Un viaggio madre-figlia in mezzo alla natura farà bene a entrambe

5 minuti di lettura

La scorsa estate sono riuscita a vincere la paura dell'altezza grazie a mia figlia. D’altronde, come si fa a dire no ad una bambina di 10 anni che ti chiede: “Mamma, possiamo scendere in zipline per favore?”

Allontanarsi dal caos cittadino e dagli schermi aiuta tutti a stare meglio© Amy Bizzarri/ Lonely Planet
Allontanarsi dal caos cittadino e dagli schermi aiuta tutti a stare meglio© Amy Bizzarri/ Lonely Planet
Pubblicità

Le avventure all’aria aperta rafforzano l’autostima

Dall’indagine condotta dalla giornalista Claire Shipman e da Katty Kay, presentatrice del BBC World News America, emergono risultati sconcertanti: tra gli 8 e i 14 anni, le ragazze subiscono un calo significativo del livello di autostima del 30%. Le avventure all’aria aperta insegnano alle ragazze che mettersi alla prova aiuta a ritrovare la propria sicurezza (e può essere molto divertente).


Dopo aver letto questi dati, ho deciso che quell’anno non ci avremmo fatto la solita vacanza estiva rilassante a bordo piscina; io e mia figlia avremmo vissuto un’entusiasmante avventura insieme. Così siamo andate in Colorado, dove mi sono ritrovata tra le cime dell’Aspen Snowmass, alla base di una torre alta quasi 30 metri del Canopy Run Zipline, nella Lost Forest.


“Una delle cose più importanti che i genitori possono fare per le figlie,” ha detto Shipman “è aiutarle a sentirsi sicure di sé nelle situazioni di insicurezza.” Quando le ragazze raggiungono la pubertà, tendono a diventare più prudenti; al contrario dei ragazzi, per cui aumenta considerevolmente il livello di testosterone, l’ormone che incoraggia la sventatezza. 

L’autrice e la figlia pronte per scendere in zipline in Colorado © Amy Bizzarri/ Lonely Planet
L’autrice e la figlia pronte per scendere in zipline in Colorado © Amy Bizzarri/ Lonely Planet

Le avventure all’aria aperta fortificano il legame madre-figlia

La linea di abbigliamento outdoor REI ha effettuato uno studio a livello nazionale chiamato “Women and the Outdoors”, dimostrando che se l’85% delle donne intervistate credono che praticare attività all’aria aperta influisca positivamente sulla salute mentale e fisica, sulla felicità e sul benessere generale, il 63% non sapeva però fornire un modello di riferimento femminile per gli sport outdoor.


“I mammiferi, quindi anche gli esseri umani, apprendono attraverso l’imitazione, e questo si verifica specialmente nel rapporto madre-figlia,” spiega l’esperta in relazioni interpersonali Alexandra Stockwell. “È fondamentale che le ragazze vedano le proprie madri correre dei rischi e vivere delle avventure, rivelando degli aspetti della loro persona che sono latenti nella vita di tutti i giorni. Questo crea dei ricordi speciali e rafforza la connessione tra madre e figlia. Vedendo con i loro occhi le loro madri usare la propria forza fisica e la propria resilienza emotiva nel lanciarsi all’avventura, anche le ragazze si convinceranno di essere in grado di fare molto di più di quanto pensavano.” 


Mentre ero ad Aspen, in procinto di lanciarmi con la zipline, ho ripensato a tutte queste cose e mi sono infilata l’imbracatura. “Ho un po’ paura,” mi sono detta, “e non l’ho mai fatto. Ma darò il massimo.” Pochi minuti dopo mi stavo calando in corda doppia di torre in torre, percorrendo ponti di corda sospesi e conquistando l’unica discesa in diagonale in corda doppia del paese. Tutto questo a fianco di mia figlia.


Mi sentivo sul punto di avere un infarto da un momento all’altro?


Sì.


Mia figlia faceva affidamento su di me, sospesa in mezzo agli alberi?


Chiaramente sì.

