Avventura in Malaysia

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Fiumi impetuosi, alte montagne, grotte dalla mistica atmosfera e barriere coralline dove la vita marina presenta una delle maggiori biodiversità del pianeta – tutti questi tesori rendono la Malaysia una destinazione leggendaria.

Il villaggio di Kundansang, nei pressi del monte Monte Kinabalu, nel Kinabalu National Park, Malaysia. 
©Nora Carol Photography/Getty Images
Il villaggio di Kundansang, nei pressi del monte Monte Kinabalu, nel Kinabalu National Park, Malaysia.  ©Nora Carol Photography/Getty Images
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Il territorio della Malaysia, caratterizzato da antiche foreste pluviali tropicali, fiumi impetuosi e montagne scoscese, è lambito da scintillanti mari cerulei. Sotto la superficie del mare prospera un’incredibile vita marina, le cui esplosioni di colore e di incessanti movimenti possono rivaleggiare con le manifestazioni del Merdeka Day, la festa che celebra l’indipendenza del paese. 

Sottoterra, una complicata rete di grotte e di enormi sale, animate dalle strida dei pipistrelli, sono una sfida per gli speleologi. Unica dal punto di vista geografico, la Malaysia è divisa in due parti dal Mar Cinese Meridionale: la Malaysia peninsulare a ovest e la Malaysia orientale, nell’Isola del Borneo, a est. Entrambe sono montuose, ricoperte di fitte foreste e orlate da spiagge abbaglianti e scogliere. Gli stati di Sabah e Sarawak, nella parte settentrionale del Borneo, sono le principali destinazioni di chi è in cerca d’avventura (vi si trovano il Monte Kinabalu e i migliori siti di immersione del paese), ma anche la Malaysia peninsulare offre alcune buone opzioni. 

Il St John Peak è uno dei più celebri del Monte Kinabalu, Malaysia. 
©Nora Carol Photography/Getty Images
Il St John Peak è uno dei più celebri del Monte Kinabalu, Malaysia. ©Nora Carol Photography/Getty Images

Dalla scalata di montagne di granito su isole che non sono neppure riportate sulle cartine topografiche e dall’esplorazione delle meraviglie del sottosuolo alla discesa di fiumi possenti che scorrono nella foresta pluviale e agli squali martello con gli occhi sbarrati, non mancano in Malaysia le possibilità per mantenere elevato il livello dell’adrenalina. 

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Immersioni 

Descritto dall’esploratore e oceanografo francese Jacques Cousteau come ‘un’opera d’arte incontaminata’, Sipadan è uno dei migliori siti di immersione del mondo. L’isola, al largo della costa orientale del Borneo, possiede uno dei più ricchi ecosistemi marini del pianeta, che prospera grazie alle correnti profonde che trascinano verso la barriera corallina preziose sostanze nutritive. 

Arroccata in cima a un antico cono vulcanico, Sipadan ha una morfologia sottomarina davvero sbalorditiva. Le pareti del vulcano rivestite di corallo, che circondano un minuscolo frammento di spiaggia e foresta pluviale, si inabissano per 600 metri nel Mare di Celebes. Lungo questo misterioso precipizio sottomarino nuotano tartarughe, mante, squali martello, frotte di barracuda e oltre 3000 specie di pesci. Sono 13 i siti di immersione più importanti, per cui bisogna disporre di parecchio tempo per riuscire ad ammirare le principali attrattive di Sipadan. 

Il villaggio di Mabul Maiga, Sabah, Malaysia. 
©muslian/Getty Images/iStockphoto
Il villaggio di Mabul Maiga, Sabah, Malaysia. ©muslian/Getty Images/iStockphoto

E se non volete più uscire dall’acqua, non preoccupatevi: potete dormire al Seaventures Dive Resort, costruito su una vecchia piattaforma petrolifera riconvertita. I sub più rigorosi, che considerano il mangiare, il dormire e il tempo trascorso a terra come insopportabili intervalli tra un’immersione e l’altra, dovrebbero prendere in considerazione il Layang Layang Island. Questo resort autosufficiente pensato per i sub, a nord-ovest dello stato federale di Sabah, occupa un’isola artificiale su un remoto atollo nel Mar Cinese Meridionale che un tempo era una base navale. Non c’è molto da fare fuori dall’acqua, se non aspettare la prossima immersione e scegliere tra 13 barriere coralline, alcune impegnative pareti verticali e una laguna profonda 20 metri. La visibilità è compresa tra 30 e 60 metri tutto l’anno e la vita marina è sbalorditiva. 

Al largo delle coste della Malaysia peninsulare, le Isole Perhentian sono una destinazione facilmente accessibile e abbastanza economica, il che le rende un’interessante alternativa a Sipadan. I siti di immersione raggiungibili dalle due isole sono più di 20, tra cui diversi relitti, e ci sono abbastanza coralli duri e molli, madrepore, gorgonie e creature marine da fare impazzire un biologo marino. 

