I migliori parchi dell'Africa occidentale

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Un viaggio alla scoperta della fauna selvatica e di altre meraviglie di madre natura, spesso in paesi non molto visitati dai viaggiatori.

Mole National Park, Ghana © Lucio Postiglione
Mole National Park, Ghana © Lucio Postiglione
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Mole National Park, Ghana

Quasi 100 specie di mammiferi, savana e molti elefanti.
Con le sue distese di savana color zafferano, il Mole National Park offre i safari più economici di tutta l'Africa. Nel parco vivono almeno 300 specie di uccelli e 94 specie di mammiferi, tra cui elefanti africani, antilopi kob, bufali, babbuini e facoceri. Il parco organizza safari a piedi e in automobile.Se non si dispone di un mezzo di trasporto indipendente, si può noleggiare un veicolo del parco per un safari di due ore; i ranger saranno felici di costituire un gruppo con altri viaggiatori. I safari sono di ottima qualità; da dicembre ad aprile è più facile avvistare gli elefanti, ma anche nel resto dell'anno avrai la certezza di poter osservare altri mammiferi.

Parc National de la Pendjari, Benin

Uno dei più bei parchi dell' Africa occidentale, con grandi felini ed elefanti.
In un maestoso paesaggio, tra le accidentate rupi e la savana boscosa dell'Atakora, vivono leoni, ghepardi, leopardi, elefanti, babbuini, ippopotami, una miriade di uccelli e tantissime antilopi. Il Parc National de la Pendjari, che si estende su una superficie di 275.000 ettari e il cui ingresso principale si trova 100 km a nord di Natitingou, è uno dei parchi nazionali più interessanti dell'Africa occidentale. Il periodo migliore per visitarlo è verso la fine della stagione secca, quando gli animali si avvicinano alle pozze d'acqua.

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Parc National de Niokolo-Koba, Senegal

Elefanti, leoni, coccodrilli e ippopotami; tour sul fiume e accesso a uno stagno di abbeverata degli animali.
Il Niokolo-Koba, con una superficie di circa 9000 kmq, è il più vasto parco nazionale del Senegal nonché Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, ma le risorse di cui dispone sono purtroppo appena sufficienti per proteggere gli animali rimasti (tra i quali si contano elefanti, leoni, facoceri e varie specie di scimmie e antilopi). Un'opzione è attraversare il parco in fuoristrada, ma non è facile avvistare la fauna. La scelta migliore è probabilmente il tour guidato del fiume, per avvistare coccodrilli e ippopotami. L'apertura ufficiale è il 15 dicembre e la chiusura il 30 aprile, perché molte aree sono inaccessibili durante la stagione umida.

Kakum National Park, Ghana

Molti uccelli e un canopy tour, ma il meglio si gode addentrandosi nel parco.
Raggiungibile con una comoda gita da Cape Coast, il Kakum National Park ospita oltre 300 specie di uccelli, 600 specie di farfalle e 40 di mammiferi, almeno sulla carta. Il parco è famoso per il suo canopy walk, una serie di piattaforme di avvistamento tra le cime degli alberi collegate tra loro da una fila di arditi ponti sospesi a circa 30 m dal suolo. Il problema del parco è che viene proposto come attrazione turistica piuttosto che come parco nazionale, per cui le tariffe di ingresso sono elevate, le visite chiassose (e sempre svolte in grandi gruppi, senza che i ranger facciano rispettare il silenzio) e, di conseguenza, è difficile avvistare gli animali selvatici. Le brevi passeggiate naturalistiche proposte dal centro visitatori sono più autentiche.

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Ebodjé & Parc National de Campo-Ma'an, Camerun

Tartarughe marine e progetti ecoturistici in via di sviluppo.
Per i viaggiatori, Campo costituisce principalmente una comoda base per visitare il Parc National de Campo-Ma'an e la vicina Ebodjé, dove è in corso un progetto per lo sviluppo del turismo comunitario. Troverai una sistemazione spartana e persone molto simpatiche all'Auberge Bon Course, presso il Bon Course Supermarché all'incrocio principale di Campo. Il Parc National de Campo-Ma'an, che si estende su una superficie di 2608 kmq, protegge la foresta pluviale, numerose piante e diverse specie animali, tra cui bufali, elefanti e mandrilli. Il WWF sta trasformando il parco in una destinazione ecoturistica, con passerelle tra le chiome degli alberi ed escursioni sul fiume.

Tiwai Island, Sierra Leone

Rari ippopotami pigmei e 11 specie di primati nella principale riserva naturale della Sierra Leone.
Tiwai significa 'grande' in lingua mende, e Tiwai Island certamente si merita l'appellativo, visto anche il numero di primati che ospita. Situata sul fiume Moa, l'intera isola è una riserva gestita da un ente che si occupa di protezione dell'ambiente e ricerca. Accoglie oltre 700 specie di piante, 11 di primati - inclusi cercopitechi Diana e scimpanzé -, 135 specie di uccelli, e poi lontre, tartarughe marine e l'ippopotamo pigmeo, difficile da vedere nonché a rischio estinzione.

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Réserve de Nazinga, Burkina Faso

Osservazione degli elefanti tra le più interessanti dell'Africa occidentale.
Questa riserva, che si estende su una superficie di 97.000 ettari e si trova circa 40km a sudovest di Pô, vicino al confine con il Ghana, è ormai diventata una tappa d'obbligo per molti amanti della natura. Nel parco vivono antilopi, scimmie, facoceri, coccodrilli e numerose specie di uccelli, ma le vere star sono gli elefanti. Per avvistarli il periodo migliore è quello che va da dicembre ad aprile, per quanto le possibilità siano buone anchedurante il resto dell'anno.

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