La via delle spezie

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Intrisa di fascino e mistero, l’antica via delle spezie attraversava Indonesia, Malaysia, Sri Lanka, India, Ghana, Iraq , Egitto e Italia. Lungo il tragitto si trasportavano pregiate spezie dall’oriente al mondo arabo, romano, egiziano e greco. 

Sri Lanka treno
Ceylon (Sri Lanka) è da sempre al centro del commercio delle spezie ©Milan Chudoba/Getty Images
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Nell’antichità il commercio delle spezie era un’attività estremamente redditizia, che comportava anche il trasporto e la vendita di incenso e droghe come l’oppio. Tra le spezie figuravano cannella, cassia, cardamomo, zenzero e curcuma; le prime due venivano trasportate in Medio Oriente già nel 2000 a.C. I mercanti arabi inventarono improbabili leggende sulle origini delle spezie – sostenendo, per esempio, che fossero sorvegliate da animali fantastici – al fine di accentuarne l’aura di fascino e mistero e quindi di aumentarne il prezzo. Anche Alessandria d’Egitto era coinvolta in questa attività: quando i romani iniziarono a recarsi dall’Egitto in India, la trasformarono nel centro commerciale più potente del mondo, dove si smistavano spezie indiane destinate ai mercati greci e romani. 

Nell'antichità si diceva che la noce moscata fosse in grado di curare la peste ©Jonathon Stokes/Lonely Planet
Nell'antichità si diceva che la noce moscata fosse in grado di curare la peste ©Jonathon Stokes/Lonely Planet

I viaggi dalle regioni delle spezie ai paesi arabi si svolgevano generalmente via mare; lo stesso accadeva in Asia Orientale, dove i cinesi raggiungevano le Isole delle Spezie (le attuali Maluku) in Indonesia e Ceylon (Sri Lanka). In epoca medievale gli europei costruirono imbarcazioni sempre più moderne e svilupparono nuove tecniche di navigazione per poter solcare gli oceani in cerca di ricchezze. I tesori che attiravano i grandi esploratori portoghesi del XVI secolo erano chiodi di garofano, noci moscate e macis, tutte spezie originarie delle Maluku e molto richieste, non solo perché insaporivano i cibi, addirittura si diceva che la noce moscata fosse in grado di curare la peste. 

I mercanti olandesi salparono per le Isole delle Spezie nel 1595 e nel 1598, tornando entrambe le volte con preziosi carichi di spezie, che nel 1602 portarono alla formazione della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Nel 1664 nacque la Compagnia Francese delle Indie Orientali, e il Portogallo iniziò a essere estromesso dalla regione dopo un secolo di predominio. Nel XVIII secolo gli inglesi conquistarono l’India e Ceylon, mentre gli Olandesi controllavano ancora le Indie Orientali. 

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Le suggestive nuvole che sovrastano il Vulcano Gunung Api ©Fabio Lamanna/Shutterstock
Le suggestive nuvole che sovrastano il Vulcano Gunung Api ©Fabio Lamanna/Shutterstock

Il viaggio oggi

L’arcipelago indonesiano delle Maluku è un tesoro nascosto. Oggi le spezie non rivestono più un valore economico e l’arcipelago è rimasto immune dal turismo di massa grazie alla ‘tirannia’ della distanza, ai mezzi di trasporto inaffidabili e ai residui del tragico periodo di conflitti durato dal 1999 al 2002. Questi problemi torneranno a vostro vantaggio, perché c’è qualcosa che il denaro non può comprare: isole idilliache, un’affascinante cultura, favolosi siti per lo snorkelling e magnifiche spiagge.

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Se tuttavia preferite seguire il percorso dell’originaria Via delle Spezie, recatevi nelle dieci Isole Banda, un minuscolo ma incantevole arcipelago. Nel Medioevo la preziosa noce moscata veniva prodotta quasi esclusivamente sulle Banda. Gli abitanti del posto la cedevano ai mercanti arabi, cinesi, giavanesi e bughinesi in cambio di cibo e abiti, ma la situazione cambiò rapidamente quando arrivarono gli europei (i portoghesi nel 1512 e gli olandesi a partire dal 1599), che pretesero il monopolio. Dopo che i bandanesi ebbero iniziato a commerciare con gli inglesi, il governatore generale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, nel 1621, ordinò il sostanziale sterminio della popolazione locale. Le poche centinaia di sopravvissuti si rifugiarono sulle Isole Kei. 