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Una spiaggia deserta, nel Sarawak, Malaysia.
©Chris Howard/ EyeEm/Getty Images
Una spiaggia deserta, nel Sarawak, Malaysia. ©Chris Howard/ EyeEm/Getty Images

Sport del remo 

Pagaiare su una tavola da stand up paddle su lagune lisce come specchi è un gioco da ragazzi, mentre cavalcare una torbida onda nell’entroterra è una vera prodezza. Due volte al giorno la marea del Batang Lupar risale l’estuario del fiume, da dove questo sfocia nell’oceano, al largo di Sarawak, fino alla città portuale di Sri Aman. Questo mascheretto è tra i dieci migliori del mondo e il picco di marea si verifica durante la stagione secca, quando viene organizzata una gara per stand up paddler e surfisti che arrivano per partecipare all’annuale Pesta Benak, la festa che celebra la marea. 

Bisogna essere preparati per affrontare il Fiume Singor, nello stato nord-occidentale di Perak. La più famosa discesa in kayak della Malaysia è una caotica corsa con rapide dal III al VI grado, due cascate e rovesciamenti, bevute ed emozioni a non finire. 

Anche il rafting è molto praticato, e il Fiume Padas, nello stato di Sabah, con rapide dal III al VI grado, è una delle migliori destinazioni del paese. 

L'isola di Tioman, Malaysia 
©Didier Marti/Getty Images/Moment Open
L'isola di Tioman, Malaysia ©Didier Marti/Getty Images/Moment Open
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Arrampicata 

Sull’Isola di Tioman, al largo della costa orientale della Malaysia peninsulare, i Dragon Horns, scoperti nel 1999, hanno stregato gli arrampicatori per anni. La scalata di queste due guglie di granito, con pareti di oltre 700 metri, è estremamente difficile. Inoltre, per raggiungere l’attacco bisogna attraversare una fitta giungla e, di solito, è necessario bivaccare una notte in parete. 

Non lasciatevi scoraggiare dalla location – il Lost World of Tambun è un parco a tema, ma le sue attrazioni più belle sono opera di Madre Natura. Situato a Ipoh, nello stato di Perak, il parco offre circa 50 vie d’arrampicata su roccia. La struttura più spettacolare è il Needle of Tambun – una sottile torre calcarea alta 60 metri. 

Parco Nazionale Gunung Mulu, Sarawak, Malaysia.
©Patrick Gijsbers/Getty Images/iStockphoto
Parco Nazionale Gunung Mulu, Sarawak, Malaysia. ©Patrick Gijsbers/Getty Images/iStockphoto

Escursionismo

Il Monte Kinabalu è un must tra i collezionisti di cime. Con i suoi 4095 metri, è una delle montagne più alte del Sud-est asiatico, nonché meta della spedizione più emozionante tra quelle dello stato di Sabah. 

La salita non offre difficoltà tecniche, ma è lunga 8 chilometri e, in genere, viene affrontata in due giorni. La partenza per la vetta avviene prima dell’alba in modo da arrivare in cima in tempo per ammirare il sole che sorge sopra un mare di nuvole. Una bella alternativa è arrampicarsi lungo la ferrata – la più alta del mondo – che sale sulla parete rocciosa di Panalaban. 

Con i loro 45 m di altezza, The Pinnacles, sulle pendici del Gunung Api (Montagna di Fuoco), sono la principale attrattiva del Parco Nazionale Gunung Mulu. Queste gigantesche lame di pietra calcarea emergono da una foresta fatata immersa nella giungla di Sarawak. L’escursione è quasi leggendaria quanto il paesaggio, e ricompensa della fatica fatta. La parte iniziale del trekking di due giorni è abbastanza tranquilla, ma presto diventa un tormento in quanto il sentiero guadagna 1 m di quota ogni 2 m di avanzamento. L’ultimo tratto vi riempirà le gambe di acido lattico – si tratta di un sentiero quasi verticale sul quale occorre arrampicarsi utilizzando scale e corde che mettono a dura prova i muscoli delle mani e dei piedi. 

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Speleologia

La Malaysia ha alcune meraviglie geologiche sotterranee. Ovunque ci sono belle grotte da esplorare, ma nessuna è paragonabile alla Sala Sarawak. Questa grotta – considerata la più grande del mondo per superficie – potrebbe contenere comodamente 40 Boeing 747. Per raggiungerla è necessario dormire una notte in tenda, camminare, effettuare diversi guadi, nuotare in un fiume che scorre tra pareti alte 50 metri, attraversare una serie di corde fisse e arrampicarsi su un gigantesco masso oltre il quale si entra finalmente nella grande sala. 

Veduta della capitale malese, Kuala Lumpur.
©BlackCat Imaging/Shutterstock
Veduta della capitale malese, Kuala Lumpur. ©BlackCat Imaging/Shutterstock

Evento leggendario 

Il BASE jumping urbano è quasi sempre un’attività illegale, ma non nella capitale malese, dove una volta all’anno più di 100 BASE jumper si lanciano dalla Kuala Lumpur Tower, alta 300 metri, durante un evento sportivo chiamato KL Tower International Jump Malaysia.

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