 m e distese di tundra alpina ricoperte di fiori selvatici. Questa highway è stata definita la strada più panoramica e il più bel percorso motociclistico d’America.

Imperdibile per gli appassionati di escursionismo e di camping, questa zona del Wyoming è esemplare: ci sono 92 sentieri escursionistici che si intrecciano formando una rete di percorsi lunga più di 1600 km e raggiungono 300 siti designati appositamente per il campeggio.


Geyser Country


I fenomeni geotermici sono diffusi su tutto il territorio dello Yellowstone (dopo tutto vi trovate in cima a un grande vulcano) ma solo in alcuni punti si creano i geyser. La zona che si estende tra Norris e Old Faithful(la

parte più calda del parco) è quella più ricca di tali fenomeni. Da vedere la Grand Prismatic Spring, la sorgente termale più grande e più profonda del parco.


Mammoth Country


Un tempo rifugio della cavalleria statunitense, oggi quest’area del parco ospita la splendida terrazza di calcare delle Mammoth Hot Springs e branchi di cervi selvaggi, che oggi pascolano placidi nella valle. Le cime della Gallatin Range si innalzano verso ovest, imponenti sui laghi, i ruscelli e i numerosi sentieri escursionistici della zona, tra cui il suggestivo Bunsen Peak.


Tower Roosevelt Country


Nel parco vivono molte specie di animali selvatici che si possono avvistare in particolare nella Lamar Valley dove vagano liberi centinaia di bisonti e numerosi branchi di lupi. La Tower Fall e le vette frastagliate delle Absaroka Mountains sono le attrattive geografiche principali della Roosevelt Country, la regione più remota, spettacolare e selvaggia del parco.


Canyon Country


Rupi, precipizi, cascate e incredibili canyon di questa zona sono il biglietto da visita dello Yellowstone: qui il fiume continua a scavare una faglia in un antico bacino di geyser dorati, e dà vita alle stupefacenti Lower Falls. La South Rim Drive conduce ad Artist Point, il punto più spettacolare del canyon.


Lake Country


Lo Yellowstone Lake, che è anche una delle principali attrattive della regione, è uno dei laghi alpini più grandi del mondo, specchio d’acqua incontaminato circondato da spiagge vulcaniche da esplorare preferibilmente in barca o in kayak. A est e a sud­est dei laghi svettano le aspre cime innevate dell’Absaroka Range, che nascondono uno dei territori più selvaggi degli Stati Uniti continentali, mentre a ovest c’è il West Thumb Geyser Basin.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Stati Uniti d’America
Condividi questo articolo
Pubblicità