A Banda Neira vi troverete a riflettere su questa drammatica vicenda ammirando le tranquille strade piene di fiori, le dimore di epoca coloniale, le rovine fatiscenti e le suggestive nuvole che sovrastano il Vulcano Gunung Api. Le tragedie del passato, tuttavia, non hanno compromesso il fascino di questo magnifico luogo. Il vostro entusiasmo raggiungerà il culmine quando prenderete un motoscafo per le Isole Kei, dove troverete favolose spiagge di sabbia bianca praticamente deserte. 

Le Isole Banda sono una delle località più suggestive di tutta l’Indonesia ©Croesej/Getty Images
Le Isole Banda sono una delle località più suggestive di tutta l’Indonesia ©Croesej/Getty Images

Se cercate un itinerario più breve

Le Maluku offrono numerose opportunità: distendersi sulla sabbia bianca a Ohoidertawun o Pasir Panjang, ammirare il tramonto da Pulau Ternate contemplando i raggi dorati del sole che risplendono sul vulcano ammantato di fitta giungla della vicina Pulau Tidore, scoprire idilliache spiagge deserte e tracce della seconda guerra mondiale sulle isole disabitate intorno a Morotai. 

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Deviazione

Nel Medioevo Venezia era la protagonista del commercio europeo delle spezie, e grazie alla loro importazione esercitò una profonda influenza sulla cucina italiana. Quando la gente scoprì che cosa si mangiava nelle case dei nobili, iniziò a stancarsi della sua carne dal sapore incerto e del suo pane insipido. Gli abbondanti raccolti registrati dall’XI al XIII secolo soddisfarono le esigenze alimentari primarie, e gli italiani poterono permettersi di diventare creativi, ricavando salumi dalla carne, facendo stagionare i formaggi nelle grotte e producendo vini di pregio per accompagnare specialità locali sempre più sofisticate. 

Melaka (Malacca) in Malaysia
Melaka (Malacca), in Malaysia, è una delle più importanti tappe della via delle spezie in Asia ©Uwe Aranas/Shutterstock
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Esperienze cruciali

In viaggio lungo la via delle spezie non potete perdervi queste esperienze:

  • Visitare il magnifico arcipelago delle Maluku (Molucche) in Indonesia.
  • Recarsi a Melaka (Malacca), in Malaysia, una delle più importanti tappe della via delle spezie in Asia, oggi apprezzata dai turisti per i tesori storici e la suggestiva atmosfera.
  • Esplorare un giardino di spezie in Sri Lanka, un’altra importante tappa lungo la via delle spezie, per scoprire gli usi alternativi delle spezie più comuni. 
  • Visitare le straordinarie fortezze del Ghana, costruite in origine sul mare come stazioni commerciali in cui custodire i beni trasportati fino alla costa, tra cui oro, avorio e spezie.
  • Immaginare di essere un mercante di spezie negli antichi e pittoreschi vicoli di Al-Quseir, sulla sponda del Mar Rosso in Egitto.
Cape Coast Castle, uno dei forti utilizzati durante la tratta degli schiavi, Ghana. ©Felix Lipov/Shutterstock
Cape Coast Castle, uno dei forti utilizzati durante la tratta degli schiavi, Ghana. ©Felix Lipov/Shutterstock

Prepararsi al viaggio in poltrona

Questa terra dell’uomo (Pramoedya Ananta Toer) Toer, il più noto romanziere indonesiano, trascorse oltre 14 anni in prigione per aver criticato il governo del Nuovo Ordine. Questo è il primo dei suoi quattro romanzi storici realistici ambientati in epoca coloniale. 

Twilight in Djakarta (Mochtar Lubis) Questo romanzo è un feroce attacco alla corruzione e al dramma della povertà nella Giacarta degli anni ’50; il libro fu messo al bando e l’autore arrestato. 

Puisi Tak Terkuburkan (2000) Girato dal più famoso regista indonesiano contemporaneo, Garin Nugroho, questo film racconta la storia del poeta Ibrahim Kadir, incarcerato dal governo di Suharto. 

Culture dell’Indonesia (Pietro Scarduelli) Il frutto di ricerche e studi condotti in un quarto di secolo, dedicato alle realtà etnografiche più interessanti dell’arcipelago indonesiano. 

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