Pubblicità
La prima volta in mountain-bike tra le Maroon Bells per l’autrice e sua figlia © Amy Bizzarri/ Lonely Planet
La prima volta in mountain-bike tra le Maroon Bells per l’autrice e sua figlia © Amy Bizzarri/ Lonely Planet

Le avventure all’aria aperta insegnano alle ragazze a rischiare e a fallire

Shipman spiega l’importanza di correre dei rischi: “L’autostima si costruisce correndo dei rischi, lottando, fallendo finché alla fine non si raggiunge l’obiettivo. La sicurezza in sé stessi si acquisisce con le azioni. Ma oggigiorno si mira piuttosto a formare un esercito di piccole perfezioniste. Dall’asilo all’università, le ragazze imparano a stare dritte, a colorare entro i bordi, a superare le aspettative e ad obbedire agli insegnanti. Non corrono mai dei rischi, non falliscono, non sbagliano.”


Durante il nostro viaggio mia figlia ha provato ad arrampicarsi su una parete di 16 metri senza farcela fino alla cima, è arrivata intorno ai 10 metri ed ero così fiera di lei. Le ho detto che non solo era migliorata nell’arrampicata ma che adesso aveva un nuovo obiettivo da raggiungere nella prossima scalata.


Il fallimento è umiliante, avvilente e molto frustrante ma non è un motivo sufficiente per rinunciare a provarci. In un’escursione a Rainbow Lake sono caduta nel torrente che stavo cercando di oltrepassare camminando su un tronco. Ho perso pure le lenti a contatto, ma ho dimostrato a mia figlia che bisogna sempre rialzarsi dopo una caduta (o un tuffo), farsi una risata e non arrendersi.

Fare kayak in un lago di montagna può rivelarsi uno shock se non si è abituati ad acque così fredde © Amy Bizzarri/ Lonely Planet
Fare kayak in un lago di montagna può rivelarsi uno shock se non si è abituati ad acque così fredde © Amy Bizzarri/ Lonely Planet
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Le avventure all’aria aperta combattono la Sindrome da deficit di natura

Questa giovane generazione è diversa dalle precedenti sotto diversi aspetti, ma si differenzia particolarmente da quelle passate per tutto il tempo che passa connessa e lontana dal mondo naturale.

Tra gli adolescenti, la percentuale di ragazze che pratica attività all’aria aperta è ancora più bassa: il Girl Scout Research Institute ha stabilito che c’è una probabilità inferiore del 16% che i genitori portino fuori delle figlie femmine rispetto ai maschi.

Dopo averci riflettuto ho pianificato la nostra avventura in Colorado. Era il modo per far sì che mia figlia fosse disconnessa, si trovasse all’aria aperta e si mettesse veramente in gioco. A Granby abbiamo imparato insieme cosa significhi prendersi cura di un cavallo; abbiamo scoperto la storia dei minatori setacciando l’oro a Breckenridge; abbiamo esplorato il parco e il museo di Frisco per conoscere la storia dei primi abitanti, e abbiamo sentito quanto possa essere fredda l’acqua di un lago di montagna facendo kayak nel Dillon Reservoir.

Richard Louv, lo scrittore del libro del 2008, L'Ultimo Bambino nei Boschi, è colui che ha coniato il termine “Sindrome da deficit di natura”. Louv è giunto alla conclusione che “l’esposizione diretta alla natura durante l’infanzia è fondamentale per uno sviluppo sano e per la salute fisica e mentale di bambini e adulti.” Anche una breve esposizione al mondo naturale aiuta i bambini positivamente, influenzandone anche l’umore; passare del tempo all’aria aperta è un antidoto per lo stress di tutti i giorni.

Mia figlia ha adorato dare sfogo alla sua natura prorompente di bambina di 10 anni, lanciandosi ogni giorno in una nuova avventura piena d’entusiasmo. Il dolore alle guance per le mille risate e tutti i sorrisi valevano assolutamente la pena, ogni minuto. 

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Stati Uniti d’America
Condividi questo articolo
Pubblicità