Monte Fuji: nuove regole contro l’overtourism
Il Monte Fuji, una delle mete più visitate del Giappone, si trova ad affrontare un problema sempre più preoccupante: il sovraffollamento e l'inquinamento causato dai tantissimi turisti che ogni anno si affollano lungo i suoi sentieri. Per affrontare questa emergenza e garantire una migliore gestione dell’afflusso turistico, le prefetture di Shizuoka e Yamanashi hanno introdotto nuove restrizioni.

Già nel 2024 era stata introdotta una tassa obbligatoria di 2.000 yen per chi desiderava arrivare in cima al Monte Fuji. Quest’anno, e più precisamente a luglio quando i sentieri riapriranno, la tariffa sarà di 4000 yen e bisognerà prenotare il proprio slot online (le prenotazioni partono da aprile). Anche quest’anno, infatti, la quota giornaliera di visitatori sarà limitata a 4000 persone al giorno.
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Sicurezza e rispetto per il Monte Fuji
Oltre ai problemi legati all’overtourism, le autorità locali hanno dovuto affrontare anche problemi legati alla sicurezza. Molti escursionisti, infatti, hanno scalato questa magnifica montagna senza l’attrezzatura necessaria, o sottostimando i rischi legati al mal di montagna, all’ipotermia e alla disidratazione. Per cercare di risolvere questi problemi la prefettura di Shizuoka ha introdotto un corso di sicurezza obbligatorio, seguito da un breve test sulle regole di base dell’escursionismo. Un’ulteriore restrizione riguarda gli orari di accesso alla montagna. I sentieri saranno chiusi dalle 14:00 alle 3:00, a meno che non si decida di pernottare in uno dei rifugi che si trovano lungo i sentieri principali. Una misura, questa, che vuole scoraggiare le scalate in giornata o quelle notturne, spesso causa di incidenti.

La lotta del Giappone contro l’overtourism
Il Monte Fuji non è l’unico luogo del Giappone a dover fronteggiare il sovraffollamento turistico. Negli ultimi anni il numero di persone che ha deciso di visitare questo paese è cresciuto costantemente, raggiungendo i 35 milioni nel 2024. E si stima che nel 2025 verrà superata la soglia dei 40 milioni. Per contenere l’impatto del turismo di massa, il governo ha introdotto diverse misure di regolamentazione, e le restrizioni sul Monte Fuji sono solo le più ultime di una serie destinata ad allungarsi. Ad esempio, dal 2023 è stato introdotto un biglietto d’ingresso per l’Itsukushima Shrine, il celebre torii fluttuante vicino a Hiroshima. E anche Kyoto e Nara hanno imposto alcune restrizioni per proteggere la propria integrità culturale e ambientale.